1981 circa, dialogo tra un fratello minore e una sorella maggiore di un anno.
Luca: – Ptuh! (sputa per terra)
Chiara: – Non si sputa!
Luca: – Ma lo fanno anche Simone e la Piera.
Simone G. era uno degli amici estivi in campagna a Sassello, la Piera (rigorosamente con l’articolo) era la corpulenta donna delle pulizie che lavorava a casa mia.
Chiara: – (immediatamente) Simone sputa perché è maleducato…(esita non poco) …e la Piera sputa perché è grande.
L’argomentazione mi parve piuttosto debole, ma da bimbo rispettoso delle gerarchie che ero, non sputai più.
Mia sorella, a quei tempi, era stata influenzata più di me dalla scuola cattolica e dalle vecchie zie, e riteneva sinceramente che l’educazione e l’abnegazione fossero principi fondamentali. Infatti:
Inverno 1983, una sera di tempesta.
Luca: – Che bello poter stare a casa al calduccio quando piove e fa freddo!
Chiara: – (incupendosi) Ci sono dei bambini che non hanno una casa, pensa a loro!
Quasi altomedievale.
Completerò questa breve trattazione rassicurando i miei lettori informando loro che col tempo mia sorella è rinsanvita e, pur essendo una persona molto più seria di me, si è liberata dell’influsso di suore e zie.