Din don. Si avvisa la gentile clientela che il treno interregionale 9118 delle 18.02 proveniente da Milano Centrale e diretto a La Spezia è in arrivo al binario 17
Più che un mistero per me è un piccolo dilemma: è corretto o meno annunciare il numero del treno?
Supponiamo che si tratti di un treno sfruttato dai pendolari, che lo prendono quindi più o meno quotidianamente. Quanti di essi sanno il numero del treno, e per quanti invece è "il diretto delle sei"? È pur vero che il numero del treno è chiave univoca, cioè individua senza ambiguità possibile il convoglio in questione; da questo punto di vista sarebbe quindi corretto enunciarlo, ma si tratta di un’informazione che nessuno è in grado di recepire. Risulta perciò assolutamente inutile se non per i professionisti del settore, che comunque accedono ad altre fonti di informazioni maggiormente accurate rispetto ai gracchianti altoparlanti delle stazioni. Certo, pronunciare un numero in più non è nulla di male, è solo che l’informazione ridondante mi disturba. Ritengo che anche in Trenitalia abbiano vagamente presente il paradosso della cosa, visto che i prodotti sui quali puntano di più (i treni di classe Intercity e simili) hanno tutti un nome vero e proprio per distinguerli: di solito si sfruttano i toponimi (Tigullio), i nomi di artisti (Donatello) o di patrioti (Mazzini).
Conclusioni? Nessuna. Più che Mistero della Vita, Pippa Mentale.