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Misteri della vita XLII

Perché gli stuzzicadenti hanno nomi che richiamano il Giappone? Samurai, Sayonara, Karate sono tre esempi. I giapponesi mi paiono un popolo troppo ben educato per essere inventori (o perlomeno utenti comuni) di un oggetto dall’uso talmente sgradevole e volgare.
La mia ipotesi è la seguente: uno dei marchi citati ha coniato il nome magari per nippofilia dell’imprenditore, oppure per la serie di associazioni stuzzicadenti – oggetto lungo e appuntito – spada – guerriero – samurai – Giappone, appoggiandosi a quel tocco di esotismo che vende sempre un pochino. I concorrenti si sono adeguati per sfruttare la confusione dell’acquirente.

22 Comments »

  1.  MonsterID Icon

    Non so risponderti, ma visto che non commenta nessuno, ci penso io… Tira le orecchie a JackiE.

    Comment di Chicca • 24 Giugno 2006 11:07

  2.  MonsterID Icon

    Non saprei, forse le tue deduzioni sono giuste. Però quello che so per esperienza personale è che l’oggetto sgradevole di cui parli è diffusissimo in giappone e in qualunque bar/ristorante è presente sulla tavola (ed è anche molto più carino dei nostri: ricco di intarsi). A proposito della presunta educazione dei giapponesi: in qualunque pranzo che si rispetti il commensale produce inenarrabili rumori nell’atto di ingerire che, a loro dire, rappresentano un grande apprezzamento per il lavoro del cuoco. Per tutto il resto, sì, sono educatissimi :)

    Comment di kotekino • 25 Giugno 2006 00:32

  3.  MonsterID Icon

    Wikipedia non aiuta, però questo articolo è buffissimo:

    http://en.wikipedia.org/wiki/Toothpick

    Dalla meticolosa descrizione dell’oggetto ad uso di eventuali alieni (“di solito possiede due estremità appuntite”), si passa allo stuzzicadenti nella storia e nella letteratura, da Petronio a Shakespeare, fino a notizie importanti come “ne esistono di differenti colori” e “Joe Pesci ne è un avido appassionato”.

    Pare comunque che lo stuzzicadenti moderno sia un oggetto americano (sarà per questo che si è diffuso in Giappone, probabilmente).
    Il Maine si vanta di esserne la capitale mondiale. Forse per via delle aragoste, che ti rimangono sempre in mezzo ai denti.

    Comment di Kumagoro • 25 Giugno 2006 03:03

  4.  MonsterID Icon

    Avevo anch’io consultato Wikipedia, ormai lo faccio sempre prima di postare Misteri per evitare smarroni. Ho anche fatto qualche ulteriore ricerca, scoprendo che esistono anche gli stuzzicadenti Kobe, ma nessuna traccia sulla soluzione. Non ne verrò mai fuori. :(

    Comment di xx • 25 Giugno 2006 13:43

  5.  MonsterID Icon

    Questo è il blog di un giapponese che ne parla e potrebbe condurti alla soluzione:

    http://massa.typepad.com/dal_giappone/2005/10/_com.html

    Comment di Kumagoro • 25 Giugno 2006 15:45

  6.  MonsterID Icon

    Hm,no, non mi convince. Yuko è una giapponese che, vedendo i nomi Samurai o Sayonara, ha dedotto arbitrariamente che venissero dal Giappone. Samurai è un marchio della Sisma, un’azienda di Mantova:
    http://www.sismaspa.com/ita/Famiglia.asp?IdLiv1=3&IdLiv2=13&IdLiv3=10
    Tuttavia sulla confezione c’è scritto “importati e confezionati da Sisma”, quindi non li producono loro. Sì, ne ho comprato una scatola nella speranza di chiarirmi le idee.

    Comment di xx • 25 Giugno 2006 18:31

  7.  MonsterID Icon

    Xx considera che, ad esempio, il celebre bastoncino ricoperto di cioccolato che in italia si chiama “Mikado” è un marchio Saiwa (quindi produzione italiana e marchio francese) ma in realtà è stato inventato, pensa un po’, in Giappone (naturalmente con un altro nome e in mille altre varietà di gusto). Ho questa idea che sto consolidando attraverso diverse interviste a “persone informate dei fatti”: 1) l’oggetto stuzzicadenti ha origini preistoriche (bastoncino di osso), poichè l’esigenza di mantenere pulito un bene prezioso come la dentatura è sempre stata vitale (anche se oggi con gli spazzolini a ultrasuoni il Nostro ha perso punti). E si trovano riscontri pressochè in tutto il mondo (dalla Cina el Medio Oriente all’Europa e conseguentemente all’America). 2) Negli anni 60-70 siamo stati invasi da prodotti a bassa tecnologia e di produzione Giapponese (le basi del lancio del Giappone come superpotenza economica, un po’ come la Cina ora): tra cui gli stuzzicadenti. 3) I marchi giapponesi sono stati ritradotti per ovvie difficoltà nel tradurre l’astruso idioma giapponese ma hanno conservato nel nome l’esotismo del paese d’origine (un po’ come per il Mikado). 4) Oggi, poichè nessuno investe in prodotti vecchi e con brand consolidati, ci teniamo quello che c’è. Può essere convincente ?

