Tutto vero.
Il capodanno 1982/1983 (*) è stato l’unico della mia infanzia in cui sono andato da qualche parte, sfuggendo al tradizionale cenone a casa di mia nonna. Non si andò troppo lontano: la Kadett verde di mio papà si diresse alla mia adorata casa di Sassello, insieme a mio cugino Gabriele con famiglia e qualche coppia di amici. La casa di Sassello era pensata per l’estate e poco preparata al freddo invernale, e ricordo che dormii sotto una montagna di coperte. Non solo: pur essendo una villetta abbastanza attrezzata in termini di camere da letto, eravamo proprio in tanti e finimmo per dormire in molti nella stessa stanza. Non ricordo di preciso chi fosse in camera con me, ma di sicuro c’era almeno un’amica dei miei.
Una sera, al momento di andare a dormire, mi infilai sotto le coperte tirandole anche sopra la testa, e, al sicuro, iniziai il mio show. In quel periodo, infatti, per qualche strana ragione, mi sentivo fico a saper contare. Già fino a cento era una bella impresa, ma fino a centoventi era un compito per pochi eletti. E allora, fingendomi un presentatore televisivo dissi sottovoce “E ora il tanto atteso show! Il grande Luca conterà fino a cen-to-ven-ti!” (segue alitata per simulare la folla in delirio). Mi immaginai di fronte a una platea che aspettava col fiato sospeso e poi iniziai “Uno, due, tre…” arrivando, come promesso, fino a centoventi. Io prometto e poi mantengo.
Il giorno dopo, a colazione quella signora mia coinquilina disse: “Ah, ah! Ieri sera Luca ha contato fino a centoventi”. E io mi vergognai, anche se, sotto sotto, sapevo che la sua era invidia perché mica tutti sanno contare fino a centoventi. In televisione, poi.
(*) Ho il sospetto che possa essere un altro anno e che io possa aver sovrapposto degli eventi, ma voi fate finta di niente.
21 Comments »
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Eh no, eh!
Se è un’altro anno l’aneddoto non è più divertente.
Comment di Cementino • 12 Marzo 2010 14:31
magari e’ stato il capodanno 2009/2010…
Del resto se chiedessero a me di contare fino a centoventi avrei dei problemi…
Comment di paolo • 12 Marzo 2010 14:35
Ce lo rifai?
Io porto una coperta per coprirti
Comment di Ba • 12 Marzo 2010 14:52
Ceme (già sveglio?!?): allora era proprio il 1982/1983.
Paolo: non osavo dirlo, ma in privato, cioè senza lo show col presentatore, una volta ho contato fino a mille.
Ba: invecchiando non so se ne sono ancora capace, ma vale la pena provarci, direi.
Comment di xx • 12 Marzo 2010 14:54
Per un secondo ho temuto il peggio…
Comment di serir • 13 Marzo 2010 11:18
Sigh, le sfide a contare, che nostalgia…
Noi le facevamo al tavolo della mensa scolastica, trangugiando maccheroni dal sugo anemico. Ovviamente si arrotondava un po’.
Io ieri notte ho contato fino a 750!
Io fino a 1000!
Io fino a 2000!
Vero che a contare fino a 3000 ci vuol poco?
Hai contato davvero solo fin li’? Ah ah, io ieri sera 5568 e poi mi sono addormentato altrimenti…
A un certo punto, uno disse:
IO! IO ho contato molto piu’ di voi tutti messi assieme! IO ho contato fino a 1 000 000 !!!!
Si fece un silenzio sbigottito, forchette si bloccarono a mezz’aria con il maccherone infilzato su. E allora decisi di freddare quell’evidente millantatore.
Tsk, non ci vuol niente ad arrivare a un milione. Anch’io posso farlo, e pure subito se vuoi.
Seeee, dai, e come fai??
Facile: UN MILIONE!
