Giorno imprecisato in un luogo sconosciuto, nei dintorni di una grande città.
Un essere umano, forse un bambino, gira nel negozio di mobili svedesi in kit da montaggio. Gli scappa la pipì, ma non trova una toilette. All’improvviso, ne scorge una tra i mobili in esposizione. I libri sugli scaffali sono veri (seppure in svedese), le televisioni funzionano, sulle poltrone ci si può sedere. È quindi ovvio che anche i bagni siano perfettamente funzionanti. Efficienza scandinava!
– C’è poca gente in giro, se faccio in fretta me la cavo, pensa il futuro mingitore. Dopo il misfatto, si allontana fischiettando la canzone dei puffi.
Nello stesso luogo, qualche ora dopo, una signora delle pulizie piange. Il giorno dopo, sui water nelle esposizioni Ikea di tutto il mondo è stesa una pellicola di plastica che avverte che i sanitari non sono utilizzabili.
Sarà accaduto veramente? O gli svedesi sono così bravi nel prevenire l’imbecillità umana?