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Longshot Comics di Shane Simmons

Il fumetto senza disegni esiste…

Esiste una scuola di pensiero che ritiene che i fumetti siano una forma di espressione composta da disegni e testo. Ora, per smentire questa ipotesi un po’ puerile gli esperti nel campo andranno a citare la verbosissima (e, a dirla tutta, un po’ inconcludente) dissertazione di Scott McCloud nel suo fondamentale Understanding Comics, ma per convincere un profano senza parlare di closure è più semplice citare il controesempio di un fumetto senza testi (un qualsiasi fumetto muto, come Piccolo Babbo Natale di Lewis Trondheim). Ora, con Longshot Comics, è possibile anche mostrare la situazione opposta: un fumetto coi testi ma senza disegni. Non ci credete? Ecco qua un esempio, tratto da uno dei segnalibri promozionali:

Per non pochi, infatti, Longshot Comics è diventato il “fumetto dei puntini” o “quello coi puntini che parlano”. In realtà tutto questo è falso. L’autore stesso, il canadese Shane Simmons, spiega come la sua opera sia composta da disegni particolareggiatissimi, rimpiccioliti però all’inverosimile (cioè presi in campo lungo, “longshot”, appunto) fino ad essere ridotti a puntini. Qua a video non è possibile farlo per ragioni tecniche, ma se comprerete l’albo potrete sbizzarrirvi, con lenti di ingrandimento o anche microscopi, a scoprire i dettagli del disegno. (Come, non ci credete? Beh, nemmeno io. Ma vi assicuro che più di una persona ha reagito con uno stupito “Ma davvero?”)

Ma l’esperienza di Longshot comics dal punto di vista visivo non è tutta qui: l’opera è immensa, è fatta da 3840 vignette, l’equivalente di un fumetto tipo Dylan Dog di oltre 700 pagine. E in quanti volumi viene pubblicato questo ben di dio? In uno solo. E di 56 pagine…ma pagine come questa:

– Ma l’immagine è illeggibile!, direte voi.

Certo che lo è, dirò io, altrimenti poi non mi comprate l’albo: non dimenticate che qui stiamo facendo bieca pubblicità. Ma, suvvia, solo per scopi promozionali, potete cliccarci sopra per un’immagine in risoluzione maggiore. Ma che sia l’ultima volta, la prossima pagina la pagate!

…ed è pure fico!

Ora, tutto questo è interessante e qualifica Longshot Comics come un volume innovativo che esplora il fumetto come forma di espressione, e probabilmente già basterebbe per essere degno di pubblicazione; quello però che lo rende un capolavoro è anche ciò che viene raccontato in quelle 3840 vignette.

Prima di parlare del rapporto tra Longshot Comics e la Storia e perdere i miei pochi lettori inizio col dire che è un fumetto che fa ridere e fa piangere: i dialoghi sono arguti e fulminanti, con un umorismo a tratti cinico in stile Monthy Python (seriamente, ha poco da invidiare allo storico gruppo britannico) , ma contemporaneamente la storia, mediante alcune sorprendenti variazioni di registri, è in grado di commouovere (soprattutto nel finale, provate voi a non farvi scappare una lacrimuccia!) e anche di trarre una morale importante da quello che racconta. E ora che siete ancora qua, di che cacchio parla Longshot Comics?

Longshot Comics è la biografia di un certo Roland Gethers, nato nell’Inghilterra vittoriana e morto dopo la seconda guerra mondiale. Sono 89 anni di vita che comprendono il periodo più convulso della storia dell’umanità, quello che ha traghettato il mondo nell’epoca contemporanea attraverso guerre, sconvolgimenti politici e cambiamenti radicali di modi di vivere e di pensare. Roland combatte tre guerre, fa diversi lavori, si sposa, ha figli e nipoti come una persona qualunque; tuttavia, nel mentre, egli non riesce mai ad afferrare quello che sta succedendo e rimane sempre un passo indietro rispetto ai propri tempi: la prima guerra mondiale è giusta perché la comandano gli ufficiali inglesi, che hanno conquistato un impero e quindi guidano il miglior esercito al mondo, la seconda è sbagliata perché la prima è stata un disastro. E’ questo conflitto, in qualche modo, a rendere chiaro agli occhi del lettore moderno il passare del tempo e l’evolversi dell’Umanità.