Comment di MCP • 13 Marzo 2010 22:56
ma quanti anni avevi nell’82-83?
Comment di golosino • 15 Marzo 2010 11:22
MCP: ma tu sei cresciuto in una scuola di nerd! Da noi si faceva a gara a chi aveva più Master! (io non ne avevo nessuno, sigh…)
Golosino: cazzo Golo, sei il mio sidekick, non sai manco quando sono nato?!? Robin sa benissimo il compleanno di Batman!
Comment di xx • 15 Marzo 2010 11:42
Però Batman è più fico di Robin.
Comment di deedrew • 15 Marzo 2010 12:55
serir 5: anch’io, c’era pure l’amica dei suoi…
Comment di paolo • 15 Marzo 2010 13:22
Ba: ma una volta che l’abbiamo coperto poi dobbiamo picchiarlo con le saponette negli asciugamani? (un abbonamento a “Emo MakeUp & Lifestyle” in omaggio a chi non coglie la citazione)
Comment di Botty • 15 Marzo 2010 14:36
approssimativamente avrai avuto nove o dieci anni.
a quell’età non è normale saper contare fino a 120?
Comment di golosino • 16 Marzo 2010 15:04
…ssshhhhhh… non glielo diciamo… ;)
Comment di Botty • 16 Marzo 2010 15:42
Ci avevo pensato, ed è per questo che credo di sovrapporre due eventi differenti: il capodanno 82/83 sicuramente è stato a Sassello perché ricordo che c’era Gabriele e che pochi giorni dopo saremmo andati ad Alassio a vedere E.T., ma probabilmente lo show del centoventi è avvenuto in un’altra occasione invernale a Sassello ma non un capodanno, e qualche annetto prima. Scusate per la mancanza di precisione, ora vado a tagliarmi una falange per punirmi.
Comment di xx • 16 Marzo 2010 15:46
A questo punto vogliamo sapere che cosa hai fatto sotto le coperte in quella occasione con un’amica dei suoi in camera.
Comment di serir • 16 Marzo 2010 16:33
Io non c’ero e se c’ero dormivo… magari proprio per via dello show sub-coperta!
Comment di Suo Cuggino • 16 Marzo 2010 17:22
e quanti anni aveva l’amica dei suoi?
Comment di paolo • 16 Marzo 2010 18:10
XX: la conversazione che ho riportato avveniva in seconda elementare, quindi 1981 o 1982. E non era nemmeno il gioco piu’ nerd! (comunque l’avremo fatto per un paio di settimane al massimo, poi si passo’ ad imitare Bo e Luke!)
Comment di MCP • 16 Marzo 2010 23:16
Serir: vergognati.
Mio cuggino: tu c’eri ma eri in un’altra stanza. Magari facevi anche tu qualche show.
Paolo: mah, a naso l’età dei miei, quindi sui 35-40.
MCP: allora sfodera il gioco più nerd che avevate a disposizione!
(io comunque ero Luke, perché mi chiamo Luca. E poi Bo mi è sempre sembrato “boh”, e secondo me è un po’ sfigato. Poi, quel biondiccio slavaticcio…a chi può piacere? Mah! Anzi, boh!)
Comment di xx • 17 Marzo 2010 10:38
Dunque, il piccolo Luca aveva nove-dieci anni, l’amica dei suoi 35-40… Vedo delle analogie con il caso Roman Polanski! ;)
Comment di paolo • 17 Marzo 2010 10:56
XX: e sia!
Vediamo… (e’ una dura scelta, devo scartarne di sfiziosi)… mi sa che il piu’ nerd era una sorta di gara/collaborazione a raccontarsi tutte le “cose di scienza” che sapevamo per averle lette, viste in tv o recepite dai grandi, allo scopo di (ri)costruire una nostra storia dell’umanita’. Un po’ megalomani, neh? Ma tranquilli: lo si giocava assai raramente O:-)
Comment di MCP • 18 Marzo 2010 00:08