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Cattivi maestri

Alassio, primi anni ’80.

In seguito a non ricordo cosa, un giorno sbottai:
– Me ne frego!
Al che la Mamma mi riprese:
– Non si dice “Me ne frego!”. Si dice “Non mi importa.” Ma dove l’hai sentito?
– Non lo so.

In realtà lo sapevo benissimo, ma per qualche strana remora non volevo dirlo. I cattivi maestri erano nientepopodimenoché i Ricchi e Poveri. Infatti la loro hit sanremese “Sarà perché ti amo” recita le seguenti immortali parole:
Cade una stella
ma dimmi dove siamo
che te ne frega
sarà perché ti amo.

Un giovane virgulto destabilizzato da una brunetta, un baffo e un bello!

(potreste chiedervi cosa c’è di male nell’espressione “fregarsene”. In effetti la mia famiglia voleva che io crescessi il più retto possibile, anche quando, come in questo caso il legame con la “sconcezza” originale è completamente dissolto: “me ne frego” o, meno comune, “me ne stropiccio” indica il gesto di chi si sfrega i genitali per indicare la propria indifferenza. Un gesto perlomeno poco elegante).

Poi, poco tempo dopo, fui parcheggiato da mia nonna per una giornata e sentii in televisione una canzone che proclamava: “Che casino che è scoppiato quaggiù!”, mi pare sull’aria di Banana Boat. Colpito, cominciai a cantarla senza sosta. Al ritorno dei miei genitori, essi capirono con sconforto di aver perso una battaglia.

18 Comments »

  1.  MonsterID Icon

    e pensa io che alle soglie dell’adolescenza mi sono beccato Vaffanculo di Masini! (sì, all’epoca mi piaceva anche. Uno che cantava a squarciagola Vaffanculo non poteva che essere un vero ribelle!)

    Comment di golosino • 8 Ottobre 2007 12:21

  2.  MonsterID Icon

    Io ricordo che la maestra dei primi tre anni di elementari non voleva che usassimo (per scritto o a voce) l’espressione “arrabbiarsi”: “i cani si arrabbiano, le persone si _inquietano_”. Così dicevamo cose come “non facciamo inquietare la maestra”.
    Era una cara vecchietta (ed è ancora viva, mi dicono), però ci fa rendere conto della marea di cavolate che i sedicenti educatori spacciavano (e spacciano) per verità.

    Comment di Kumagoro • 8 Ottobre 2007 19:30

  3.  MonsterID Icon

    Nel mio periodo più beghino, un giorno a Sassello seppi che mio fratello aveva proferito orribili parole a carico di una nostra amichetta, tale Eva. Mi riferirono infatti che lui l’apostrofò dicendole “porca Eva”. Non vi dico il mio dolore, nonchè disperazione, pensando al mio fratellino che bruciava fra le fiamme dell’inferno. Mi misi a piangere dicendo che non era possibile, dato che lui era così bravo e la latrice dle messaggio (Lella) dovette penosamente ritrattare per farmi calmare. Da quanto sopra si può dedurre:
    a) che ero un’idiota
    b)che mio fratello aveva avuto altri cattivi maestri oltre a quelli sopra citati
    c) che a volte mentire fa bene

    Comment di tua sorella • 8 Ottobre 2007 20:07

  4.  MonsterID Icon

    hey, io dico ancora che sono inquieta, quando per gli altri sono arrabbiata!

    Comment di parigina sberluccicosa • 8 Ottobre 2007 21:49

  5.  MonsterID Icon

    Mia nonna mi impediva di usare qualsiasi parola fosse anche vagamente romana. Per esempio non potevo dire casco dalle scale, ma cado dalle scale. Così una volta in un temino scrissi che ero stato in gita in umbria e che mi erano tanto piaciute le cadute delle marmore…

    Comment di Serir • 9 Ottobre 2007 01:23

  6.  MonsterID Icon

    Nooooo era mio il commento precedente!!! Xx mi correggi???

    Comment di serir • 9 Ottobre 2007 01:24

  7.  MonsterID Icon

    Golosino: grande Masini! Una mattina sentii “Bella Stronza” alla radio appena sveglio e mi rimase in testa sei giorni. Brr.

    Kuma: probabilmente se si inquietava le veniva un coccolone. Rispetta gli anziani!

    Miasorella: un saluto ad Eva: Porca Eva! (ricordo l’episodio, sì)

    Parigi’: forse la tua percezione dell’arrabbiatura è diversa da quella degli altri. Ti sembra solo di essere un po’ agitata, e invece sei incazzata come un’ape.

    Serir: ti stupirà, ma il fenomeno è piuttosto comune, tanto che ha il nome di “ipercorrettismo”. Ecco, magari non con le Marmore. ;)

    Comment di xx • 9 Ottobre 2007 11:38

  8.  MonsterID Icon

    Uh! L’ipercorrettismo mussoliniano! Era quello che lo spingeva a dire Bolgiano, pensando che la “z” di Bolzano fosse una deformazione dialettale romagnola!