    Comment di kotekino • 26 Giugno 2006 10:03

  8.  MonsterID Icon

    Sono gaissimo del tuo impegno per dirimere la questione, ma il punto debole del tuo ragionamento è il secondo. Gli stuzzicadenti sono oggetti troppo ingombranti e pesanti e dalla lavorazione troppo elementare perché sia economico trasportarli fin dal Giappone. I prodotti a bassa tecnologia importati a quei tempi erano radioline, giocattoli, componenti meccanici ed elettronici. Non pezzi di legno appuntiti.

    Comment di xx • 27 Giugno 2006 11:44

  9.  MonsterID Icon

    KK: Nella tua teorizzazione devi inserire il ruolo di leader mondiale degli stuzzicadenti, che appartiene al Maine (cfr. Wikipedia). Dove si situa l’ascesa dell’industria stuzzicadentiera a stelle e strisce?
    Altro aspetto che veniva messo in luce dal blog da me segnalato è che gli stuzzicadenti giapponesi non somigliano a quelli dei nostri supermercati: sono più grossi, più lunghi e e hanno una sola estremità appuntita (rendendo quindi sensata la specificazione nel lemma di Wikipedia).

    XX: Secondo me c’è comunque più tecnologia relativa in uno stuzzicadenti ben forgiato (che richiede probabilmente know-how specifico, non proprio di qualunque segheria) che in una radiolina (che qualunque nerd elettronico può farsi da solo in casa con un paio di euro di componenti).

    Comment di Kumagoro • 29 Giugno 2006 23:29

  10.  MonsterID Icon

    Kuma: ehm forse perchè nel Maine mangiano carne bovina in quantità industriale che, come noto, tende invariabilmente a incastonarsi per lustri nei molari e premolari ? E sicuramente perchè in America non importano quasi nulla dal resto del mondo.

    XX: concordo con Kuma e poi l’importazione può essere conveniente, a prescindere dal bene trasportato, solo perchè la mano d’opera costa 20 volte meno (come nel caso del Giappone anni 60-70)

    Comment di kotekino • 3 Luglio 2006 12:38

  11.  MonsterID Icon

    Il Maine è uno stato stretto tra mare e monti, non credo che abbiano molta carne di manzo, se non quella del Texas, ma allora a che pro?
    In ogni caso, mi sono rivolto all’onnisciente Yahoo Answers:
    http://it.answers.yahoo.com/question/index;_ylt=Ao6KcQuTLCsu5Kh2FvScTWHwDQx.?qid=20060703022706AAZ6Hz4
    dal quale ho scoperto che è perché sono fatti di bambù oppure perché la Cina e il Giappone sono la stessa cosa. Internet le sa tutte!

    Comment di xx • 3 Luglio 2006 13:11

  12.  MonsterID Icon

    Ma che vuol dire ? In tutti gli Stati Uniti il consumo di carne bovina è il più alto del mondo (forse escludendo l’Argentina), anche se magari importano la carne dal Texas; oppure anche questa volta mi dirai che è antieconomico importarlo perchè una mucca pesa molto ? :)
    (inoltre: il Maine è quattro volte la Lombardia e vi si producono esemplari di una razza bovina di nome Maine-Anjou)

    Inoltre nel Maine credo siano infinitamente più civili che in Texas (dove, per estrarsi una fesa intera incastrata tra i molari, al massimo della raffinatezza potrebbero usare una mazza da baseball): da cui il possibile proliferare dello stuzzicadenti.

    Mirabili le risposte su Yahoo Answers: io pensavo che il Giappone e la Cina fossero due stati distinti, evidentemente mi sbagliavo…

    Comment di kotekino • 3 Luglio 2006 16:23

  13.  MonsterID Icon

    Quello che è meraviglioso di queste discussioni è che risultiamo progressivamente uno più _saputello_ (e quindi antipatico agli occhi dei lettori) dell’altro. Andare a fare una ricerca sul Maine per dimostrare di avere ragione è quasi patologico! :)
    Comunque, quello che volevo dire è che se in tutti gli stati americani mangiano carne, non c’è una ragione particolare per cui proprio nel Maine debbano avere inventato gli stuzzicadenti, se non per, come dice Kuma sopra, per le aragoste che sono la specialità del luogo.

    Comment di xx • 4 Luglio 2006 09:08

  14.  MonsterID Icon

    Perfettamente d’accordo: è tutto uno sfavillare di ruote che noi ingenui pavoni mostriamo per bullarci della nostra “presunta” superiorità intellettuale; in realtà dimostriamo solo di saper usare wikipedia e simili strumenti con un certo giudizio :)

    Ma in fondo, dai, i saputelli non sono così antipatici …

    Comment di kotekino • 4 Luglio 2006 10:36

  15.  MonsterID Icon

    Alcune notizie sul Maine.
    Il Maine è vicino al Canada, e ci sono molti alberi. Gli abitanti del Maine tagliano le sequoie giganti per farne stuzzicadenti.