Un po’ di backstage

La lavorazione di Longshot ha avuto i suoi problemini, ma nel complesso è andata piuttosto liscia. Prendere i diritti è stato semplice, probabilmente il buon Simmons non riusciva a crederci che avrebbe tirato fuori ancora qualche soldino da un albo autoprodotto uscito oltre dieci anni fa. Quello che invece ci ha fatto sudare è stata la scelta del formato. L’edizione originale di Longshot Comics è un normale, orrendo comic book: 24 pagine spillate 17×26. Esiste un’altra edizione al mondo, quella tedesca, che è invece un brossurato 17×13, col doppio di pagine. L’autore, da noi consultato, sostiene che per la natura della struttura dell’opera non ci sono problemi a rimontare le vignette: avevamo quindi totale libertà di scegliere il formato delle pagine, e per mesi ci siamo sbizzarriti con le ipotesi: metà di un comic book come i tedeschi, formato cd, formato libretto d’opera, formato striscia… Sì, mesi, abbiam passato dei mesi a parlarne prima di decidere. La scelta, alla fine, è un formato quadrato di 17 centimetri. Ne sono orgoglioso, è davvero un bell’oggetto.

La stesura del testo (traduzione e revisione) è filata relativamente liscia, anche se la quantità di testo da gestire è veramente impressionante. Diverse questioni sono state dibattute, ma nessuna ha generato una mole di discussione paragonabile a quella che ha visto “Abacuc vs. Habbakuk”. Decine e decine di mail per decidere se il fratello di Roland (un personaggio che avrà sì e no cinque battute) si chiamasse in un modo o nell’altro credo che siano un buon indizio della cura posta nella traduzione.

Della mole del testo si è accorto anche il nostro buon letterista, il quale aveva sentenziato: Beh, sono 48 pagine. Le posso fare in una settimana scarsa, contando gli altri impegni che ho. Il povero illuso ha scoperto che 3840 vignette, quasi tutte piene di dialoghi, sono tante. Tante. Tante. A suo onore, va detto che ha consegnato comunque in tempo per la stampa.

Lo voglio!

Siete ancora lì? Correte ad acquistare: Longshot Comics – La lunga e inutile vita di Roland Gethers di Shane Simmons
Brossurato 17×17 cm – 56 pagine b/n – 4,90 euro

Lo potete trovare nelle migliori fumetterie (migliori nel senso di “più grandi” o “più lungimiranti”) a partire da dicembre 2007, nelle principali librerie a partire da gennaio 2008, oppure a partire da subito scrivendo a ordini@progloedizioni.com

cover_longshot.jpg

15 Comments »

  1.  MonsterID Icon

    MA che razza di pubblicità è?! Non hai specificato dove si deve correre a comprare il volume!!! (a me non cale, tanto l’ho già! Ma almeno le informazioni fondamentali!)

    Comment di Chicca • 26 Novembre 2007 16:36

  2.  MonsterID Icon

    i volumi di Proglo non possono essere acquistati, non lo sapevi? Li pubblicano per il gusto di farli, poi quando arriva qualcuno e vuole comprarli, ci dicono: “eh no caro mio, non è che noi ci siamo sbattuti per leggere sti fumetti in lingua originale, e ti posso assicurare che nel caso di Longshot Comics c’è costata molta fatica, visto che è scritto piccolo piccolo, e tu invece arrivi bello bello e te li leggi tradotti in italiano senza il minimo sforzo”. e se ne vanno sbeffeggiando il poveretto.

    Comment di golosino • 26 Novembre 2007 16:44

  3.  MonsterID Icon

    L’informazione fondamentale è che è un fumetto fico ed interessante. Dove comprarlo, poi, che la gente si arrangi! :P

    (no, in effetti do per scontato che chi legge sappia che esistono le fumetterie e/o che si possa ordinare dal sito di ProGlo. Ma hai ragione, Chicca, ora integro le informazioni)

    Comment di xx • 26 Novembre 2007 17:00

  4.  MonsterID Icon

    se accettate paypal quasi lo trasformo in regalo natalizio.
    e magari ci sta anche quello di Daw.

