Enciclopedia Stronza – Pinguini nel salotto https://pinguini.xxmiglia.com Un blog di cui vergognarsi Mon, 03 Jan 2011 08:45:57 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.2.2 Enciclopedia Stronza XLII: Biliardino dell’Apocalisse, Ortica di Khalì, Catapupùlta https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2011/01/enciclopedia-stronza-xlii-biliardino-dellapocalisse-ortica-di-khali-catapupulta/ https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2011/01/enciclopedia-stronza-xlii-biliardino-dellapocalisse-ortica-di-khali-catapupulta/#comments Mon, 03 Jan 2011 08:45:48 +0000 http://www.xxmiglia.com/?p=863 Biliardino dell’Apocalisse: leggendario flipper che si trova nel Bar Sport di Casalpipìno, in provincia di Terni. Il Biliardino dell’Apocalisse è famoso per essere talmente difficile che nessuno, nemmeno i campioni più rinomati nella specialità, è mai riuscito a fare un solo punto. Appassionati di flipper di tutto il mondo percorrono migliaia di chilometri per arrivare a Casalpipìno e, appena varcata la soglia del Bar Sport, chiedono una spuma e affrontano il Biliardino dell’Apocalisse. Solo allora i malcapitati scoprono che nessuno ha mai fatto un punto semplicemente perché il flipper è rotto, e di solito riempono di busse Germano Pappalardo, il gestore del bar. La moglie Mariella, intervistata da “Chi”, sostiene che “è vero che col Bilardino si fanno affari, ma il mio Gerry si sta rovinando la salute”.

Ortica di Khalì :  è specie di pianta simile all’ortica, cresce spontaneamente nelle campagne della regione depressa del Punjab, in India.  L’ortica di Khalì è nota perché, a differenza della sua cugina occidentale, punge se non viene sfiorata.

Catapupùlta: ordigno da guerra inventato nel 1248 da Astolfo il Belloccio durante il celebre Assedio degli Odori, con cui il condottiero espugnò l’ormai scomparsa Fortezza del Pappatacio. Dopo mesi di combattimenti, finite le munizioni ordinarie, l’astuto Astolfo ordinò ai suoi di caricare le catapulte con qualsiasi oggetto capitasse loro a disposizione. Dopo aver lanciato contro la fortificazione tutta la mobilia, le suppellettili, le armi e financo i vestiti dell’accampamento, lo stratega rimasto in mutande fu colto da un attacco di diarrea e, non trovando più il suo vaso da notte, defecò in una catapulta. Colto da folgorazione, ordinò a tutti i suoi soldati di imitarlo e scagliò una micidiale palla di feci contro i soldati assiepati nel Pappatacio. Cogliendo lo scoramento degli assediati, comandò ai suoi di defecare in quantità maggiore e, dopo averli spremuti oltre il possibile, fece mangiare loro cibo avariato, affinché fossero colti a loro volta da diarrea. Nel giro di una settimana, sommerse la Fortezza del Pappatacio di merda, facendo morire tutti i suoi abitanti di asfissia, infezioni e scivoloni giù dalle scale. Come rovescio della medaglia, la gran parte dell’esercito di Astolfo morì di stenti, e peraltro i sopravvissuti si rifiutarono di varcare le soglie di quella montagna di popò, così come del resto tutti coloro che si avvicinarono alla Fortezza nei successivi duecento anni, provocandone così la rovina. Concimata da così tanto letame, sopra le rovine della Fortezza crebbe un bosco chiamato Foresta della Scìbala, che gli abitanti del luogo evitano perché dicono abitato dai fantasmi dei caduti nell’Assedio degli Odori, e anche perché gli fa un po’ schifo andare lì.

]]>
https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2011/01/enciclopedia-stronza-xlii-biliardino-dellapocalisse-ortica-di-khali-catapupulta/feed/ 5
Enciclopedia Stronza XLI: Costellazione dell’uomo che caga, Alpi Conzie, Orsetto delle mutande https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2010/09/esxli/ https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2010/09/esxli/#comments Thu, 02 Sep 2010 07:58:23 +0000 http://www.xxmiglia.com/index.php/2010/09/enciclopedia-stronza-xli-costellazione-delluomo-che-caga-alpi-conzie-orsetto-delle-mutande/ Costellazione dell’uomo che caga: costellazione scoperta il 13 febbraio 1958 dal professor Zackary McNamara di Doubledribble (Maine). Il suo curioso nome non è dovuto alla conformazione delle stelle, ma al fatto che è possibile vederla solo durante lo sforzo tipico dell’atto della defecazione. In questo frangente, infatti, si tende a stringere gli occhi e di conseguenza ad acuire la vista: con questo stratagemma, le fioche stelle della Costellazione dell’Uomo che Caga risultano visibili nel loro splendore. E’ tradizione del paese di Doubledribble passare la notte del 13 febbraio facendo i propri bisogni all’addiaccio per osservare meglio il cielo. Ogni anno, il San Valentino del paese è funestato dai numerosi decessi per assideramento durante l’evacuazione campestre.  

