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Questa non è l’attesa season premiere della settima stagione di Pinguini nel Salotto, ma solo una specie di segnalazione.  Nei giorni scorsi sono stato in vacanza a Vienna e Bratislava e, non pago della mia impresa,  ho messo su una selezione di foto sul mio Picasa, tutte adeguatamente commentate.
Se vi interessa:

mistero.jpg

…e mille altre meraviglie, allora venite qui!
(se avete un account google potete anche commentare)

11 Comments »

  1.  MonsterID Icon

    1) Non ho l’account google, ma solo gmail. Non so se vale lo stesso, quindi commento qui.

    2) YEAH bentornatoooooooo

    4) Cioè, quella roba rotonda che stai mangiando è una cotoletta o una crepes?

    3)Quanto alla lumaca e Andersen:
    La lumaca e il rosaio di Hans Christian Andersen
    Tutt’intorno al giardino c’era una siepe di noccioli e poco più fuori si trovavano prati e campi con mucche e pecore, ma in mezzo al giardino c’era un rosaio in fiore sotto il quale si trovava una lumaca che poteva dire di avere davvero molto nel suo guscio, poiché aveva tutta se stessa.
    «Aspetta che venga il mio tempo!» diceva «farò qualcosa di più che non mettere rose o portare noci o dare latte come fanno le mucche e le pecore!»
    «Mi aspetto proprio molto da lei!» rispose il rosaio. «Posso chiederle quando sarà?»
    «Mi dia tempo» ribatté la lumaca. «Lei ha troppa fretta! e non si gusta l’attesa.»
    L’anno dopo la lumaca si trovava quasi nello stesso posto, al sole sotto il rosaio. Questo aveva messo le gemme e gettava rose sempre fresche, sempre nuove. La lumaca spuntò fuori, allungò le corna e si ritirò di nuovo.
    «Tutto come l’anno scorso: non c’è nessun progresso. Il rosaio continua con le rose e non va oltre!»
    Passò l’estate, passò l’autunno, e il rosaio aveva ancora fiori e gemme finché non cadde la neve; il tempo poi divenne brutto e il rosaio si piegò verso terra. Anche la lumaca si rannicchiò nella terra.
    Cominciò un nuovo anno e le rose spuntarono, anche la lumaca uscì.
    «Ecco, ora lei è un vecchio fusto di rose» disse. «Deve cercare di uscire un po’. Ha dato al mondo tutto quel che aveva in sé: si tratta di sapere se questo ha significato qualcosa. Io non ho avuto tempo di pensarci, ma è chiaro che lei non ha fatto il minimo sforzo per svilupparsi interiormente: altrimenti da lei sarebbe uscito qualcos’altro. Si può giustificare? Tra poco resterà solo il suo fusto; capisce quello che dico?»
    «Lei mi spaventa» rispose il rosaio. «Non ci avevo mai pensato.»
    «No, non si è certo mai preso la briga di pensare! Ha mai cercato di capire perché fioriva, e come faceva a fiorire? perché in un modo e non in un altro?»
    «No» riconobbe il rosaio «fiorivo pieno di gioia perché non potevo fare altro: il sole era così caldo, l’aria così fresca! Bevevo la chiara rugiada e la pioggia violenta, respiravo, vivevo! Veniva dalla terra un forza, veniva dall’alto una forza, provavo una felicità sempre nuova, grande, e per questo dovevo fiorire. Quella era la mia vita, non potevo fare altro!»
    «Lei ha condotto una vita molto comoda!» disse la lumaca.
    «Naturalmente! Mi è stato dato tutto!» assentì il rosaio. «Ma a lei è stato dato ancora di più! Lei è una di quelle nature pensanti e riflessive, una di quelle molto dotate, che stupiranno il mondo.»
    «Non ne ho la minima intenzione!» rispose la lumaca. «Il mondo non mi interessa. Che cosa ho da guadagnare dal mondo? Ho già tutta me stessa, è più che abbastanza.»
    «Ma noi tutti, sulla terra, non dovremmo dare la parte migliore di noi agli altri? Portare quello che possiamo? Be’, io ho solo portato rose! Ma lei, lei che ha ricevuto tanto, che cosa ha dato al mondo? Che cosa dà?»
    «Cosa ho dato? Cosa do? Io ci sputo sopra! Non vale niente non mi interessa! Lei butti rose, non può fare altro! Lasci che il nocciolo abbia le noci e le mucche e le pecore diano il latte. Loro hanno tutto il loro pubblico, io ho il mio pubblico in me stessa! Io entro in me stessa e lì rimango, e il mondo non mi interessa.»
    E così la lumaca rientrò nella sua casa e si chiuse dentro.
    «Che tristezza!» disse il rosaio. «Io con tutta la mia buona volontà non sono capace di chiudermi dentro, devo sempre fiorire, fiorire con le mie rose. Le foglie cadono, volano via col vento! Eppure una delle rose è stata messa nel libro di preghiere di una madre, un’altra ha trovato posto sul petto di una graziosa fanciulla, un’altra ancora è stata baciata dalla bocca di un bambino con tanta dolcezza. Questo mi ha fatto molto bene, è stato come una benedizione. Questi sono i miei ricordi, la mia vita!»
    E il rosaio fiorì, fiorì con innocenza; la lumaca invece poltriva nella sua casa, il mondo non le interessava.
    Passarono gli anni.
    La lumaca divenne terra nella terra, anche il rosaio divenne terra nella terra; anche la rosa-ricordo del libro di preghiere era diventata aria, ma nel giardino fiorivano nuovi rosai, crescevano nuove lumache, che si richiudevano nelle loro case e sputavano: il mondo non le interessava.
    Dobbiamo rileggere la storia dall’inizio? Non cambia comunque.

