E rieccoci ai freddi numeri dell’anno. Magari il best of un’altra volta, suvvia.
Cinema
Grossi miglioramenti, dal lato dei film visti, rispetto alla miseria dei 47 film del 2010: visti 72 film, di cui 49 al cinema, e sono esclusi i film visti ad Annecy, che per pigrizia non ho inserito (e anche un po’ perché i festival “non valgono”). Quest’ultimo dato è particolarmente buono: significa che il mio cinemino settimanale me lo son fatto praticamente sempre, ma non solo: mi ero dato l’obiettivo di cercare di guardare più film a casa perché i fottutissimi telefilm finiscono sempre per assorbire tutto il tempo dedicato alle visioni, e devo dire che i 21 film in DivX e i soli 2 in DVD (buffo!) hanno raggiunto il loro scopo. Il prossimo obiettivo sarebbe, probabilmnete, di ricominciare a comprare DVD, non ne acquisto da ormai tre-quattro anni, ma vedremo. Insomma, i soldi mica crescono sugli alberi! Tutti i film sono stati visti a Genova o in riviera (Alassio o Albenga), con l’eccezione di una visione puteolana.
Come qualità, il voto medio in cazzetti è stato 3.69 (l’anno scorso era 3.9, poca differenza), con soli 5 “cinque cazzetti”: Fantasia, Day of the Dead, Frankenstein Jr., Colazione da Tiffany e This must be the place. Una sola novità, quattro grandi classici. Uhm.
Libri
Discreto anno, il 2011. Ho fagocitato 33 libri per un totale di 9763 pagine. Rispetto al 2010 (23 libri per 11000 e rotte pagine) c’è un sostanziale aumento di numero di libri e una visibile diminuzione del numero di pagine: ancora una volta, l’anomalia nasce dal mostro che ho letto nel 2010, la Recherche di Proust. Quindi, in media, ho letto un libro ogni 11 giorni, un libro di 295 pagine. Debbo dire che fino a novembre la media era molto più alta, poi ho passato un mese a leggere fumetti (è una tradizione, nel dopo-Lucca) e a dicembre mi sono un po’ seduto.
Corsa
Speravo di fare di meglio, nel 2011, ma comunque ho migliorato i miei risultati rispetto al 2010: ho totalizzato 1835.5 km, rispetto ai 1807.2 del 2010. Quindi, col solito paragone, è come se avessi deciso di partire da Genova per andare a trovare Serir a Siviglia, ma poi, arrivato a meno di 5 km dalla destinazione, avessi deciso che non me ne fregava poi tanto di vederlo e sono tornato indietro in motoretta. In realtà l’anno, in generale, è stato buono tutti i mesi, con una punta a gennaio quando, complice la dieta (e quindi lo sforzo di fare solo percorsi lunghi e lenti, quelli che bruciano più calorie), ho superato il muro dei 200 km; anche a ottobre e febbraio ho fatto più di 180 km, una distanza mai raggiunta negli anni precedenti. Purtroppo, però, ad agosto sono stato un sacco in giro e ho finito per concludere la miseria di 66 km, cosa che ha inficiato parecchio il totale annuale.
La velocità media è stata la stessa del 2010, 5.29, il che mi fa pensare che, se voglio migliorare, è ora che pensi ad allenamenti più specifici e mirati (o a perdere qualche chiletto!). L’allenamento più lungo è stato il 16 aprile, quando non essendo riuscito a iscrivermi alla mezza di Genova, ho comunque fatto la mia mezza maratona privata e ho fatto 21km in 1h59’08”, quello più veloce su una distanza medio-breve è stato un 5km in pista, 24’24” (4’53″/km), sulla distanza media (almeno 9 km) è stato un percorso Sturla-stazione di Nervi (11 km) in 56’24” (5’08″/km).
Fumetti
Probabilmente è l’ultimo anno in cui ho le statistiche sui fumetti tratte dal mio db, perché mi son rotto di inserire tutti i dati e da quest’anno inizierò a usare Anobii in un account specifico per catalogare fumetti, perdendo però così un sacco di dettagli personali. Pazienza. Potrebbe farmi cambiare idea solo scoprire delle API verso un catalogo ISBN molto completo e aggiornato in modo da farmi una nuova applicazione ad hoc (Anobii ha API limitatissime, probabilmente apposta per evitare potenziali parassiti come me).
Comunque sia, nel 2011 il trend di “meno acquisti” si è acutizzato: acquistati 161 fumetti contro i 260 dell’anno precedente, per una spesa totale di 1521 euri, spesa media 9.33 euri. Ho acquistato meno Bonelli e meno manga, quindi il prezzo medio rimane piuttosto alto.
Qualche trivia: il fumetto più costoso è stato quel mostro della nuova edizione dell’Eternauta, 40 euri (eh, ma come farne a meno?); il più voluminoso il curioso fumetto austriaco (!) Heute ist der letze tag vom rest deines lebens, letto in francese come Trop ne c’est pas assez (464 pagine, storia autobiografica del viaggio in italia di ragazzine punk austriache, tra eroina e italiani pappagalli), seguito dall’originalissimo Bludzee del mon amour Lewis Trondheim (392 pagine); i manga più voluminosi sono i volumi della serie Genius Family Company, della stessa autrice di Nodame Cantabile, con 360 pagine (la serie parte bene ma svacca molto in fretta); i volumi con maggior superficie acquistati sono ancora l’Eternauta (30×24) e il francioso di cucina En cuisine avec Alain Passard (24×30, uffa, solo quasi ricette vegetariane!)