Alpi Conzie: il comitato NoTAV della Val di Susa ha inviato una richiesta al Gran Assemblea della Geografia Assoluta (GAGA) perché la porzione di Alpi che riguarda il loro territorio cambi nome da “Alpi Cozie” ad “Alpi Conzie”. La motivazione apportata dall’associazione è che la nota filastrocca mnemonica per ricordare i vari nomi delle Alpi “ma con gran pena le reca giù” in questo modo risulterebbe più coerente. La presidentessa della Gran Assemblea della Geografia Assoluta, nota come Lady GAGA, ha dato il suo assenso e ha predisposto che, a partire dal 2013, il Monviso venga vestito con una giacca di pelle, dica “hey!” e vada in giro in motocicletta.

Orsetto delle mutande: varietà di urside di piccole dimensioni che vive sulle coste meridionali del Brasile. Pur essendo il suo nome scientifico Ursus Excursus, la popolazione locale lo ha simpaticamente ribattezzato Orso delle mutande, perché l’animaletto, delle dimensioni circa di un castoro, ha l’abitudine di intrufolarsi nelle abitazioni ai margini delle città e di andare a rovistare nei cesti della biancheria sporca. Qui, inevitabilmente, finisce per mangiare qualche mutanda usata, indumento di cui curiosamente va ghiotto, senza procurare ulteriori danni. Per questo motivo l’Ursus Excursus è in genere ben accetto, tanto che in alcune cittadine le sue incursioni sono considerate segnali di buona fortuna (da cui proverbi come: “Se l’orso ti mangia la mutanda, qualcuno ti offrirà una bevanda”). Sfortunatamente, l’abitudine sempre più diffusa delle donne brasiliane di indossare mutandine tanga sta mettendo l’Orsetto in serio pericolo: essendo così stretti e sottili, infatti, questi pezzi di biancheria intima finiscono per andare di traverso alle bestiole, provocandone la morte per soffocamento. Si stima che dall’introduzione del tanga, in Brasile la popolazione di Orsetti delle mutande si sia ridotta da 56.000 a 420 unità. Per questo motivo, la cittadina costiera di Cacaramaibo sta studiando un progetto di legge per mettere al bando i tanga sul territorio cittadino, che al momento sta però incontrando la netta opposizione della popolazione maschile.

]]>
https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2010/09/esxli/feed/ 8
Enciclopedia Stronza XL: Frübbå, Bamburlesque, Smemoril Ricorsivo https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2010/01/enciclopedia-stronza-xl-frubba-bamburlesque-smemoril-ricorsivo/ https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2010/01/enciclopedia-stronza-xl-frubba-bamburlesque-smemoril-ricorsivo/#comments Tue, 12 Jan 2010 14:34:44 +0000 http://www.xxmiglia.com/index.php/2010/01/enciclopedia-stronza-xl-frubba-bamburlesque-smemoril-ricorsivo/ Frübbå, il frullino dell’amore: accessorio messo in vendita dall’Ikea nel 2005, è un parto del famoso designer Lars Strubølen, già mente dietro il famigerato Pissi. Pubblicizzato come “Frübbå, il frullino che fa frrrrrr! Tutto quel che serve a una vera massaia!”, questo strumento è un’audace variante di un comune frullino da cucina. Esso infatti può lavorare in quattro modalità diverse, inserendo quattro testate differenti: maionese, prezzemolo, vibratore e aringhe. Nonostante la sua versatilità e l’indubbia utilità della modalità vibratore, che ha dato un po’ di sollievo agli svogliati mariti svedesi, il Frübbå non ha riscosso successo in Italia per la presenza dell’inutile modalità “aringhe”e la mancanza dell’indispensabile modalità “pummarola”.

Bamburlesque: nome di un genere di spettacoli erotici che hanno per protagonisti i panda. Il Bamburlesque consiste in uno show di ispirazione burlesque in cui questi paciosi animali vengono vestiti con pizzi, strass e guepiere e vengono fatti esibire su un palco davanti a una platea di feticisti. Ovviamente, essendo i panda in via di estinzione, tali spettacoli sono severamente proibiti dalla legge. Il fenomeno giunse all’attenzione pubblica quando, nel corso di una retata in un night che ospitava una serata Bamburlesque, fu arrestato un dirigente del WWF colto nell’atto di molestare un panda vestito di piume di dodo.

Smemoril Ricorsivo: medicinale rivoluzionario prodotto dalla malvagia multinazionale del farmaco Prutt, si tratta di un farmaco per chi soffre di disturbi di memoria. Tuttavia, l’efficacia dello Smemoril Ricorsivo è garantita solo se il medicinale  è assunto solo ad orari precisissimi, e, ovviamente, chi tende a dimenticare le cose ha difficoltà a ricordarsi di prendere la pillola. E’ per questo che la Prutt suggerisce di prendere una seconda razione di Smemoril che serva a ricordarsi di prendere la prima, sempre a orari rigorosi. Inutile dire che, per chi è smemorato, la seconda pillola necessita di una terza dose del farmaco dei laboratori Prutt per rammentarne l’assunzione, e così via. Umbertino Valvassori di Sesto Fiorentino assume quotidianamente 34 pillole di Smemoril Ricorsivo, ma l’altroieri è riuscito a ricordarsi di comprare il sale grosso.

