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Enciclopedia Stronza V: Carnaeigh, Meteorinismo, Edelberto da Triuggio

Carnaeigh: antica festività pagana irlandese tipica del villaggio di Glenbaliddich. Nel corso dei festeggiamenti, che avvenivano durante il primo plenilunio di settembre, tutto quanto il raccolto della stagione veniva buttato in mare giù da una rupe come sacrificio a Dunedin, dea dell’Abbondanza. Questa ricorrenza risale al 987 ed è stata festeggiata per l’ultima volta tre anni dopo, quando l’ultimo degli abitanti di Glenbaliddich è morto di stenti.

Meteorinismo: malattia incurabile di origine genetica diffusa soprattutto in Lapponia centrale. Principale sintomo del Meteorinismo è l’emissione di gas intestinali dal naso invece che dall’ano. La conseguenza è che chi ne soffre può odorare immediatamente il proprio peto, addirittura durante l’emissione dello stesso. Dato che un assioma della medicina moderna è che "i propri peti puzzano giusto, quelli degli altri puzzano sbagliato", in Lapponia le persone che soffrono di Meteorinismo sono riverite e spesso diventano capo villaggio.

Edelberto da Triuggio: pittore brianzolo vissuto a cavallo fra il XVI ed il XVII secolo. Dotato di grandi doti tecniche e artistiche, si specializzò nella realizzazione di angioletti colorati. Fu preso sotto l’ala di Papa Clemente VIII e si profilava per lui una vita di gloria. Tuttavia una sera, all’età di 26 anni, rincasando ebbro di idromele dopo aver fatto bisboccia con degli amici, tastò con la mano destra il deretano di una bella signora che si rivelò poi essere la sorella del Papa, tale Monna Cristina. Per punirsi, decise di non usare mai più la mano colpevole, e si mise a dipingere con la sinistra. Tale risoluzione era superflua, poiché Cristina era invisa a tutti e al Papa per primo, ma Edelberto fu irremovibile. Da allora il pittore non riuscì più a a realizzare nulla di decente, la sua fama subì un vero e proprio tracollo, fu cacciato dalla corte e morì solo e dimenticato. Si narra che anni dopo Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, vedendo un giorno una delle sue tele dipinte con la mano sinistra, ebbe ad esclamare: "Ma fa cagare!".