Tecniche di divertimento in pizzeria
Le pizzerie sono posti divertenti. Non solo perché di solito fanno da cornice a serate con amici passate a ridere e scherzare e mangiare il piatto più buono del mondo (la pizza, appunto), ma anche perché è solo in pizzeria che è possibile applicare i seguenti gai stratagemmi.
Quando siete in pizzeria:
- controllate come viene scritto “würstel” nel menù. Le grafie più gettonate sono “wustel” o “wrustel”, ma è anche facile trovare “wustrel”, “wrurstrer”, “wurlstrer” e qualsiasi combinazione di “l” e “r” la fantasia del gestore possa aver escogitato. Questo fornirà matte risate per qualche secondo.
- scandagliate a fondo il menù. Oltre le solite otto-dieci pizze che hanno tutti, di solito ne vengono proposte una ventina che non prende mai nessuno. Questo capita perché gli ingredienti che stanno in effetti bene sulla pizza sono limitati, e limitate sono le combinazioni efficaci di essi. Buone le acciughe, buono il prosciutto, meno buono prosciutto e acciughe. Eppure c’è sempre una sequenza di pizze strafarcite di tutti gli ingredienti più assurdi, con nomi fantasiosi spesso derivati dalla pizzeria, dal pizzaiolo o dalla sua fidanzata. Il divertimento, in questo caso, sta nel leggere con passione le invenzioni dello chef di turno, per poi deriderlo e prendere una margherita. “Ehi, guarda, c’è la pizza cinese, con pollo, peperoni e ananas! Dai, prendiamola!” “Tu sei scemo. Per me una quattro formaggi rossa.”
- dopo aver tenuto aperto il menù per mezzora, fino a quando l’amico più prepotente ed affamato non ve lo abbia sottratto di mano, e aver declamato ad alta voce la vostra scelta (“Io prenderò una prosciutto e funghi” “E chi se ne frega!”), cambiate idea all’ultimo momento. Le espressioni basite dei vostri compagni di pizza saranno impagabili (veramente di solito nessuno se ne accorge, ma è divertente pensare che sia una bella gag).
- un tocco di classe è ordinare un calzone pronunziandolo “cazzone”, immaginando che il cameriere faccia una faccia stupita. Di solito non la fa, probabilmente è abituato ad avere a che fare con gli imbecilli.
- mangiate la pizza in modo buffo. Tagliarla a fette e mangiarla con le posate o le mani di per sé non reca allegria, quindi siate creativi. Potete iniziare con l’ustionarvi col formaggio bollente (meglio, fatelo fare allo zimbello della compagnia). O mangiare prima tutta la crosta e poi andare verso l’interno (tecnica “lo squalo” di Moreno R.). Ancora, potete scartare le croste salvo poi mangiarle per ultime perché avete troppa fame. Infine, assai spassoso è chiedere la pizza con un certo ingrediente per poi scartarlo (visto fare: prende la pizza al salmone e poi scarta amorosamente tutti i pezzettini di salmone).
- al momento del dolce, ridete forte quando il cameriere declamarà a macchinetta i soliti dolci che hanno tutte le pizzerie (“tartufobianco tartufonero tiramisu profiterol meringata pannacotta”). Poi fate la faccia delusa, ma prendete lo stesso qualcosa. Il vostro cameriere ne sarà umiliato.
- il caffè è facoltativo, mentre non potete esimervi dal chiedere un ammazzacaffè. Alla richiesta di quali amari hanno, il cameriere risponderà sbrigativamente “tutti”. Dopo aver provato i vostri preferiti, che non avranno, e aver tentato di ripiegare sui più comuni Averna, Ramazzotti, Jagermeister, Braulio, anch’essi non disponibili, rinunzierete chiedendovi che cacchio di amari hanno e passerete al limoncello. Il divertimento qui è soprattutto del cameriere (che finalmente può vendicarsi), ma è comunque uno spasso vedere la faccia demoniaca che fa quando vi porterà la fetente brodaglia gialla.
- al momento del conto sarete esausti e non tenterete più gag, anche perché c’è poco da ridere quando si paga. Potete però vendicarvi del conto prendendo un biglietto da visita del locale. Il proprietario crederà che vi siete trovati così bene da voler consigliare il locale a tutti gli amici. Lo spasso sta nell’ingannare il pover’uomo.
Ed eccovi fuori, pasciuti e pronti ad una serata in compagnia. Ma guardandovi negli occhi sapete già la verità: il meglio è già passato e nulla potrà essere divertente come una cena in pizzeria…se si applicano le tecniche giuste.