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Enciclopedia Stronza XXXI: Cristiano Germano, Purgarib, Paradosso dell’Ossobuco

Cristiano Germano: membro misconosciuto della banda Disney, Cristiano Germano fu creato nel 1971 dallo sceneggiatore Benito Matteotti. Egli decise che era ora di rimpolpare la banda dei paperi, e, pensando ai pennuti ancora non sfruttati, giunse al Germano Reale. Ispirato dal nome, Matteotti pensò di dare alla sua creatura una caratterizzazione tedesca e, lasciandosi trascinare dai luoghi comuni, finì per farne un pennuto nazista che andava in giro per Paperopoli a menare i “ratti comunisti” e “i paperacci negri”. In quegli anni così politicizzati l’idea sembrò fattibile, così la redazione diede carta bianca all’autore e la storia “Cristiano Germano e la lobby papersionista” apparve nel Topolino n. 814. Solo dopo la pubblicazione l’allora direttore responsabile si accorse che Cristiano Germano era ritratto come eroe positivo, amico di Paperino e addirittura spalleggiato da Paperinik nel corso di un “raid punitivo in difesa della giustizia e della razza”. Essendo troppo tardi per ritirare la tiratura, la redazione di Topolino fece finta di niente, cercando di far passare l’episodio inosservato. Da allora, però, la Disney fa incetta di numeri 814 per far scomparire ogni prova. Si dice che ormai ne siano in circolazione meno di venti copie, ognuna delle quali è valutata quanto un Van Gogh.

Purgarib: leggendario eroe della mitologia ittita, celebre per avere sconfitto mille formiche a mani nude.

Paradosso dell’Ossobuco: arzigogolata espressione logica escogitata dal matematico e filosofo Matteo Guido Cassonetto dei Barzotti di Milano nel XVI secolo. Il paradosso dell’Ossobuco recita: “Un cretese che mangia un’ossobuco dice ‘Tutti i cretesi che mangiano ossibuchi sono mentitori’. Mente o dice la verità?”. A chi faceva notare a Cassonetto dei Barzotti che la variazione rispetto al classico paradosso autoreferente del cretese era minima, se non trascurabile o addirittura risibile, il filosofo rispondeva che l’ossobuco è molto buono, zittendo inevitabilmente il suo interlocutore. Tuttavia, il nostro filosofo trovò pane per i suoi denti quando il suo rivale Guidaccione De’ Mammalucchi fece notare che a Creta nessuno mangia l’ossobuco, argomentazione incontrovertibile. Matteo Guido Cassonetto dei Barzotti morì dimenticato da tutti, soffocato da un ossobuco che aveva tentato di inghiottire per intero durante una cena in solitaria.

12 Comments »

  1.  MonsterID Icon

    Tutti i cretesi che, mangiando ossobuchi, affermano ‘Tutti i cretesi che mangiano ossibuchi sono mentitori’ sono dei gran maleducati.

    Ora corro a vedere se in soffitta ho il Topolino 814.

    Comment di Carlo • 6 Maggio 2008 08:51

  2.  MonsterID Icon

    Grandioso il paradosso dell’ossobuco.

    Comment di kotekino • 6 Maggio 2008 11:56

  3.  MonsterID Icon

    Carlo: nulla da eccepire. Sei un fine rètore, si vede che hai fatto il classico. Però in soffitta non hai più il Topolino 814. Lo avevi, ma se l’è preso J.K. Rowling.

    Comment di xx • 6 Maggio 2008 13:42

  4.  MonsterID Icon

    e lo ha dato a Dan Brown

    Comment di golosino • 6 Maggio 2008 14:12

  5.  MonsterID Icon

    J.K. Rowling e` malvagia piu` o meno di un cavallo?

    Comment di Botty • 6 Maggio 2008 14:28

  6.  MonsterID Icon

    Dan Brown è un cavallo sotto mentite spoglie.

    Comment di kotekino • 6 Maggio 2008 14:59

  7.  MonsterID Icon

    Ne consegue che Dan Brown è Cristina D’Avena.

    Comment di xx • 7 Maggio 2008 07:35

  8.  MonsterID Icon

    Cristiano Germano fu in realta’ sconfitto dopo un epico scontro con Orestolo il Papero (Howard the Duck).

    Questo indimenticabile cross-over Disney/Marvel fu scritto a quattro mani da Matteotti e Steve Gerber, per le matite di Giorgio Cavazzano e Val Mayerik, ed e’ conservato nella biblioteca del faro di Hicksville, NZ

    Comment di MCP • 8 Maggio 2008 11:01

  9.  MonsterID Icon

    La ProGlo potrebbe dare nuova vita a quella splendida storia riportandola agli onori del pubblico…

    Comment di Botty • 8 Maggio 2008 14:02

  10.  MonsterID Icon

    MCP: mi affascina l’uso di “in realtà” nella tua frase, suona un po’ come le “storie immaginarie” della Marvel (i What If)…come se le altre fossero successe davvero!

    Botty: Hicksville è troppo lontana. Non abbiamo budget per andare fin là.

    (per chi non sa di cosa stiamo parlando, consiglio la lettura del bel fumetto Hicksville
    di Dylan Horrocks, pubblicato in Italia da Black Velvet)

    Comment di xx • 8 Maggio 2008 14:07

  11.  MonsterID Icon

    Ma chi non legge abitualmente fumetti non si avvicini neanche a Hicksville (che è bello, ma anche una delle cose più intellettual-radical-chic-cerebral-elitarie che mente umana abbia mai concepito). Perché in quel caso, la lettura tende ad assomigliare a quella di un orario ferroviario.

    Comment di Kumagoro • 8 Maggio 2008 22:12

  12.  MonsterID Icon

    XX: all’inizio avevo scritto “fu poi sconfitto”, ma subito dopo ho sentito la necessita’ di mutarlo in in realta’. Non saprei dire il perche’. Forse dal faro mi sono giunte buone vibrazioni.

    Comment di MCP • 8 Maggio 2008 22:59

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