E’ veramente cosa buona e buffa, nostro piacere e fonte di gaiezza ricordare l’espressione “Giacomo giacomo” riferita alle ginocchia che tremano per la stanchezza, per la paura o perché Platinette vi si è seduta in testa. Quale sia l’origine del grazioso detto è invero un mistero, ma suppongo che qualcuno meno pigro di me possa fare una ricerchina su Google e risolverlo prima che si possa dire “Tetraedralizzazione”. Il vero mistero, e cagione della scimmia con la cacca in mano che staziona qua a fianco, è se esiste un modo di dire più buffo. Secondo me no.
Nella sigla dei Simpson, che non linkerò perché intanto la conoscete a memoria tutti, Marge viene presentata come una cattiva madre, che prima si perde Maggie al supermercato (dove viene “passata” alla cassa), poi guida malissimo (tanto che sembra che sia Maggie stessa a condurre l’automobile), rischiando addirittura di investire Homer.
Nella serie, non c’è traccia di questa sua caratterizzazione. Come mai questa discrepanza?
Settembre, riniziano le scuole, aumenta il traffico verso le otto di mattina. La domanda sorge spontanea a chiunque inveisca bloccato nei pressi di un ingresso scolastico: è possibile che tutte le mamme che accompagnano i loro figlioli a scuola abbiano un SUV? O meglio, qual è la relazione di implicazione giusta: tutte le mamme con SUV accompagnano i loro figli a scuola o tutte le mamme che accompagnano i figli a scuola hanno un SUV? O forse più semplicemente sono io che le noto di più perché bloccano il traffico a distanza per un paio di quartieri (*) parcheggiando in seconda fila? O, ancora, sono io che me ne accorgo perché l’unica categoria di automobilisti che mi spaventa di più delle donne col SUV sono i ragazzetti col cappellino e la Golf?
Beh, scegliete una domanda e rispondete!
(*) Letteralmente: la scuola di via Cavallotti, a Genova Boccadasse, a causa della auto in doppia fila crea una coda che attraversa Boccadasse, Sturla e arriva quasi fino a Quarto.
Misterino estivo giusto per tenersi in allenamento…
A chi giova la “P” di “principiante” che i neo-patentati dovrebbero esporre sul lunotto della propria automobile? Cosa ci si aspetta, che la gente intorno gridi in preda al panico “Dio mio, è un neo-patentato! Presto, mettete in salvo le donne e i bambini! Anzi, si fottano le donne e i bambini, io me la squaglio!”? O, viceversa, che i bonari automobilisti portino un po’ di pazienza in più se il ragazzetto con la macchina di papà fa spegnere il motore al semaforo? Ce lo vedo l’automobilista milanese che pensa “Massì, son ragazzi, hanno tutti il diritto di imparare. E pazienza se perdo l’onda verde, intanto che fretta c’è?”.
Questa è difficile. Nel 1985 gli Iron Maiden rilasciarono il doppio disco dal vivo Live after Death. (*) Nell’edizione in vinile di questo album, aprendolo come un libro, ci si trovava di fronte ad un collage di fotografie tratte da quel tour mondiale, con in mezzo il pacchianissimo Eddie gigante costruito in occasione del World Slavery Tour.
Una di queste foto, mi pare nella zona in basso a destra, ritraeva gli Iron Maiden di fronte al mare, con una nave sullo sfondo, senza nessun indizio che suggerisse di che luogo si trattasse. Ebbene, si era diffusa la leggenda che quella foto fosse stata scattata a Pietra Ligure, in provincia di Savona. Ho sempre trattato questa leggenda come una bufala nata dal provincialismo di giovani metallari che volevano bullarsi del fatto che un gruppo della statura degli Iron Maiden fosse stato ritratto dalle nostre parti, ma poi, per caso, ho scoperto che gli Iron Maiden hanno davvero suonato a Pietra Ligure in quel tour, per la precisione il 22 agosto 1984. E quindi mi chiedo: in Live After Death, c’è davvero una foto dei nostri amici capelloni nell’amena cittadina ligure?
(*) Che, per quanto mi riguarda, rimane il miglior disco dal vivo di sempre. Perdonate questo sfogo.
Daniele, che era di Sassello, mi aveva insegnato la seguente filastrocca per deridere suo zio Baciccia (crossover!):
Baciccia
cugia dritta
gambe storte
tira ippa
Filastrocca nel buffo dialetto sassellese, a metà tra il ligure e il piemontese, suggeriva la somiglianza tra Baciccia e qualche sorta di animale. Ebbene, saranno trent’anni che mi chiedo cosa può voler dire l’ultimo verso. Pur immaginando che potrebbe essere una trascrizione non letterale, cosa può voler dire “tira ippa”?