]]>
https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2010/01/enciclopedia-stronza-xl-frubba-bamburlesque-smemoril-ricorsivo/feed/ 21
Enciclopedia Stronza XXXIX: Speciale Acciughix https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2009/10/enciclopedia-stronza-xviii-speciale-acciughix/ https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2009/10/enciclopedia-stronza-xviii-speciale-acciughix/#comments Fri, 09 Oct 2009 06:03:42 +0000 http://www.xxmiglia.com/index.php/2009/10/enciclopedia-stronza-xviii-speciale-acciughix/ (Infomercial)

acciughix.jpgAcciughix è il nuovo detersivo a base di pasta d’acciughe prodotto dai  Laboratoires Sabayòn di Cantaloupe-sur-banane.
Le nostre nonne avevano sempre il rimedio giusto per ogni cosa, e ricordiamo tutti con nostalgia quando quelle teste imbiancate ci dicevano: “Quando hai una macchia sul lenzuolo, usa la pasta  d’acciughe! E se non viene bianco, non preoccuparti. Il vero colore naturale delle lenzuola esce solo usando la pasta d’acciughe, non con  quei detersivi moderni che non sai mai cosa ci mettono dentro”.
Beh, care nonne, ora potete stare tranquille: nell’Acciughix sapete benissimo cosa c’è dentro, e precisamente la vostra amata pasta d’acciughe!
Recenti studi clinici hanno in effetti dimostrato che la pasta d’acciughe, prodotto naturale, oltre a essere un ottimo detergente agisce da disinfettante e rinforza le difese immunitarie. E’ quindi adatto non solo per le lenzuola come suggerivano le nonne, ma anche per tappeti, paltò e sacchi di iuta grazie alla potenza dei suoi  principi attivi, e ai capi delicati, intimi e financo dei bambini grazie agli agenti antibatterici che permettono alle acciughe disopravvivere nei mari di tutto il mondo.

E non solo! Ulteriori studi clinici hanno dimostrato che:
– chi indossa abiti trattati con Acciughix trova sempre posto nei  mezzi pubblici più affollati. Acciughix, e il metrò è sempre libero.
– nessuno prende mai in giro chi ha gli abiti che odorano di pasta d’acciughe. Acciughix, e nessuno osa!
– chi ha un razzo nel culo e i pantaloni lavati con Acciughix, è tranquillo del fatto che non esploda. Acciughix, mai più razzi che esplodono nel culo!

Siete ancora dubbiosi? Beh, state a sentire ciò che i nostri  testimonial asseriscono su questo fenomenale prodotto!

“Da quando uso Acciughix, il Quartetto Cetra è di nuovo di moda.”
Paolo Limiti

“Niente più cocaina per me, al mio naso basta il profumo di Acciughix!”
Fiorello

“Come credete abbia conquistato Nicholas? Con le mutandine lavate con Acciughix!”
Carla Bruni

“Con la stola lavata con Acciughix, il signorino ha ripreso a palparmi il culo”
La badante di Benedetto XVI

Siete ancora lì?!? Correte a comprare Acciughix, nei migliori negozi di elettrodomestici!

]]>
https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2009/10/enciclopedia-stronza-xviii-speciale-acciughix/feed/ 15
Enciclopedia Stronza XXXVIII: Sbomballorso, Specola Micidiale, Via dello Schiaffazzo Infuocato https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2009/03/enciclopedia-stronza-xxxviii-sbomballorso-specola-micidiale-via-dello-schiaffazzo-infuocato/ https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2009/03/enciclopedia-stronza-xxxviii-sbomballorso-specola-micidiale-via-dello-schiaffazzo-infuocato/#comments Fri, 06 Mar 2009 11:22:49 +0000 http://www.xxmiglia.com/index.php/2009/03/enciclopedia-stronza-xxxviii-sbomballorso-specola-micidiale-via-dello-schiaffazzo-infuocato/ Sbomballorso: orsetto di peluche divenuto celebre sul finire degli anni ’90 grazie alla martellante campagna pubblicitaria in cui si mostrava il pupazzo intento a compiere le gesta più strabilianti, dal ballare a ritmo di rumba al saltare gli ostacoli, dal rassettare la cameretta dei bambini all’inseguire il gatto di casa, sino al gran finale in cui il simpatico animaletto sfrecciava volando fuori dal balcone, petando nuvolette che andavano a formare la scritta “Ti voglio bene”. Nella realtà, però, Sbomballorso era solamente in grado di muovere in su e in giù il braccio destro, cosicché il suo inventore, l’ing. Reginaldo Piccolomini, fu incriminato per pubblicità ingannevole e fu emesso un mandato di cattura nei suoi confronti. Tuttavia, le forze dell’ordine che piombarono a casa sua trovarono l’ingegnere defunto da diversi giorni, steso da un micidiale uppercut affibbiatogli dallo Sbomballorso che portava sempre con sé. Il commissario Boffalora, responsabile dell’inchiesta, sconvolto dall’episodio dichiarò in conferenza stampa: “Quegli orsetti vanno fermati, prima che sia troppo tardi”. Subito dopo, si suicidò buttandosi giù dalla finestra.

