A metà anni ’80, nelle mie estati sassellesi, all’ora di pranzo si consumava il dramma di cosa guardare in tv. A quei tempi “mamma TV” in estate offriva davvero poco: qualche vecchio telefilm poliziesco tipo Cannon, repliche polverose e qualche programma di intrattenimento girato in economia. Anche peggio della Fleccer! L’ipotesi di spengere la TV non era nemmeno presa in considerazione. Ogni famiglia è fatta a modo suo.
A casa Ventimiglia si era optato (cioè, il nonno aveva optato) per una trasmissione di varietà su Rai1 il cui titolo non è stato tramandato, ma che era condotto da Gegia insieme a un anonimo altro tizio. Vi ricordate chi è Gegia? E’ una tizia che ha fatto la presentatrice televisiva e l’attrice: forse il film più noto in cui ha lavorato è Lo chiamavano Bulldozer con Bud Spencer. E’ uno di quei personaggi misteriosi che non si capisce perché siano lì, in quanto non sono né particolarmente bravi, né belli, né divertenti. Gegia, in particolare, faceva un po’ la meridionale chiassosa e di buon cuore, una sorta di parente di Marisa Laurito. Boh, probabilmente fa appello a un certo tipo di pubblico di cui non faccio parte.
Un giorno, nel programma di Gegia accadde un piccolo dramma, durante una sessione di telefonate dal pubblico. A quei tempi si era un po’ kamikaze con le telefonate: non c’erano filtri, e si chiamava come si chiama un numero normale, e chi prende la linea la prende. Forse vi tornerà in mente che Enrica Bonaccorti era stata fanculizzata in diretta a “Pronto chi gioca?” a causa di questo meccanismo. Nella trasmissione in questione, un signore molto arrabbiato telefonò e disse (citazione pressochè letterale): “Invece di fare tutto ‘sto casino, perché non fate qualcosa per noi italiani che abbiamo un sacco di problemi?”. Ricordo lo sguardo scazzatissimo e smarrito di Gegia come se dicesse “non mi pagano abbastanza per questo!”. Mia nonna disse: “Ahia!”. Quand’ecco che l’anonimo compare di Gegia risolse l’impasse dicendo “Ma ora c’è il nuovo governo, che sicuramente risolverà tutti i problemi!”. Il signore al telefono ne convenne e bofonchiò qualcosa come “Sì, è vero” e Gegia iniziò ad applaudire dicendo “Evviva il governo nuovo!”. Mia nonna scosse la testa e commentò: “Si è fatto infinocchiare”. Aveva ragione.
Quindi, quando vi ho detto che Gegia ha salvato l’Italia, ho mentito. Non solo non ha combinato alcunché per tutti noi, ma non è stata manco capace di sbrogliarsela da sola. Ma se avete dei problemi non preoccupatevi, è in arrivo il nuovo governo che risolverà tutto!
7 Comments »
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Probabilmente si trattava di “Porto matto” e il co-conduttore era Agus nipote (“modestamente Agus!“)
Quelle trasmissioni contenitore estive che andavano avanti due/tre ore, scenografie fintohawaiane, atmosfera mooolto relax.
Comment di MCP • 9 Marzo 2013 18:15
Boh. Io so solo che il mio amico Lorenzo risponde ancora “Europa Europa” quando lo chiami a telefono, perché è convinto che prima o poi vincerà il concorso del 1986 o giù di lì.
Comment di Calogero Kabuto • 9 Marzo 2013 23:11
Europa Europa! Quanta ingenua nostalgia e fiducia nel futuro continentale, nutrivamo negli anni ’80.
L’Europa non è lontana, c’è una canzone italiana… giustamente vinse l’Eurofestival.
Comment di MCP • 10 Marzo 2013 15:57
nostalgia=errore di copincolla, vabbe’
Comment di MCP • 10 Marzo 2013 15:58
Ma Gegia era la stessa delle pubblicitâ Lavazza con Nino Manfredi?
http://www.youtube.com/watch?v=c33tHK-TeJQ
Comment di paolo • 11 Marzo 2013 13:42
Evviva il governo nuovo!
Come? Non c’è il governo nuovo? Ach, siamo fottuti…
Comment di golosino • 11 Marzo 2013 15:59
Questo da` una nuova definizione dell’espressione ‘traumi infantili’
Comment di Botty • 18 Marzo 2013 04:05