Quand’ero alle elementari, ad Alassio in inverno arrivavano le giostre. Arrivavano in Piazza Partigiani, allora un parcheggio a cielo aperto e adesso un parcheggio sotterraneo, arrivavano di solito per il ponte dell’8 dicembre e rimanevano fino a marzo o giù di lì. La piazza si animava di una varietà di intrattenimenti da mozzare il fiato (per un bambino di paese di 8 anni, va da sé): la sala-giochi semovente dove ho visto per la prima volta Dragon’s Lair, i dischi volanti, gli autoscontri, il punching-ball che ti dice “Ehi poppante, ritorna dalla mamma!” se sei scarso, persino la giostra dei bambini piccoli dove devi prendere il fiocco e dove il non plus ultra è stare su Goldrake. Non c’era invece il calcinculo, per qualche ragione che mai mi spiegai.
Io e i miei compagnucci ogni tanto bazzicavamo in zona giostre, anche se, per mancanza di danari nostri, ben raramente avevamo il privilegio di starci sopra. Finiva che, quando in zona, stavamo lì a guardarci intorno ed esplorare tutta quella roba strana, piena di luci e vagamente magica. In particolare, rifocalizzandoci sulla giostra dei bambini, dietro l’edicola del bigliettaio era rimasto attaccato il rimorchio del camion che trasportava quel mondo di balocchi. Su quel rimorchio campeggiava la scritta Veiculo longo.
Tale segnalazione mi faceva ridere perché erano invertite due vocali, e quindi pensavo che sicuramente doveva essere una delle due: a) qualche fessacchiotto si è sbagliato perché non è stato attento quando la sua maestra ha spiegato le vocali, ah ah che asino, oppure b) qualche buontempone ha spostato le due lettere, o addirittura solo il cappuccetto superiore della U in modo da farla diventare O, in modo da farmi ridere. Perché, va da sé, non era solo il supposto errore a far sghignazzare, ma anche e soprattutto il fatto che ci fosse scritto “culo”. Ah, ah, ha detto culo!
In seguito, ho però notato che la famigerata scritta è abbastanza diffusa in molti camion, soprattutto sui TIR, e mi è anche sovvenuto che probabilmente in spagnuolo “veicolo lungo” si dice “veiculo longo”, quindi si tratta semplicemente di un modo per adempiere al codice della strada iberico. E’ così?
(dovrei aggiungere la scimmia “domanda pretestuosa” quando ne metto una solo per condire uno sproloquio, nevvero?)