Specola Micidiale: strategia di guerra escogitata dal Marchese Ugone di Caparozzi nel 1126 e utilizzata durante l’assedio di Castelgallina dello stesso anno. Il principio alla base della Specola Micidiale è di creare una copia del castello che si sta assediando, chiamato appunto Specola. Tale copia avrebbe dovuto essere identica all’originale, ma più nuova, luccicante e con più mignotte. Nell’idea del Marchese, gli assediati non avrebbero avuto ragione di stare dentro il loro vecchio castello e, attirati in quello nuovo, per i soldati nascosti nella Specola sarebbe stato facile passarli a fil di spada. Una Specola Micidiale fu quindi costruita, ma gli astuti Castelgallinesi, intuendo il trucco, costruirono una terza versione di Castelgallina, ancora più luccicante della Specola Micidiale e con ancora più mignotte. Tutti gli uomini del Marchese Ugone e anche il nobile stesso vi si recarono festanti e furono sterminati dal primo all’ultimo. Da allora, il trittico di castelli campeggia macabro sulle dolci colline umbre a ricordare la follia della guerra.

Via dello Schiaffazzo Infuocato: lo Hai Son Gwook, letteralmente “Via dello Schiaffazzo Infuocato”, è un’antica arte marziale birmana che, dopo decenni di relativo oblio, ha conosciuto negli ultimi anni nuova fortuna grazie al film “Lo Schiaffazzo della Morte” che tanto ha entusiasmato i critici di mezzo mondo. Tale disciplina insegna a combattere utilizzando esclusivamente gli schiaffi: qualsiasi forma di calcio, pugno, testata è proibito, così come sono rigorosamente bandite armi di ogni tipo. Un sommo maestro di Hai Son Gwook, detto Ka Tsu Don, è in grado di far arrossare una guancia a un individuo di corporatura robusta con un solo ceffone, così come di sbeffeggiare numerosi nemici con il micidiale Angh Oi Pang, il Colpo delle Mille Sberlette. Tuttavia, nei primi anni di apprendistato, i praticanti (detti Po Po Kan) si ritrovano in netto svantaggio, poiché devono difendersi con i soli schiaffi contro avversari che li prendono a calci o a bastonate o addirittura a colpi di mortaio. E’ per questo motivo che pochissimi Po Po Kan sopravvivono fino a diventare Ka Tsu Don, ed è sempre per questo motivo che, dopo il recente periodo di rinascita, lo Hai Son Gwook è scivolato nuovamente nell’oblio.

]]>
https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2009/03/enciclopedia-stronza-xxxviii-sbomballorso-specola-micidiale-via-dello-schiaffazzo-infuocato/feed/ 39
Enciclopedia Stronza XXXVII: Dàudo, Croccobolle Sedertive, Musical dignitosi https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2009/02/enciclopedia-stronza-xxxvii-daudo-croccobolle-sedertive-musical-dignitosi/ https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2009/02/enciclopedia-stronza-xxxvii-daudo-croccobolle-sedertive-musical-dignitosi/#comments Fri, 20 Feb 2009 09:22:50 +0000 http://www.xxmiglia.com/index.php/2009/02/enciclopedia-stronza-xxxvii-daudo-croccobolle-sedertive-musical-dignitosi/ Dàudo: speciale tipo di dado a dieci facce utilizzato dai giocatori di ruolo alla ricerca di esperienze forti, il daudo (dado-raudo) è un dado imbottito di esplosivo che salta in aria quando esce “1”. In seguito ai numerosi casi di amputazioni di dita tra i giocatori di ruolo, il nuovo regolamento di D&D ha introdotto la possibilità di un tiro salvezza ogni volta che il dado esplode. Dato che però nella vita reale i tiri salvezza non hanno effetto, questa misura si è rivelata ben presto inutile.

Croccobolle Sedertive: prodotto per l’igiene nato nell’estate del 2004, quando Paul Lefrigot, sindaco della cittadina provenzale di Ragoût, prendendo atto della sporcizia delle strade del suo paese e, allo stesso tempo, della triste condizione della cassa comunale, decise di risolvere il problema rivolgendosi a un discutibile uomo d’affari italiano, Gianluigi Serrapugni, il quale ideò per l’occasione una soluzione innovativa: le Croccobolle Sedertive. Questo rimedio consisteva nel far ingoiare delle capsule di detersivo a delle ranocchie addestrate, che venivano poi spedite in giro per la città e, saltellando e scorreggiando, producevano bolle di sapone che avrebbero reso lindo tutto il circondario. Serrapugni affermò di aver scelto il nome “Croccobolle”, perché il suo rimedio era composto da bolle di detersivo e da ranocchie, che emettono il caratteristico suono “croac”. Tuttavia una persona a lui vicina sostenne che la reale motivazione del nome risiederebbe nel fatto che “croc!” è il rumore che fanno questi anfibi quando vengono schiacciati sotto uno stivale anfibio. Serrapugni non ha invece mai voluto motivare il nome “Sedertive”.
L’astuto piano dell’imprenditore venne così messo in atto, ma immediatamente scaturì un problema imprevisto, dovuto alla passione dei francesi per le rane. Festante, la popolazione della cittadina si lanciò infatti in una scatenata caccia all’anfibio, e finì per decimare le ranocchie cucinandole in ogni maniera possibile. Essendo però queste farcite di detersivo, causarono un’ondata di dissenteria che mise il paese in ginocchio; l’episodio fu più tardi ricordato come La Grande Merde. Serrapugni venne immediatamente ricercato da gendarmes col pannolone, ma l’affarista risultò irreperibile. Si narra che oggi viva sul lago Enriquillo a Santo Domingo, dove nutre le iguane col Mastrolindo.

