Communication FAIL
Questo cartello compare a Genova, sparso un po’ in tutta la città. Certo, Genova è una città in cui in effetti il problema delle popò di cane per le strade non è trascurabile: anche se ormai non raccoglierle è considerato un comportamento socialmente reprensibile, la gente continua a farlo di nascosto, quindi una campagna in questo senso può essere utile.
Tuttavia, è stupefacente in quanti modi questo cartello sia sbagliato.
- Innanzitutto, il linguaggio: non esiste nessuna ragione valida per cui si debba dire “deiezioni” e “incorrere in sanzioni” invece di “cacca” e “prendere la multa”. D’altronde, scrivendo “Raccogliete la cacca dei vostri cani e non prenderete la multa” c’era il rischio che tutti capissero quello che c’è scritto.
- Secondo, l’immagine: cioè, mi stai sostanzialmente minacciando di farmi una multa ma contemporaneamente fai lo spiritoso e metti un disegno umoristico (probabilmente del cognato dell’assessore)? A me la cosa suona un po’ come un avvertimento mafioso: “Ti do un consiglio da amico: fai come dico io e nessuno si farà male”. Finta simpatia e un sacco di sottintesi, insomma.
- Infine (e soprattutto), il messaggio: non mi stai dicendo di raccogliere le cacche (pardon, le “deiezioni”) perché è moralmente corretto, perché igienicamente utile o addirittura perché Genova vive anche di turismo e con le cacche ci sono meno turisti e l’economia della città ci rimette, quindi anche tu, proprietario di cane, che ci vivi, in qualche modo ne avrai nocumento. No, le devi raccogliere perchè c’è un regolamento e se non lo fai prendi la multa (pardon, la “sanzione”). Con buona pace della prevenzione e dell’educazione civica. Sigh.
15 Comments »
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Ci ho messo 5 minuti a capire che la scritta in basso a destra non è in arabo…
Comunque ieri sera abbiamo visto “Genova”. Così così, partita bene (malgrado Colin Firth, mio nemico giurato) ma poi si perde in inutili ripetizioni. La città però risalta molto, anche perché metà film è composto dalle figlie che si perdono per i vicoli, con un senso di “adesso succede qualcosa, adesso eh, guarda , GUARDA” e poi un cazzo.
Infine, l’orribile vignetta mi sembra dello stesso disegnatore delle “barzellette” delle parole crociate (la cosa più triste dell’universo, dopo il diario di Anna Frank).
Comment di serir • 17 Luglio 2009 08:58
Credo che quel film in Italia non sia stato ancora distribuito, nonostante i giornali locali ne abbiano parlato parecchio quando è stato girato. La domanda fondamentale, comunque, è: c’erano delle deiezioni?
Comment di xx • 17 Luglio 2009 09:05
No, Colin Firth a parte, che è una deiezione che cammina.
Comment di serir • 17 Luglio 2009 09:15
riguardo al punto 3, ahimè è l’unico modo per far rispettare norme e leggi a noialtri italiani… del pubblicamente utile ce ne si batte, almeno fino a che non c’è una multa da pagare…
riguardo invece a Genova, io proporrei di far precedere le proiezioni genovesi del film da uno spot in cui Colin Firth raccoglie a mani nude le deiezioni del suo cane (e poi, a scelta, o se le mangia o le tira in testa a un genovese di passaggio)
Comment di golosino • 17 Luglio 2009 10:08
Avete notato che l’orribile vignetta e’ pure firmata? Leggo un “Brazzi”, voi che cosa ci leggete?
Comment di paolo • 17 Luglio 2009 10:28
Golo: è vero che è così, ma non è una buona ragione, soprattutto da parte delle istituzioni, continuare a promulgare questo messaggio.
Paolo: non leggo, Brazzi o Bracci o qualcosa del genere. Guarderò la foto ad alta risoluzione o magari anche il cartello dal vivo. ;)
Ma chi è Colin Firth?!?
Comment di xx • 17 Luglio 2009 10:57
Come ti invidio, io non ho queste fortune…
Comment di paolo • 17 Luglio 2009 12:21
E del punto 4 non parla nessuno?
Si sa che noi giapponesi siamo un po’ fissati con le perversioni, ma PERCHE’ quella vignetta? Sui cartelli analoghi del resto del mondo si vedono strade pulite, oppure cacche stilizzate con su il simbolo di divieto, oppure l’omino dei semafori che raccoglie ideograficamente una deiezione ideografica. Ma questi?
Che razza di rapporto sadomaso hanno quel cane e quel tizio? Perché il cane gli ordina di deiettare nella paletta? E’ una forma di umiliazione pubblica? E’ voyeurismo dello scat? Cosa se ne farà della deiezione così ben raccolta? Il signore è forse il fratello di Anna Kuramoto? E perché è così terrorizzato? Quale atroce punizione lo attende nelle camere di tortura del cane? Forse l’applicazione di un altro componente del costume da clown, dopo il papillon? E cosa sono quelle gocce? Visti i giochi di questa coppietta, siamo sicuri che siano lacrime? O era sudore? O…???
Comment di Calogero Kabuto • 17 Luglio 2009 13:40
Io trovo spassoso il fatto che il cane se la prenda con il padrone che non ha raccolto le sue deiezioni. Si sa che i cani ci tengono molto a queste cose. Quindi c’è anche il sottotesto fasullo: raccogli le deiezioni del tuo cane, o lo farai innervosire/soffrire/gli renderai la vita peggiore. Il che è fasullo perché in realtà i cani amerebbero una città straripante di deiezioni da annusare.
Possiamo poi anche dire chele deiezioni sono un fatto naturale, sono altamente biodegradabili e prive di effetti nocivi a lungo termine, anzi utili per la concimazione di aiuole e parchetti (periodicamente ricoperti di ben più maleodorante letame). Sono quindi soltanto le fisime cicisbee della cultura borghese a imporci di reprimerle, mentre sappiamo bene che, volendo, ci sarebbero centinaia di più importanti campagne di sensibilizzazione ecologica su cui puntare, dai filtri delle sigarette alle cartine rivestite di alluminio delle gomme da masticare ai sacchetti di plastica che infestano le zone attorno ai supermercati.
Comment di Kumagoro • 27 Luglio 2009 12:36
Le cose cambiano.
Adesso Colin Firth è uno dei miei attori favoriti, chi l’avrebbe mai detto? Chi? Eh, chi?
Comment di serir • 5 Maggio 2011 13:40
chi e’ colin firth?
Comment di paolo • 5 Maggio 2011 14:35
E soprattutto, come mai?
Comment di Botty • 5 Maggio 2011 15:14
Serir avrà visto il Discorso del Re. ;)
Sappiate però che Colin farà Dracula nel remake de “L’ammazzavampiri” (simpatico filmetto anni ’80).
Comment di Skalda • 6 Maggio 2011 12:03
Skalda: effettivamont! E anche “a single man”. E poi lo vedrò sicuramente nel remake draculesco di cui apprendo ora l’esistenza.
Comment di serir • 6 Maggio 2011 12:16
Single man meraviglioso. Per di più fatto da uno che di cinema, a rigori, non dovrebbe saperne un quarzo. Eppure, la regia è grandiosa!
Comment di Botty • 6 Maggio 2011 14:29