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Per i ritardatari
Mi do da fare
Sono alla moda e tuitto
Calci nel culo

Gli studenti di architettura che vivono al primo piano del mio palazzo hanno appeso questo sulla loro porta:

Quanti calci nel culo avreste voglia di dare a questi babbi di minchia?

Esercizio

Trovate una deduzione dalle seguenti inutili informazioni:

Ho scoperto che mi piacciono i pomodorini freschi come ingrediente della pizza.
Però alla pizzeria Il Focone della Fiumara di Genova te li mettono a fine cottura, e non è la stessa cosa.
La notte scorsa avevo una zanzara in camera.
Detesto la pubblicità alla radio perché ha sempre voci troppo caricaturali.
Lunedì mi hanno cambiato il contatore Enel.
Questa sera vado a un corso di torte salate.
Nel gruppo dei miei colleghi, il prossimo compleanno è il mio.
Non mi ricordo mai cosa significa sesquipedale. Lo cerco, annuisco e poi lo dimentico.
Ieri sera alle 18.15 il panetterie in Vicolo Canneto il Lungo di fronte al Carrefour a Genova aveva già finito il pane.
Io non sono biondo.

Buon lavoro!

Uova Pippo Yong alla riscossa

(O, se preferite, Pippo Yong mi fa una pippa)

Courmayeur, giugno 2009.
Ci sono molti riti che riguardano il modo in cui vivo il festival di Annecy. Tra di essi i noiosissimi report, la tartiflette della prima sera, il pranzo alle vecchiette, la derisione del quartiere Cristo di Alessandria quando si passa a prendere Spacca, e la sosta pranzo a Courmayeur. Abbiamo infatti scoperto che a Courmayeur fanno un’ottima pizza in almeno due ristoranti distinti. Uno all’andata, e uno al ritorno. In quello dell’andata, ho colto questa perla. Quindi, se volete essere stuprati nel modo migliore, scegliete la pizza coi friarelli.

Quest’altra foto è stata presa pochi giorni fa a Copenhagen, in un ristorante spagnolo. Perché io e i miei sidekick Lapo e Botty siamo finiti in un ristorante spagnolo in Danimarca? Beh, mettiamola così: gli smørrebrød sono ottimi e hanno un nome molto buffo, ma il turismo in Nord Europa non è propriamente turismo enogastronomico. Si prende quel che si trova. E quella sera abbiamo trovato paella a 99 DKK, che per una città costosa come Copenhagen è poco (circa 13 euri). La paella era buona ma non molto abbondante, quindi abbiamo preso il dolce. E c’era questo. Perdonate la pessima foto fatta col cellulare in tutta fretta, ma già le cameriere ci odiavano perché abbiamo preso la paella economica invece del menu tapas a 399 DKK (50 euri) che era la scelta di tutti gli altri avventori e mi pareva scortese fotografare ridendo il loro menu. Ciononostante, non riesco assolutamente a capire come la torrija (che non so cosa sia, tra l’altro), possa diventare “Warm poor Knights of Windsor” (tiepidi poveri cavalieri di Windsor). Non ho fatto ricerche per non spoilerarmi. Illuminatemi.

Tisanoreica: mai più senza

(Per tacer della decottopia)

(e della camicia)

(Avrete tutti la stessa espressione – e forse anche gli stessi capelli)

(Ora anche la celiachia può dimagrire con la tisanoreica  – e la decottopia)

(Emetterete un’aura muscolosa)

E con un testimonial simile, avete ancora dei dubbi?

Sappiamo fare solo questo

Gli autobus genovesi talvolta portano la pubblicità di un centro Centro Incasso Mobili, che si presenta con un asciutto slogan:

Sappiamo fare solo questo.
(pultroppo internet non ne reca traccia, vedrò di fare una foto io)

Suppongo che il senso della reclame sia “non siamo come gli altri che fanno mille cose e le fanno male. Nossignore, noi ne facciamo una sola, ma, per Nettuno, la facciamo come si deve!”. Tuttavia, io non posso fare a meno di immaginarmi un signore pelato (sì, il capo del Centro Incasso Mobili è per forza pelato) che scuote la testa e con fare triste mi dice: “Sappiamo fare solo questo”, sottintendendo “Noi non siamo come gli altri che sanno fare un sacco di cose. Noi sappiamo fare solo questo, quindi abbiate misericordia di chi è meno fortunato e incassatevi con noi!”.
E siccome io sfortunatamente non abbisogno di incassature e sono costretto a un diniego, lo vedo allontanarsi verso il tramonto con la pelata luccicante mormorando tra sé “Sappiamo fare solo questo…sigh…”

Cose che ho imparato ieri

Un post estemporaneo.

Le novità in DVD alla Feltrinelli hanno un sostanzioso sconto.

Per fare le orecchiette alle cime di rapa, è uopo strizzare quest’ultime dopo averle bollite.

Non esistono repository per Debian Stable per Postgresql 9.0. Damnit.

Count chocula è una marca americana di cereali in una serie ispirata ai mostri.

I corsi di cucina di Cooking Delpino puoi pagarli in anticipo o sul momento.

Questa settimana non hanno trasmesso un nuovo episodio di How I met your mother

Dal mio negozio di pesce surgelato preferito non danno più resto coi ticket ma ti invitano a prenderti una scatoletta di tonno per pareggiare i conti.

I bruste della sottomarca Primia in vendita nei supermercati Basko non sono un granché. Colgo l’occasione per ricordare che invece quelli Coop sono ottimi.

In Visual Studio 2010, trascinando un’immagine dall’area Solution Explorer a una pagina aspx, crea l’html del tag img relativo (questa potevo aspettarmela, però! Inoltre, pur avendoci pensato molto, mi son reso conto che è l’unica cosa che ho imparato al lavoro. Questo è male.)

Ci sono dei lavori in corso sulla passeggiata all’inizio di Nervi e tocca cambiar marciapiede.

La quinta puntata della prima stagione di Misfits è più debole delle precedenti.

Gli Staccapanni, i contenitori di vestiti usati a Genova, sono gestiti dal vescovado.

In qualiltà di illuminazione improvvisa, Mitsuru Adachi, che tanto amai da giovane, mi ha rotto i marroni. Uno di noi due è invecchiato.

Il film di Dylan Dog è incomprensibilmente ambientato a New Orleans.

Che dite, è stata una giornata fruttifera?

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