    Tornando a bomba, in prima elementare la maestra (passata a miglior vita quando ero alle medie… la mia cara Clara Bianchi De Martini), arrabbiatissima (o inquietatissima) ci urlò che eravamo dei grandi maleducati. Io, presa dallo sconforto e dalla vergogna, cominciai a scivolare dalla sedia, sotto il banco, e a piangere sussurrando “Io non sono male educata. La mia mamma mi educa bene. Perchè offende la mia mamma, che è brava?”.
    Che ingenuotta. E se il buon giorno si vede dal mattino…

    Comment di Chicca • 9 Ottobre 2007 12:23

  9.  MonsterID Icon

    Mia madre non voleva assolutamente che io dicessi di qualcosa “mi fa schifo”, cosa che non ho mai capito finchè non l’ho sentito dire per la prima volta da mia figlia.
    Da veramente fastidio! Soprattutto se lo schifo in questione l’hai cucinato tu con tanto amore.

    Comment di mauz • 9 Ottobre 2007 12:51

  10.  MonsterID Icon

    Andrò controcorrente (o forse sono soltanto un vecchio brontolone) ma credo che sia giusto inculcare ai giovani un uso moderato del turpoloquio. Lo si può fare soltanto proibendoglielo quando sono bimbi e userebbero quelle parole solo per vedere “l’effetto che fanno” (sugli adulti).
    Viaggiando in treno mi capita di sentir parlare certe ragazzine che farebbero rabbrividire un camionista (o scaricatore, a seconda di dove abitano i genitori del bimbo) dei bei tempi andati.

    mauZ: lo stesso a casa mia, e tutt’ora mi sento in colpa se mi alzo da tavola prima degli altri.

    Comment di Skalda • 9 Ottobre 2007 16:39

  11.  MonsterID Icon

    d’accordissimo con Skalda, viva l’educazione :)

    ricordo che il mio amico Andrea disse ‘mongolo’ ad un nostro compagno: la maestra gli fece prendere il dizionario e cercare la parola in questione: fu una delusione grandissima per lui scoprire che non era nemmeno un insulto!

    la Maria Pia era stata ripresa per aver detto ‘casino’, mentre per le parole più offensive qualcuno è stato portato in bagno a lavarsi la bocca col sapone…

    nessuno di noi è cresciuto con un qualche trauma, assicuro.

    Comment di parigina sberluccicosa • 9 Ottobre 2007 17:50

  12.  MonsterID Icon

    xx… pensare che in genere quando m’inquieto forte (m’arrabbio!) divento una Jena.

    Comment di parigina sberluccicosa • 9 Ottobre 2007 17:51

  13.  MonsterID Icon

    Ma per carità, certamente. Ai bambini si insegna a non dire le parolacce, poi quando saranno più grandi decideranno loro quali e quante utilizzarne. Quello che volevo comunicare è che insegnare a non dire nessuna parola poco elegante è una battaglia persa.

    mauZ: il problema è che non sempre il cibo cucinato con amore è buono.

    Skalda: no, alzarsi da tavola prima degli altri è imperdonabile! ;)

    Lou: su “casino” ricordo anche che la maestra, avendo sensito Susanna dire questa parola, disse con espressione disgustata “Quella parola indica un posto che…bah, lasciamo perdere…”
    (“jena” mi fa ridere, “iena” no)

    Comment di xx • 10 Ottobre 2007 10:52

  14.  MonsterID Icon

    eh, infatti con la iena non si può giocare come con la Jena…
    (sono autoreferenziale anche io, ma nessuno lo sa)
    (se scrivo Jenà forse si vede meglio?)
    ;)

    Comment di parigina sberluccicosa • 10 Ottobre 2007 16:50

  15.  MonsterID Icon

    xx: oramai dato che Francesca mi chiama alle 21, e che a casa mia si mangia molto tardi sto incominciando a superare questo “trauma educativo”. ;)

    ma se jena fa ridere, jungla allora? :))

    Comment di Skalda • 11 Ottobre 2007 12:13

  16.  MonsterID Icon

    “Jungla” fa meno ridere di “jena”. Misteri dei meccanismi comici.

    Comment di xx • 11 Ottobre 2007 13:36

  17.  MonsterID Icon

    Credo che nella Jena parigina ci fosse un riferimento inaccessibile ai più. Pensavo alla città (e battaglia), ma la precisazione dell’accento mi ha spiazzato.

    Comment di Kumagoro • 13 Ottobre 2007 21:32

  18.  MonsterID Icon

    Per quanto mi riguarda, nessuna battaglia, se non di idee.
    L’accento Reale lo metteva lì per distinguerla dalla jena. E la rende un po’ più umana.

    Comment di parigina sberluccicosa • 14 Ottobre 2007 10:30

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