Musical dignitosi: corrente cinematografica i cui seguaci ritengono che sia poco serio che nei musical gli attori cantino e ballino come delle scimmie. I loro film, quindi, sono dei musical senza canzoni e balli. Tra i principali musical di questa corrente ricordiamo Il Padrino di Francis Ford Coppola, C’era una volta il West di Sergio Leone e Solaris di Andrej Tarkovskij.

(un pat-pat a Serir per i Musical Dignitosi)

]]>
https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2009/02/enciclopedia-stronza-xxxvii-daudo-croccobolle-sedertive-musical-dignitosi/feed/ 5
Enciclopedia Stronza XXXVI: Fonte Nugata, Il Melomaniaco, Palla Dimetrodonte https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2009/01/enciclopedia-stronza-xxxvi-fonte-nugata-il-melomaniaco-palla-dimetrodonte/ https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2009/01/enciclopedia-stronza-xxxvi-fonte-nugata-il-melomaniaco-palla-dimetrodonte/#comments Tue, 27 Jan 2009 13:38:20 +0000 http://www.xxmiglia.com/index.php/2009/01/enciclopedia-stronza-xxxvi-fonte-nugata-il-melomaniaco-palla-dimetrodonte/ Fonte Nugata: fonte di acqua sorgiva sita in Val Nugata, in Piemonte. Attorno ai primi anni ’90 salì agli onori delle cronache perché tre anziani contadini affermarono che le sue acque avevano il sapore di gelato alla nocciola. In breve, si diffuse la notizia e la fonte divenne meta di pellegrinaggi e fu trasformata in una rinomata località turistica: da tutta Italia la gente accorreva per assaggiarne le prelibate acque nocciolate. Le sorti di Fonte Nugata si capovolsero quando i tre contadini morirono nel giro di pochi mesi di atroci sofferenze. Furono compiute delle indagini e si scoprì che, nei terreni circostanti la fonte, una piccola associazione criminale era solita smaltire abusivamente rifiuti tossici. In breve tempo, la Val Nugata si spopolò e la fonte alla nocciola fu abbandonata al suo destino. Voci non ufficiali affermano che il sapore unico della Nutella derivi dalla sua vicinanza alla Val Nugata.

Il Melomaniaco: celebre discoteca di Riccione in cui si ascolta solamente musica classica. Gli avventori sono soliti venire vestiti da gentiluomini o da dame del Sei-Settecento e ballare e sballarsi sui brani scelti dal celebre dj Rockocò. I buttafuori sono vestiti da cavalieri e impugnano picche e aracaici archibugi per spaventare chi non è vestito abbastanza alla non-moda. Il Melomaniaco è stato chiuso nel 2006 dopo che sono stati trovati sei chili di ecstasy alla papaia nascosti nella parrucca di un avventore.

Palla Dimetrodonte: variante del popolare gioco di Palla Asino. Il meccanismo è identico a quest’ultimo: ci si passa la palla, e chi la fa cadere guadagna una lettera fino a comporre la parola “Asino”, al che è eliminato. La differenza è che in Palla Dimetrodonte la parola composta è “Dimetrodonte”, e chi per primo la raggiunge è il vincitore. Campione del mondo di Palla Dimetrodonte è Pierino Cacciavalle di Salerno, inventore del gioco e unica persona che vuole giocare a un gioco talmente stupido.

]]>
https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2009/01/enciclopedia-stronza-xxxvi-fonte-nugata-il-melomaniaco-palla-dimetrodonte/feed/ 8
Enciclopedia Stronza XXXV: Tenere il piede dentro le chiappe, Gayboy, FessaBuca https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2008/09/enciclopedia-stronza-xxxv-tenere-il-piede-dentro-le-chiappe-gayboy-fessabuca/ https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2008/09/enciclopedia-stronza-xxxv-tenere-il-piede-dentro-le-chiappe-gayboy-fessabuca/#comments Fri, 12 Sep 2008 14:06:26 +0000 http://www.xxmiglia.com/index.php/2008/09/enciclopedia-stronza-xxxv-tenere-il-piede-dentro-le-chiappe-gayboy-fessabuca/ Tenere il piede dentro le chiappe: espressione idiomatica che si ritrova in molti luoghi sparsi in tutta Europa, sempre con significati differenti.
A Torino significa “affidarsi a qualcosa di sicuro, riparato”; a Napoli “essere affettuosi e cordiali con chi ti tratta male”; a Urbino “avere poca voglia di camminare”; a Genova “maledire il focacciaro che usa ingredienti di scarsa qualità”. Uscendo dall’Italia, a Berna viene interpretato come “avventurarsi un qualcosa di rischioso”, nella grassa Berlino invece significa “tenere da parte il boccone migliore del maiale per evitare di darlo all’ospite”; a Saragozza corrisponde alla pratica sessuale altrove nota come “cinepimastia”; ad Atene viene utilizzata per indicare “chi ha i calzettoni troppo pesanti”. Infine, in Belgio significa “tenere il piede dentro le chiappe”.

