Chi, da giovane, non ha mai sofferto quelle due, tre ore in spiaggia a morire di caldo prima che la focaccia rapidamente ingurgitata per pranzo potesse essere dichiarata ufficialmente digerita? Già, è lo spettro che pare terrorizzare le mamme italiane, la temutissima congestione. Personalmente non ho mai conosciuto nessuno che sia stato colpito da questo male, se non la mia amica Sara che però se l’è beccata bevendo acqua dal frigorifero. C’è gente che annega in un bicchier d’acqua, ma per fortuna lei non è una di queste, e la nana in questione è ancora a far danni nella sua adorata Lombardia.
Giulio era un torinese (abitante in corso Unione Sovietica, come ci teneva a ribadire) in vacanza ad Alassio. L’ho conosciuto nell’estate tra la terza e la quarta elementare; era di un anno e un mese più anziano di me, ma molto più rincoglionito. La sua grande passione erano le piste con le biglie, a cui dedicava gran parte delle sue giornate in spiaggia. Individuato uno spiazzo sufficientemente ampio, tracciava a grandi linee la pista con una mano. Accanto ad essa iniziava scavare una buca stretta e profonda che chiamava pozzo artesiano, da cui estraeva sabbia bagnata utile per costruire gli ostacoli e le mura del tracciato della pista. Esistevano poi diverse varianti su come giocare a biglie, ma lui non ne vedeva altre che "buca torni dov’eri" o "fuori torni dov’eri", frasi che ripeteva ossessivamente centinaia di volte al giorno. Le varianti tipo "parabolica" o "fuori uno fuori due fuori tre" non le voleva nemmeno sentir nominare.
Ma non è la sua piccola grande passione per le biglie che mi è rimasta più impressa di Giulio. Ciò che giganteggia nei miei ricordi è l’immagine di lui e sua madre che prendono un panino e della frutta, entrano in acqua, proseguono finché l’acqua non supera i loro stomaci, e a questo punto attaccano a banchettare. "E’ proprio buono questo panino al prosciutto, ne?". Era la loro ricetta persona contro la congestione: ritenevano, non so sulla base di quale diceria o teoria (pseudo)scientifica, che facendo così lo stomaco si abituasse al freddo dell’acqua e si potesse fare il bagno subito dopo.
Giulio e sua mamma non hanno mai avuto una congestione. Un sondaggista di Forza Italia potrebbe trarre la conclusione che avevano ragione.