    Il Maine sta dalla parte opposta dell’America rispetto al Texas. La capitale e maggiore città del Maine è Portland, che è grande più o meno come Genova-Voltri (la quarta città è South Portland, che è grande più o meno come Alassio). La Portland nell’Oregon, che è grande più o meno come Roma, prende il suo nome dalla Portland nel Maine.

    La popolazione del Maine è composta per il 96,5% da bianchi non ispanici, per lo 0,7% da ispanici, per un altro 0,7% da asiatici (che forse hanno importato gli stuzzicadenti dal Singiappone), per lo 0,5% da neri, per lo 0,6% dai discedenti degli originali indiani algonchini, e per l’1% da altre razze varie. Utile la nota a questa composizione: “People of Hispanic ancestry may be of any race”.
    Si faccia dunque attenzione agli ispanici.

    Il Maine è uno dei pochi Stati americani a non aver mai abolito il Proibizionismo. Per contro, e curiosamente, non ha un’industria turistica particolarmente sviluppata. Le amministrazioni locali non se ne capacitano. Probabilmente è per colpa della dilagante presenza degli ispanici.

    Comment di Kumagoro • 19 Luglio 2006 18:37

  16.  MonsterID Icon

    Quindi nel Maine ci sono ancora i festini con la bumba con le donnine che ballano il charleston? Yippie! Tutti a Bangor!

    Comment di xx • 20 Luglio 2006 09:08

  17.  MonsterID Icon

    Penso che nel Maine il Charleston e le sue donnine non ci fossero neanche allora. Semplicemente, il fiero popolo del Maine si limitava a non consumare alcool in stretta osservanza delle leggi. E così fa ancor oggi. Del resto, quando hai da pensare alle aragoste e agli stuzzicadenti, tutto il resto passa in secondo piano.

    Comment di Kumagoro • 20 Luglio 2006 12:37

  18.  MonsterID Icon

    Non solo siete degli insopportabili saputelli da quattro soldi, ma siete anche degli incompetenti che giocano a fare i professoroni. Quasi quasi mi verrebbe voglia di lasciarvi nel brodo primordiale della vostra ignoranza… ma che ci volete fare, sono troppo di buon cuore.
    Sappiate dunque, o semplici, che lo stuzzicadenti prende il nome di “samurai” perche’ il grande maestro di spada Muso Gunnosuke, prima di sconfiggere il leggendario Miyamoto Musashi con l’uso del doppio bastone jo, aveva tentato una prima volta sfidandolo a duello con uno stile di sua invenzione, che prevedeva l’uso di due minuscoli bastoncini appuntiti di legno di pioppo. Quella scelta si era purtroppo rivelata inefficace contro la scuola Niten di Musashi, e sei anni dopo, al suo risveglio dal coma, Muso capi’ che forse poteva essere utile aumentare la dimensione dei bastoni. Si ritiro’ dunque per affinare la sua tecnica in una capanna nelle montagne del Maine, dove periodicamente sfidava i grizzly delle foreste armato prima di due matite, poi di due bastoncini da riso, poi di due bacchette da tamburo, e via cosi’, man mano che la sua tecnica si affinava. La via per il successo fu lunga e dolorosa, e i costi delle continue cure ospedaliere lo ridussero quasi sul lastrico, ma alla fine riusci’ a padroneggiare alla perfezione le tecniche del jojutsu, arte tuttora praticata con successo da migliaia di appassionati in tutto il mondo. Il coraggio di Gunnosuke e’ oggi passato nel linguaggio comune sia per l’uso della parola “samurai” per indicare gli stuzzicadenti, sia in quello della parola “masochista”, dove il prefisso “maso-” si dice sia una variante americana (dialetto del Maine) della pronuncia di “Muso”, e indica per l’appunto la spiccata propensione all’autolesionismo che indubbiamente dimostra chi decide di provocare una mamma grizzly col suo cucciolo armato soltanto di due stecchini da ghiacciolo.

    Comment di CEZ • 21 Luglio 2006 14:18

  19.  MonsterID Icon

    Beh sì, questa è convincente. Direi che spazza via tutte le congetture sin qui prospettate. Da saputello ignorante mi inchino alla verità della Storia.

    Comment di Kotekino • 22 Luglio 2006 18:50

  20.  MonsterID Icon

    Ho fatto casino tra mail e nick, come un vero pivello (ahimè cancellare i cookies ogni tanto gioca brutti scherzi). Ora il mio folto gruppo di fans mi assalirà tramite mail…

    Comment di Kotekino • 22 Luglio 2006 18:52

  21.  MonsterID Icon

    Quanti gestori di siti sono così gentili da correggere gli errori pro-spammer dei proprii avventori? Adesso mi devi una bottiglia di barbaresco!

    Comment di xx • 25 Luglio 2006 15:45

  22.  MonsterID Icon

    Andata per la bottiglia di Barbaresco e grazie per avermi salvato dal mass mailing che sicuramente mi sarebbe toccato (considerata la cifra pantagruelica di visitatori del tuo blog), ma correggendo l’errore hai reso stupido il mio posto di errata corrige :)

    Comment di Kotekino • 3 Agosto 2006 00:06

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