Di idee cattive, deliranti o semplicemente sceme ne ho avute parecchie, ma credo che questa le batta tutte.
Un giorno, quando avrò avuto circa 12 anni, ebbi la folgorazione che per rinsaldare la mia traballante (per non dire inesistente) popolarità io sarei diventato “il ragazzo col cappello”. Mi sarei trovato un cappellino qualunque (anche se sottintendevo a me stesso che era una cappellino da baseball, di quelli con visiera) e l’avrei indossato continuamente. La gente, un po’ sconcertata all’inizio, avrebbe poi iniziato a voler bene a quello strano giovanotto. Il fruttivendolo gli avrebbe tirato una mela dicendo “Tieni, ragazzo col cappello, prendi questa e buon pro ti faccia!” e i giovinastri ai giardini e in sala giochi avrebbero avuto un muto rispetto per chi si proponeva con un così audace gesto. Forse addirittura una volta egli avrebbe salvato un bambino che stava finendo sotto un’ambulanza (sì, sotto un’ambulanza…che crudele ironia!) lanciandosi per sottrarlo a una morte crudele; il ragazzo col cappello si sarebbe ferito, e per la prima volta tutti lo avrebbero visto senza cappello, e avrebbero mormorato “allora il ragazzo col cappello è così, senza il cappello…”; se poi fossi morto, avrebbero pianto la mia dipartita e sulla mia bara ci sarebbe stato il suddetto copricapo. Però non ho mai deciso se sarei morto o meno (sì, il resto erano “film che mi ero fatto”).
Poi San Boleto Coccige mi ha messo la mano sulla spalla, mi ha benedetto e ho avuto l’illuminazione che, di tutte le cazzate che potevo fare, questa era una delle più imbecilli. Ed è per questo che nessuno mi conosce come “ragazzo col cappello”. Oh, ma sono sempre in tempo…
(ripensando a questa storia, non posso fare a meno di immaginarmi come Charlie Brown. Good grief…)
17 Comments »
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Auspico che tu continui a fare la stessa, saggia, scelta di allora.
Ma in caso contrario ho un paio di cappellini da darti (purchè tu ti sforzi per far avverare la maggior parte dei tuoi film mentali, tranne quella della morte prematura, non mi piace l’idea di un mondo senza te)
Comment di barbara • 21 Febbraio 2011 17:19
Caro testa rotonda, il giorno che tu deciderai di mettere il cappello, auspico voglia unire un maglione giallo con uno zigzag nero in fondo!
Comment di Botty • 21 Febbraio 2011 17:23
E non ti è mai venuto in mente di fronte al ragazzo col cappello, il primo pensiero di chiunque sarebbe “quello lì non si lava e visto che i capelli unti sono un chiaro segnale, cerca di nasconderlo con un cappello squallidissimo e sporchissimo nella parte interna”. ?
Questa convinzione generalizzata affonderebbe ulteriormente la già morente popolarità.
In più probabilmente il ragazzo col capello sarebbe accusato di portare sfiga, visto che in sua presenza un’ambulanza è stata capace di investire un bimbo.
Ringrazia San Crispino che ti veglia e ti protegge dalla sua gelateria.
Comment di serir • 21 Febbraio 2011 17:36
Be(r)lin, Botty, mi hai battuto sul tempo sulla citazione della “testa rotonda”!
Per me la prima cosa che avrebbero fatto i giovinastri ai giardini e alla sala giochi sarebbe stata di portarti via il cappello, altro che muto rispetto…
Comment di paolo • 21 Febbraio 2011 18:01
Non ritengo questa ideona “la più imbecille” che tu potessi avere: farti conoscere come “il ragazzo che porta una piadina con sigaro in testa”… Questa sì che poteva essere totalmente imbecille!
Oppure, altra spiegazione, il mio livello di imbecillità è molto più alto del normale :D
Comment di Tripplo • 21 Febbraio 2011 19:50
Ba: il mio film mentale preferito è quello del fruttivendolo, ma purtroppo non amo molto indossare copricapi. Dovrò trovare un altro modo per avere mele gratis.
Botty: tut-tut, è definito “maglione con le greche”
Serir: mi è venuto in mente eccome. Riassumendo, il ragazzo col cappello sarebbe zozzo, scemo e portasfiga. Beh, almeno si sarebbe fatto notare!
Paolo: di’, la verità, tu sei un giovinastro dei giardini in incognito!
Tripplo: ma il fruttivendolo non tirerà mai le mele al “ragazzo con una piadina con sigaro in testa”. Mi pare evidente…
Comment di xx • 22 Febbraio 2011 12:41
Mi suonava, greche, ma avevo il dubbio chissa` perche`…
Comment di Botty • 22 Febbraio 2011 13:37
secondo me questa è la dimostrazione che i film degli anni ’80 facevano male alla gioventù.
Comunque, se proprio cappello doveva essere, mica colla visiera, ma con l’elica!!!
Comment di golosino • 22 Febbraio 2011 14:00
Conosco un ragazzo che in passato portava sempre un cappellino con la visiera. E gli abbiamo sempre dato dell’idiota :)
Comment di Ale • 23 Febbraio 2011 10:33
xx, hai scoperto la mia identita’ segreta! E’ vero, mi chiudevo in una cabina telefonica e ne uscivo con indosso un giubbotto di jeans!
Comment di paolo • 23 Febbraio 2011 10:36
Golosino: ma no, quello è il cappello di Tippi, Tappi e Mototronco. E i giovinastri mica rispettano uno con l’elica sul cappello. Chiedlo a Paolo.
Ale: dev’essere il mio gemello con le stesse idee ma un goccio meno di saggezza.
Paolo: ah, i giovinastri indossano un giubbotto di jeans? Allora anch’io sono stato un giovinastro!
Comment di xx • 23 Febbraio 2011 10:47
xx: lo supponevo. Ma magari ai tuoi tempi (si sa che siamo di generazioni diverse) il look era gia’ cambiato
Comment di paolo • 23 Febbraio 2011 11:10
io ho ancora un giacchetto jeans e me lo metto!
Comment di serir • 23 Febbraio 2011 20:35
Tippi, Tappi e Mototronco ne combinavano proprio di cotte e di crude…
Comment di golosino • 24 Febbraio 2011 14:24
ma era una giacca o un gilet di jeans, o meglio una giacca con maniche staccabili per renderlo gilet?
Comment di paolo • 25 Febbraio 2011 13:00
Serir: anch’io ne ho uno, ma in primavera preferisco mettermi la mia giacca di vitella.
Paolo: giacca, dai. I gilet di jeans esistono?!?
Golosino: ne combinano ancora! Non è mica finito!
Comment di xx • 25 Febbraio 2011 15:54
xx. si’, e fa piuttosto tamarro
Comment di paolo • 25 Febbraio 2011 16:59