    Comment di Ba • 12 Agosto 2010 22:07

  2.  MonsterID Icon

    PS
    1) ehm…
    2) sempre yeah
    3) ehm…
    4) sarà una favola stupida?

    Comment di barbara • 13 Agosto 2010 09:14

  3.  MonsterID Icon

    Vacanze FTW.

    PS per Ba: un account Gmail è un account Google.

    Comment di Lapo Luchini • 16 Agosto 2010 10:17

  4.  MonsterID Icon

    Lapo parla con lingua diritta, a parte che per FTW che non so cosa voglia dire e non mi voglio rovinare la sorpresa cercandolo su google.

    Ba (4): è una cotoletta! Cioè, una schniztel, come la chiamano i crucchi!

    Ba (3): le favole non sono mai stupide. Ma non capisco perché la lumaca della statua ha un aspetto buffo ed è così grossa. Però è una lumaca educata perché da del lei al rosaio.

    Comment di xx • 17 Agosto 2010 09:22

  5.  MonsterID Icon

    Commento alla foto 108 di 172: Si fottano i bratislavesi, sono sicuro che la fetta di polenta di Anotnelli (cfr: http://www.parallelo45.com/gallery/pics/torino-fetta_di_polenta.jpg) sia più stretta di quella casa lì.

    Comment di mauz • 17 Agosto 2010 13:07

  6.  MonsterID Icon

    Di solito sono contrario a guardare le foto delle vacanze che mi vengono inflitte… Ma stavolta ho cercato da dove e’ saltata fuori la stronz osservazione che “aiuto” in slovacco e’ “pornozz” (vedi twitter). Per la cronaca, non ho trovato l’origine di questa cazz osservazione. Siccome che si dice “pomoc” (cf. http://webslovnik.zoznam.sk/it-sk/aiuto), suppongo che tu abbia visto una “m” con la prima stanghetta interrotta, e per questo l’hai letto come “rn” (nei testi letti con l’OCR succede regolarmente). Poi ti sei fatto dire dalla Dominika (mica male la tipa, devo dire) come si pronuncia, da qui la “zz” finale

    Comment di paolo • 17 Agosto 2010 19:01

  7.  MonsterID Icon

    Comunque Bratislava mi era piaciuta

    Comment di paolo • 17 Agosto 2010 19:02

  8.  MonsterID Icon

    mauZ: mi sa che se la giuocano. Vi lascio litigare in pace.

    Paolo: diamine! hai ferpettamente ragione, ma la cosa buffa è che il sito in cui l’ho trovato dice correttamente “pomoc”, sono io che ho letto “pornoc”. Sono una persona orribile!

    Comment di xx • 18 Agosto 2010 08:58

  9.  MonsterID Icon

    Sono una persona orribile!

    ma no! non hai ancora detto nulla contro i cavalli in questo post, come fai a dire di essere orribile?

    Comment di paolo • 18 Agosto 2010 09:35

  10.  MonsterID Icon

    In questo post no, ma nelle foto linkate sì! :P

    Comment di xx • 18 Agosto 2010 09:37

  11.  MonsterID Icon

    E’ vero, non l’avevo visto, nelle foto avevo cercato solo il “pornozz”.

    6 1 persona orribile, i kavalli nn sn kosi’! (se sbaglio a scrivere in emoese, corrigetemi!)

    Comment di paolo • 18 Agosto 2010 10:46

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