    (uff! devo smetterla di postare)

    Comment di parigina sberluccicosa • 27 Novembre 2007 09:32

  5.  MonsterID Icon

    Parigi`… non sei neanche a quota cento, su… non e` nulla… Io invece mi sono distratto un attimo e kotekino mi ha “dato” 12 commenti…

    Vabbe`, torniamo in topic… Longshot fichissimo.. promette un sacco… Mi sa che l’idea del regalo di Natale la copio… Devo solo trovarne una persona degna…

    Comment di Botty • 27 Novembre 2007 10:19

  6.  MonsterID Icon

    Luca, devo correggerti solo per una cosa: Habakkuk non ha neanche una battuta. Non compare mai, e viene nominato in due soli dialoghi.

    Comment di Kumagoro • 28 Novembre 2007 02:48

  7.  MonsterID Icon

    Ho appena finito di rileggerlo. Fantastico.

    Ah, il formato quadrato mi è parso un’ottima idea!

    Comment di Carlo • 1 Dicembre 2007 12:16

  8.  MonsterID Icon

    il formato quadrato mi è parso un’ottima idea!

    Dietro il rapporto fra il lato del quadrato che compone ciascuna vignetta e il lato del quadrato che forma la pagina si nasconde in realtà una complessa regola massonica legata alla serie di Fibonacci. Per questo il volume sta vendendo.

    Comment di Kumagoro • 2 Dicembre 2007 01:18

  9.  MonsterID Icon

    Parigina: sì, paypal accettatissimo, presto su questi schermi.

    Kuma1: fate come se avessi corretto.

    Carlo: grazie, fa piacere sapere che mesi di discussioni son serviti! ;)

    Kuma2: la regola aurea, il numero “fi”. Come tutti coloro che han letto “Il codice da Vinci” sanno. Brr! ;)

    Comment di xx • 3 Dicembre 2007 10:32

  10.  MonsterID Icon

    Fibonacci mi fa sempre ridere. Il nome è già buffo di per sé, ma da quando ho scoperto che voleva semplicemente calcolare il ritmo di riproduzione dei conigli, è diventato irresistibile.

    (Comunque guarda che il Codice Da Vinci ha soltanto malamente scopiazzato, e quindi sputtanato presso il grande pubblico, un sacco di letteratura precedente molto più interessante e ben scritta). (Non che io abbia letto Il Codice Da Vinci, ma è uno di quei libri così stupidi e mal scritti che non è necessario leggerli per saperlo).

    Comment di Kumagoro • 5 Dicembre 2007 01:46

  11.  MonsterID Icon

    Pff, non volevo asserire che tu avessi letto quel libro, non sia mai che io offenda la tua integrità. Volevo solo dire che non hai fatto un’uscita che potrebbe stupire i più, ecco. :P

    Comment di xx • 5 Dicembre 2007 09:03

  12.  MonsterID Icon

    Volevo solo dire che non hai fatto un’uscita che potrebbe stupire i più, ecco.

    Perché tu l’hai presa come fosse una battuta. Dovresti invece chiederti perché certe persone ci hanno messo tanto a scegliere il formato di Longshot. :-)

    Comment di Kumagoro • 6 Dicembre 2007 01:46

  13.  MonsterID Icon

    Naturalmente abbiamo letto tutti anche la recensione de Il Secolo XIX, vero? (lo so, lo so, arrivo in ritardo di un mese…)

    Comment di Botty • 6 Febbraio 2008 09:14

  14.  MonsterID Icon

    leggete anche quella su Comicsblog ;)

    Comment di golosino • 6 Febbraio 2008 12:45

  15.  MonsterID Icon

    No, quest’ultima non leggetela.

    Botty: cerrrrto che l’abbiamo letta tutti. E tu l’hai letto, Longshot?

    Comment di xx • 6 Febbraio 2008 14:16

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