Gayboy: misconosciuta console clone del Gameboy lanciata dalla Fintendo nel 1992, nella speranza di sfruttare il successo dell’originale. Il Gayboy, che nella mente dei markettari della Fintendo doveva richiamare un bambino felice, fu un insuccesso: venne boicottato dai benpensanti che ritenevano che spingesse i giovani verso l’omosessualità, dalla comunità gay che riteneva il nome offensivo nei propri confronti e anche dai normali videogiocatori che sostenevano che fosse una pessima console. In effetti, lo era.

FessaBuca: a ridosso del lancio internazionale di FaceBook, gli ideatori del popolare social network pensarono di farne delle versioni locali per andare incontro a un pubblico più ampio possibile. La prima “versione nazionale” doveva essere quella italiana: optando per una traduzione un po’ maccheronica, in linea con un approccio spiritoso, il FaceBook italiano fu chiamato FessaBuca. Per ragioni che l’ufficio marketing non riuscì mai a spiegarsi, Fessabuca attirò nei primissimi giorni un’utenza costituita di soli pervertiti, sessuomani e pedofili. In fretta e furia, si decise di chiudere FessaBuca e il progetto di “internazionalizzare” FaceBook fallì miseramente.

]]>
https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2008/09/enciclopedia-stronza-xxxv-tenere-il-piede-dentro-le-chiappe-gayboy-fessabuca/feed/ 28
Enciclopedia Stronza XXXIV: Metaliceo, Nombuto, Tucanosauro https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2008/08/enciclopedia-stronza-xxxiv-metaliceo-nombuto-tucanosauro/ https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2008/08/enciclopedia-stronza-xxxiv-metaliceo-nombuto-tucanosauro/#comments Mon, 04 Aug 2008 11:25:59 +0000 http://www.xxmiglia.com/index.php/2008/08/enciclopedia-stronza-xxxiv-metaliceo-nombuto-tucanosauro/ Metaliceo: il metaliceo fu introdotto nel 1972 nel corso della riforma scolastica voluta dall’allora Ministro all’Istruzione Baldassarre Sgozzapreti. Considerando troppo specialistici i vari licei, nei quali venivano trascurati gli studi delle altre scuole, Sgozzapreti decise di creare un corso di studi che comprendesse tutte quante le materie che venivano insegnate in tutti gli istituti superiori. Nel settembre del 1973 aprì in pompa magna il primo metaliceo, lo Sgozzapreti di Bologna. Le lezioni previste comprendevano matematica, fisica, scienze, geometria, latino, greco, italiano, storia, filosofia, musica, inglese, francese, tedesco, pittura, scultura, educazione fisica, elettrotecnica, stenografia,cucina, pedagogia e via dicendo, più la materia speciale  “Orografia del monte Cappello”, omaggio al ministro che amava passeggiare da quelle parti.
Essendoci però troppi corsi per il numero di ore a disposizione, la scuola fu costretta a sovrapporre le lezioni assegnando alla stessa ora nella stessa classe due o più materie differenti. Non era quindi infrequente che gli studenti facessero un compito di latino e fossero contemporaneamente interrogati in storia, il tutto mentre il professore di biologia teneva la sua lezione, mettendo una nota sul registri ai ragazzi perché non stavano attenti. Il metaliceo si rivelò però da subito troppo impegnativo per dei ragazzi di appena 14 anni, e gli unici due iscritti al primo anno, Ettore e Giannino Sgozzapreti – figli del Ministro Baldassarre- furono bocciati nonostante la loro influente parentela. Il metaliceo fu così abolito e Sgozzapreti fu destituito dal suo incarico. L’edificio della sua scuola sperimentale fu bruciato e cosparso di sale.

Nombuto: accessorio introdotto sul mercato nel 2004 dalla ditta Kakaguchi di Osaka, il nombuto serve a travasare liquidi da un recipiente con un’apertura piccola a uno con un’apertura più grande (una sorta di anti-imbuto). E’ disponibile nei colori marrone foglia di castagno e rosso tramonto polinesiano.

Tucanosauro: dinosauro alato del tardo Cretaceo scoperto nel 1971 dal professor Manlio Cantalupo dell’università di Mazzancolle. Secondo la ricostruzione del suo scopritore, il tucanosauro era caratterizzato da una testa enorme, tanto da farlo cadere spesso in avanti e da impedirne il volo. Il tucanosauro si cibava solo di more preistoriche, un tipo di bacca che cresceva in cima ad alberi spinosi e scivolosi alti oltre 20 metri: non potendo raggiungerle, il bizzarro animale si estinse. Quando qualcuno chiedeva a Cantalupo come sia mai potuto esistere un animale simile, Cantalupo reagiva con poderose ginocchiate nei testicoli degli interlocutori, e quindi il tucanosauro è rimasto nei libri di testo fino al 2003, quando Joanna Carlon, priva di testicoli in quanto donna, è riuscita a dimostrare che le supposte ossa di tucanosauro in realtà erano fatte di Lego.

