Sono mediamente soddisfatto del mio lavoro di informatico. In tempi come questi già poter contare su uno stipendio abbastanza sicuro non è poco, e comunque sono nelle vicinanze delle cose che mi piacciono. Su molte cose si può (anzi, si deve) migliorare, ma tiro un sospiro di sollievo quando penso alla gente che certi lavori. Ecco la mia top5 dei lavori che farei solo se costretto dalla fame.
1)l’omino che vende i biglietti nella metropolitana di Milano presso la fermata Stazione Centrale. C’è sempre una fila lunghissima di imbecilli che chissà perché non prendono il biglietto nelle edicole in superficie o dalle macchinette automatiche. Questo signore passa la giornata a dare un biglietto in cambio di un euro, senza vedere mai la luce del sole, con vicino i drogati che chiedono spiccioli, senza la possibilità di conoscere i tuoi interlocutori e senza brividi maggiori di quelli che chiedono un biglietto per Sesto o di coloro che pagano con un biglietto da cinquanta.
2)la guardia giurata. Non solo non succede mai niente, non solo devi essere sempre pronto nel caso succeda qualcosa, ma devi anche sperare che non succeda niente. Questa specie di Deserto dei Tartari all’incontrario mi pare la negazione più totale di ogni stimolo all’amore per il proprio lavoro.
3)l’autista di mezzi pubblici urbani. Sarà che non amo guidare i mezzi a più di due ruote, sarà che detesto il traffico, sarà che comunque per me il senso di un viaggio è di andare da un posto all’altro e arrivare il prima possibile, ma passare le giornate su mezzi grossi e lenti in mezzo al traffico mi pare orribile. Più tollerabile è fare il camionista, almeno vedi posti diversi e te la smenazzi di meno con semafori e code.
4)il lavascale. A nessuno piace molto fare pulizie in casa, ma ognuno ha un lavoro che destesta più degli altri. Per quanto mi riguarda, si tratta di pulire i pavimenti: scopare e poi lavare per terra. Fare di questa incombenza un mestiere, per di più andando su e giù per le scale, mi risulterebbe decisamente fastidioso. Beh, almeno a furia di fare step avrei delle belle chiappette sode.
5)il vigile urbano. Stare in mezzo al traffico tutto il giorno e respirare gas di scarico nonché rischiare di esser travolto già è poco bello, ma quando a questo si aggiunge che tutti ti odiano c’è da rendere poco invidiabile il mestiere. E non si tratta solo di multe, ma anche del luogo comune (vero? falso? chissà!) per cui "quando c’è un vigile ad un incrocio, il traffico peggiora".
La penso divertamente sui lavori propriamente detti "manuali": facchini, contadini, muratori eccetera. Non mi sono mai occupato di attività del genere, ma ne nutro un enorme rispetto. Non so se possano dare soddisfazione, ma ogni volta che vedo gente sgobbare penso che il vero lavoro sia solo il loro, mentre le cose che faccio io non sono altro che cazzate. E un pochino li invidio…
1 commento »
Leave a comment
You must be logged in to post a comment.
Inquetante che il post sia del 2004….
In ogni modo, a lavoro da me c’è un ex ministro che ora è capo di laboratorio. Malgrado non sia ministro da anni ha ancora le guardie del corpo, le quali controllano l’ascensore ogni volta che EGLI deve entrarci, lo circondano quando sta al bar per bersi un caffé, e cose del genere. Che spreco di soldi pubblici.
La lavascale del mio palazzo invece è una coattella stile Belen Esteban. Ogni volta che passo mi guarda con odio, ma non è colpa mia se il venerdì stacco alle 3 e vado dritto a casa affamato come un moicano (e se lei pulisce le scale il venerdì alle 3).
Comment di serir • 31 Marzo 2011 21:32