Non stupirò nessuno facendo notare come la quasi totalità degli articoli marcati “Aneddoti inconcludenti” si svolga durante la mia infanzia, o al massimo nella mia preadolescenza. Per capirci: Luca all’asilo, Luca alle elementari, Luca alle medie, Luca a Sassello. Ma l’Attento Lettore (la versione pinguinesca dello Stupido Utente Medio, che purtroppo qua non bazzica) si chiederà:
“Ok, tutto molto bello, ma dopo i tredici anni non hai combinato nulla? Non hai gustosi aneddoti da raccontare sul liceo? Avrai sicuramente saltato scuola per andare in spiaggia! E le bravate in gita? Gli scherzi ai professori? E poi, gli anni dell’università! Ah, gli universitari fuori sede ne combinano di cotte e di crude! Feste Erasmus! Birra a fiumi, sesso, droga e rock’n’roll! Poi avrai messo la testa a posto, d’accordo, ma nel mondo del lavoro se ne vedono tante. Io leggo Dilbert, lo so bene: colleghi sfaticati e colleghi sgobboni! Capi malvagi e terribili ingiustizie! Colleghe zoccole, colleghe brutte come la morte e colleghe zoccole e brutte come la morte! E poi, a proposito, vediamo di parlare anche un po’ di patata!”
Sì, sì, qualcosa sì e qualcosa di meno, ma nel complesso un po’ di tutto questo, bravo Attento Lettore, tu la sai lunga. Suppongo in effetti che qualche aneddoto inconcludente degno di essere raccontato ci sia anche nei diciotto anni successivi al conseguimento della licenza media. Ma sono eventi dai colori brillanti, privi di quella patina di ingiallimento e di relativa nostalgia agrodolce che me li rende più gustosi da raccontare. E’ sostanzialmente roba un po’ contro lo spirito con cui racconto i miei aneddoti: non ho ancora (e non so se mai l’avrò) rimpianto per gli anni del liceo e dell’università, e poi è roba troppo, troppo fresca.
Detto questo, mi contraddico:
Albenga, ottobre 1988
Luca è in prima liceo (ok, non andiamo molto più in là, però siamo già alle Scuole Superiori!). E’ il giorno delle elezioni scolastiche, e per la prima volta nella sua vita egli eserciterà diritto di voto. Il nostro eroe indossa una felpa gialla e blu, e fiero pone il suo voto, esprimendo la preferenza per Massimiliano Guido (ops, ho commesso un reato violando un segreto elettorale?). Giunto a casa, egli si rende conto di avere la citata felpa gialla e blu messa al contrario, davantididietro. Si sente umiliato al pensiero di cosa avranno detto di lui le neo-compagne di classe, ma probabilmente non se n’è mai accorto nessuno o nessuna. Non lo sfiora invece l’idea di rapportare simbolicamente le elezioni con l’avvenimento.
16 Comments »
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L’onorevole Massimiliano Guido fu poi eletto? Quale parte del suo programma elettorale aveva convito il giovane Luca a conferirgli la prima preferenza istituzionale della sua vita?
Comment di Kumagoro • 9 Febbraio 2007 00:25
Massimiliano Guido fu poi eletto, sì (io punto sempre sul Cavallo Vincente!), e svolse il suo lavoro di rappresentante di classe con precisione e serietà. Credo che la parte del programma elettorale che più mi convinse fu quella che parlava di abolire i compiti in classe di latino, sostituendoli con l’Ora del Pisolino. Purtroppo l’ala moderata del duumvirato gli impedì di realizzare il programma.
Comment di xx • 9 Febbraio 2007 10:58
chissà perchè quando ci si veste “al contrario” si dice CONILDAVANTIDIDIETRO.
Perchè non CONILDIDIETRODAVANTI?
Forse per il rischio di associare il didietro ad una parte anatomica?
Avere il didietro davanti corrisponderebbe al detto : avere la faccia come il c…o?
Comment di prezzemolo • 9 Febbraio 2007 14:41
Perché avere il davantididietro non implica avere il didietrodavanti. Uno potrebbe avere sulla schiena sia il davanti che il didietro.
Comment di xx • 12 Febbraio 2007 09:31
Il quesito posto non si modifica.
Anche avere il didietrodavanti non implica avere il davantididietro.
Uno potrebbe avere sul petto sia il davanti che il didietro.
Anche se in effetti avere il didietro sul petto, mi PUZZA un pò.
Comment di prezzemolo • 12 Febbraio 2007 09:52
Mi ricordo chee quando andavo alle medie ed il professore mi diceva di smetterla di masticare, attaccavo la gomma da masticare sotto il banco per poi riprenderla al suono della campanella.
C’è qualcuno che ha provato simili esperienze?
Comment di prezzemolo • 13 Febbraio 2007 11:36
Io no, non mi son mai piaciute le cincingomme. Però mi son sempre chiesto perché i professori si irritassero tanto con quelli che le usavano. Cacchio gliene fregava se i ragazzi “ruminavano”?
Comment di xx • 13 Febbraio 2007 12:23
Non era per il fatto del ruminamento, quanto del rumore che ne veniva fuori.
E poi, è maleducazione……no?
Comment di prezzemolo • 13 Febbraio 2007 12:31
Volevo salutare il mio amico Kuma! E’ da un pò che non scrivo.
Fatti valere come sempre, capito!!!
Comment di Jack • 14 Febbraio 2007 14:59
e rieccolo, il nostro Jack, sotto forma di granchio rossonero!
dai, che qui si sente la tua mancanza…
Comment di golosino • 14 Febbraio 2007 15:04
Bentornato a Jack! Ma cio’ che mi chiedo e’: come mai e’ stato chiuso il thread sul moto dei cani? Per stroncare sul nascere la (sacrosanta) sommossa di Kuma contro gli sconvolgimenti del sito?
Comment di Joril • 14 Febbraio 2007 20:41
Già, perchè?
Il pallone è mio e perciò gioca soltanto chi dico io?
Brutta cosa……….., ma proprio brutta, brutta.
Comment di prezzemolo • 15 Febbraio 2007 08:41
Ciao ciao, amico prezzemolo. Qui non sei più il benvenuto.
Comment di xx • 15 Febbraio 2007 08:45
E comunque i plesiosauri sono del Giurassico. :-)
Comment di Kumagoro • 16 Febbraio 2007 10:20
Si`, e gli unicorni scorrazzano felici nelle terre del Prete Gianni.
Kuma, stai parlando di cose che non sono mai esistite! :P
Comment di Carlo • 16 Febbraio 2007 12:26
Non importa: il Buon Signore Domineddio ha creato i resti dei plesiosauri seimila e undici anni fa, ma facendo in modo che risultassero risalire all’era che gli infedeli avrebbero chiamato “il Giurassico”.
D’altro canto, anche tu sei un infedele: giacerai dunque supino sulla rena infocata e sovra te pioveranno di foco dilatate falde.
Comment di Kumagoro • 16 Febbraio 2007 16:35