]]>
https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2008/08/enciclopedia-stronza-xxxiv-metaliceo-nombuto-tucanosauro/feed/ 7
Enciclopedia Stronza XXXIII: Babbo Ferragosto, Omniculto, Compasso di Cristo https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2008/07/enciclopedia-stronza-xxxiii-babbo-ferragosto-omniculto-compasso-di-cristo/ https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2008/07/enciclopedia-stronza-xxxiii-babbo-ferragosto-omniculto-compasso-di-cristo/#comments Mon, 07 Jul 2008 13:21:17 +0000 http://www.xxmiglia.com/index.php/2008/07/enciclopedia-stronza-xxxiii-babbo-ferragosto-omniculto-compasso-di-cristo/ Babbo Ferragosto: personaggio della mitologia cipriota che porta i regali ai bambini buoni durante l’estate. Babbo Ferragosto era  tradizionalmente raffigurato come un simpatico vecchino con la tuba e le  bretelle, fino a che la Coca-Cola Company, nel 1987, ha deciso di sfruttare  il personaggio per lanciare una nuova linea della Sprite Green Bomb, al gusto trifoglio, ridisegnandolo come un uomo muscoloso e depilato vestito solo con un minuscolo slip verde. La Sprite Green Bomb suscitò però le ire degli animalisti, indignati poiché nella bevanda erano state  rinvenute tracce di coniglietti, visto che per realizzarla venivano mietuti  senza ritegno interi campi di trifoglio (di cui i graziosi animaletti sono  ghiotti). Questa pesante accusa unita allo scarso appeal del suo testimonial  posero in breve fine all’innovativa bevanda (così come, peraltro, alla  leggenda di Babbo Ferragosto).

Omniculto: religione fondata da Demetrio Baccioni nel 1987. Demetrio era un uomo molto pio, ma ossessionato dall’idea di “sbagliare religione” e quindi di finire all’inferno per non aver seguito le prescrizioni esatte. Spese quindi diversi anni a passare da una religione all’altra, sempre insoddisfatto e dubbioso, finché un giorno trovò la soluzione ai suoi problemi: per essere certi di non sbagliare, è sufficiente seguire tutte le prescrizioni di tutti i culti contemporanemente. Da quest’idea nacque la religione chiamata Omniculto, secondo la quale sono giorni sacri il venerdì, il sabato e la domenica, non si può mangiare né maiale, né manzo né crostacei né bere alcolici, bisogna pregare cinque volte al giorno rivolti verso la Mecca, andare a messa la domenica, venerare gli antenati, e così via. Baccioni, in un colpo solo, è riuscito a farsi scomunicare, maledire o interdire da tutte le religioni del mondo, e quindi finirà sicuramente all’inferno.

Compasso di Cristo: secondo alcuni vangeli apocrifi, quando Gesù si trovò da solo nel deserto, non si difese dalle tentazioni del Diavolo con la sola forza di volontà, ma anche con un compasso donatogli anni prima da suo padre Giuseppe. Per mettere a tacere il Tentatore, egli gli conficcò infatti l’oggetto appuntito nella chiappa destra, facendolo fuggire a gambe levate. Secondo una versione poco diffusa della leggenda dei Frollini del Diavolo, anche San Boleto si servì di un compasso (forse lo stesso utilizzato da Cristo nel deserto) per punzecchiare il sedere di Satana dopo aver rifiutato i suoi garofani. Per questi motivi, è ancor oggi diffusa la consuetudine di regalare ai ragazzini, in occasione della Cresima, un compasso, con cui a livello simbolico essi si possono difendere dalle tentazioni e dal peccato.

]]>
https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2008/07/enciclopedia-stronza-xxxiii-babbo-ferragosto-omniculto-compasso-di-cristo/feed/ 15
Enciclopedia Stronza XXXII: Frollini del Diavolo, Krippadong, Barfing Lady/Puking Lord https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2008/05/enciclopedia-stronza-xxxii-frollini-del-diavolo-krippadong-barfing-ladypuking-lord/ https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2008/05/enciclopedia-stronza-xxxii-frollini-del-diavolo-krippadong-barfing-ladypuking-lord/#comments Fri, 23 May 2008 06:38:25 +0000 http://www.xxmiglia.com/index.php/2008/05/enciclopedia-stronza-xxxii-frollini-del-diavolo-krippadong-barfing-ladypuking-lord/ Frollini del Diavolo: nome popolare per i comuni garofani nella provincia di Benevento, derivato da una celebre leggenda del luogo. Il mito vuole infatti che San Boleto un giorno se ne stesse camminando in una strada di campagna, quand’ecco che il Diavolo lo avvicinò e gli offrì dei garofani, sussurrando “Che ne diresti di questi bei frollini appena sfornati?”. San Boleto, che ne sapeva letterarmente una più del diavolo, rispose: “Vade retro Satana! Non sono frollini, sono garofani!”. Il Diavolo allora sbattè il cappello per terra e se ne tornò negli inferi. Da allora, il giorno di San Boleto, a Benevento i giovani sgranocchiano garofani e si appuntano frollini al petto.

