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Enciclopedia Stronza XXII: Cattedrale delle Bricioline, Gramaiòn, Capponeira

Cattedrale delle Bricioline: costruzione posta sulla collina che domina Bistrutto Sottana in provincia di Mantova, la Cattedrale delle Bricioline venne ideata da San Pancrazio Vergine nel 932. Egli, in anticipo di mille anni su Gaudì, volle che la torre venisse costruita dai fedeli, e non con semplici mattoni: a simboleggiare la costruzione della Salvezza Eterna mediante piccoli gesti quotidiani, richiese che ogni fedele portasse una briciola di pane e che contribuisse all’erezione della Chiesa con quella. All’inizio del 933 la Cattedrale delle Bricioline iniziò a prendere forma, quando, purtroppo, una colonia di formiche scoprì tutto quel ben di dio. Negli ultimi undici secoli si è quindi protratta una continua lotta tra i fedeli e i malefici insetti, ma la Cattedrale delle Bricioline continua ad essere incompiuta. Conseguenza di tutto questo è la fioritura nel mantovano dell’industria dei panifici e degli insetticidi, che hanno infatti San Pancrazio Vergine come patrono.

Gramaiòn: mostro della tradizione piemontese utilizzato per spaventare i bambini capricciosi: “Se non mangi tutto il tuo brasato al barolo, chiamo il Gramaiòn!”. Il dottor Pierluigi Schenone, dell’università di Ovada, ha dedicato la sua carriera accademica a raccogliere tutte le tradizioni sul Gramaiòn; purtroppo, il risultato si limita a quanto già riportato in questa voce di enciclopedia, giacché il Gramaiòn era un’invenzione di sua madre.

Capponeira: variante della capoeira praticata dagli sguatteri e dagli aiuto-cuoco brasiliani. Si tratta di una danza-combattimento in cui i due contendenti si sfidano reggendo un cucchiaino fra le dita di ognuno dei due piedi, posata con la quale devono rompere un uovo alla coque appeso al collo dell’avversario. Per impedire agli sfidanti di utilizzare le braccia, viene loro dato fra le mani il pentolino bollente in cui sono appena state preparate le uova alla coque. Il vincitore può decidere se mangiare le due uova oppure se romperle in testa all’avversario.