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Martedì 3, giovedì 4

3 Agosto

Oggi Mario, io, Gabriele e Daniele siamo andati a fare una passeggiata fino al villaggio abbandonato abbiamo scoperto che un ponte e crollato, abbiamo mangiato more, abbiamo trovato una tana di una biscia, insomma ci siamo divertiti.

4 Agosto
Oggi io, Daniele, Gabriele, il belga abbiamo fatto le corse in bici.
La prima volta ho vinto.
La seconda sono arrivato terzo.
Nella seconda ha vinto il belga che si chiama fabrizio.

Queste due giornate passeranno alla storia come la trilogia dei peccati capitali. Infatti, ciò che le caratterizza è il mio essere il “cattivo” della storia tramite un vizio capitale. Non siamo ai livelli della storia della bottiglia di Cocacola, ma commetto certamente dei peccati mortali e quindi finirò all’inferno.

Il tre agosto, ovviamente, il peccato è l’invidia. Non mi era mai andata giù la passeggiata del 24 luglio, quella in cui non ho partecipato, sicuramente per fare i compiti , e probabilmente ho spaccato i marroni a Zio Mario per una settimana prima che mi accontentasse e mi portasse a quel cacchio di villaggio abbandonato. Loro avevano avuto la biscia e il temporale, io non potevo essere da meno: la biscia non l’abbiamo vista ma ne abbiamo trovato una supposta tana (ma esistono le tane di bisce?!?); il temporale non ce lo siamo potuti inventare però, cacchio, scoprire che un ponte è crollato è mica roba da tutti i giorni (anche se probabilmente era crollato tipo nel 1967). E in più noi ci abbiamo avuto le more! Ah! Vittoria su tutti i fronti!

Rileggendo il quattro agosto mi son vergognato da matti. Non per il chiaro razzismo nei confronti del belga, cosa assolutamente meritata e doverosa, ma per la superbia dimostrata tramite l’inganno. Metto le carte in tavola: ricordo benissimo quella gara, e ho barato. La corsa consisteva nel partire in bicicletta dalla chiesetta di Sant’Anna, andare fino al termine della strada asfaltata, in corrispondenza del Lago del Mulino e della casa di Cipulìn, e poi tornare indietro, il tutto cronometrato coi nostri possenti orologi digitali. Ebbene, io, che son sempre stato scarso in tutti gli sport, non sarei mai certamente arrivato primo se non avessi invertito furbescamente la marcia un decina di metri prima del punto previsto. Sono una persona orribile! Infatti, nella seconda gara sono arrivato solo terzo perché qualcuno (mi pare Daniele), insospettito dalla mia improvvisa bartalizzazione, mi ha seguito a distanza e non ho più potuto mettere in atto il mio diabolico piano. Moan, e mi son fatto battere da un belga…maledetti belgi!