Krippadong: alla lettera Limonculo, pratica diffusa in Birmania che prevede l’inserimento di un agrume nel retto per scopi mistici. Gli adepti del Krippadong, riconoscibili grazie al loro aspetto sofferente ma trascendente, superano di rado il primo anno di seminario, stroncati da violenti blocchi intestinali.

Barfing Lady/Puking Lord: coppia di cocktail di gran voga negli aperitivi milanesi, uno pensato per il pubblico femminile e uno per quello maschile. Il Barfing Lady consiste in tre parti di Sambuca, una parte di vodka, due parti di Vov, tre cucchiaini di sale e un limone intero spremuto, mentre la sua controparte virile prevede la grappa al posto della vodka. La bevanda dev’essere consumata “alla goccia”, ovverosia tutta d’un fiato, e provoca spesso e volentieri il vomito immediato nel bevitore (da cui il nome dei cocktail), per l’ilarità di tutti gli altri avventori. Bere un Barfing Lady o un Puking Lord e rimettere due o tre volte nel corso di una serata è diventata una delle mode del 2008, tanto da richiamare l’attenzione dei media, con servizi di Studio Aperto, articoli su Leggo e richiami in fiction e trasmissioni televisive.

]]>
https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2008/05/enciclopedia-stronza-xxxii-frollini-del-diavolo-krippadong-barfing-ladypuking-lord/feed/ 21
Enciclopedia Stronza XXXI: Cristiano Germano, Purgarib, Paradosso dell’Ossobuco https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2008/05/enciclopedia-stronza-xxxi-cristiano-germano-purgarib-paradosso-dellossobuco/ https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2008/05/enciclopedia-stronza-xxxi-cristiano-germano-purgarib-paradosso-dellossobuco/#comments Mon, 05 May 2008 14:46:04 +0000 http://www.xxmiglia.com/index.php/2008/05/enciclopedia-stronza-xxxi-cristiano-germano-purgarib-paradosso-dellossobuco/ Cristiano Germano: membro misconosciuto della banda Disney, Cristiano Germano fu creato nel 1971 dallo sceneggiatore Benito Matteotti. Egli decise che era ora di rimpolpare la banda dei paperi, e, pensando ai pennuti ancora non sfruttati, giunse al Germano Reale. Ispirato dal nome, Matteotti pensò di dare alla sua creatura una caratterizzazione tedesca e, lasciandosi trascinare dai luoghi comuni, finì per farne un pennuto nazista che andava in giro per Paperopoli a menare i “ratti comunisti” e “i paperacci negri”. In quegli anni così politicizzati l’idea sembrò fattibile, così la redazione diede carta bianca all’autore e la storia “Cristiano Germano e la lobby papersionista” apparve nel Topolino n. 814. Solo dopo la pubblicazione l’allora direttore responsabile si accorse che Cristiano Germano era ritratto come eroe positivo, amico di Paperino e addirittura spalleggiato da Paperinik nel corso di un “raid punitivo in difesa della giustizia e della razza”. Essendo troppo tardi per ritirare la tiratura, la redazione di Topolino fece finta di niente, cercando di far passare l’episodio inosservato. Da allora, però, la Disney fa incetta di numeri 814 per far scomparire ogni prova. Si dice che ormai ne siano in circolazione meno di venti copie, ognuna delle quali è valutata quanto un Van Gogh.

Purgarib: leggendario eroe della mitologia ittita, celebre per avere sconfitto mille formiche a mani nude.

Paradosso dell’Ossobuco: arzigogolata espressione logica escogitata dal matematico e filosofo Matteo Guido Cassonetto dei Barzotti di Milano nel XVI secolo. Il paradosso dell’Ossobuco recita: “Un cretese che mangia un’ossobuco dice ‘Tutti i cretesi che mangiano ossibuchi sono mentitori’. Mente o dice la verità?”. A chi faceva notare a Cassonetto dei Barzotti che la variazione rispetto al classico paradosso autoreferente del cretese era minima, se non trascurabile o addirittura risibile, il filosofo rispondeva che l’ossobuco è molto buono, zittendo inevitabilmente il suo interlocutore. Tuttavia, il nostro filosofo trovò pane per i suoi denti quando il suo rivale Guidaccione De’ Mammalucchi fece notare che a Creta nessuno mangia l’ossobuco, argomentazione incontrovertibile. Matteo Guido Cassonetto dei Barzotti morì dimenticato da tutti, soffocato da un ossobuco che aveva tentato di inghiottire per intero durante una cena in solitaria.

]]>
https://pinguini.xxmiglia.com/index.php/2008/05/enciclopedia-stronza-xxxi-cristiano-germano-purgarib-paradosso-dellossobuco/feed/ 12