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Enciclopedia Stronza XI: Gamberetto Turbo da Assalto, Chupito inverso, La Grande Baruffa del ’14

Gamberetto Turbo da Assalto: arma biologica messa a punto dall’esercito messicano, nel corso di un pluridecennale progetto militare. Nel 1982, con l’acuirsi della crisi internazionale dovuta alle tensioni tra Regno Unito e Argentina a proposito del controllo delle Isole Falkland, il governo messicano decise che doveva prepararsi ad un conflitto globale e che era quindi necessario investire in armamenti biologici. Gli alacri ingegneri genetici militari, sotto la guida del professor Felipe Oriundo y Tortilla dell’Università di Guadalajara, lavorarono al segretissimo progetto denominato Ginglo, che venne concluso nel 2004, con una spesa complessiva di otto miliardi di dollari. Il risultato di Ginglo è costituito dai sopracitati Gamberetti Turbo da Assalto, una specie di gamberetto molto aggressiva e capace di nuotare al 120% della velocità di un suo comune simile. Secondo gli studi compiuti dal team di Oriundo y Tortilla, rilasciando un branco di un milione di gamberetti è possibile rallentare un nemico che nuota anche ad un quarto della sua velocità, e procurargli delle abrasioni che se non curate possono infettarsi e ucciderlo nel giro di alcuni mesi. Nel marzo del 2005, l’esercito messicano, convinto di avere finalmente fra le mani l’Arma Definitiva, decise di sperimentare l’efficacia dei Gamberetti Turbo da Assalto contro un contingente panamense di passaggio. I marinai nemici accolsero i crostacei con esclamazioni di gioia, li pescarono e ne fecero una scorpacciata. Oriundo y Tortilla giudicò l’esperimento “soddisfacente”.

Chupito inverso: Cocktail molto in voga in un celebre locale di Locate Trivulzio, chiamato “Locale Trivulzio“. A seconda dell’ispirazione del barista e delle richieste del cliente il chupito inverso viene declinato in diverse varianti cambiando il senso di “inverso”: c’è quello banale in cui prima si beve il succo di pera e poi il rum, quello in cui si beve grappa di pere e sciroppo di zucchero di canna, quello in cui si beve a testa in giù, quello in cui il liquido lo si espelle invece di berlo. Non mancano poi il chupito servito in bicchieri enormi da sorseggiare con calma e infine il più gettonato, quello in cui l’avventore è costretto ad un rapporto omosessuale se etero, eterossuale se gay. I bisessuali non sono i benvenuti nel Locale Trivulzio ma si sa, in Brianza non sono mica tanto ospitali.

La Grande Baruffa del ’14: episodio storico passato sotto silenzio dalla gran parte della storiografia contemporanea, eppure indicativo dello stato di tensione sociale in cui versava l’Italia all’alba del suo ingresso nel primo conflitto mondiale. Tutto nacque da un banale litigio sorto fra due passanti in Galleria del Corso a Milano, il giorno 14 novembre 1914 alle ore 16.43. In breve, varie persone accorse per sedare la discussione vennero coinvolte e prese il via una vera e propria rissa. Alle ore 17.23 si contavano già ventidue partecipanti, e molta altra gente cominciò ad accorrere dalla vicina Piazza del Duomo, attirata dal fracasso. Uscito dal Duomo, il sagrestano fu colpito da una bottigliata, cosa che provocò la reazione dei cattolici nei paraggi che, armatisi di bastoni, si unirono alla baruffa. Alle ore 18.06 la contesa assunse connotazioni politiche, con la susseguente divisione in due fazioni, una favorevole all’intervento dell’Italia in guerra, l’altra contraria. Alle ore 18.20 intervenne la polizia, senza riuscire a migliorare la situazione. Anzi, favorendo una coesione fra i due diversi fronti politici uniti ora contro le forze dell’ordine. Intanto, la notizia della Grande Baruffa cominciò a spargersi in tutta la nazione, e alle 20.12 giunse voce di alcuni disordini sorti nel vicino paese di Giussago. Prima di sera, 120 comuni del Nord Italia, Reggio Emilia, Ancona, Civitanova Marche e una fattoria nelle campagne di Caserta erano in preda al caos. In alcuni casi, dovette intervenire l’esercito, che sparò sulla folla causando ben 12 morti. Inspiegabilmente, dopo le due di notte i disordini si placarono gradualmente, scemando del tutto per le ore 3.25, quando gli ultimi due contendenti, a Trezzano sul Naviglio, si strinsero la mano e fecero pace.
Una commissione d’inchiesta istituita alcuni mesi dopo, con l’incarico di indagare sull’avvenuto e di ricostruire i fatti di quel fatidico 14 novembre 1914, stabilì che la Baruffa era scoppiata perché uno dei due passanti aveva inopinatamente scambiato l’altro signore per sua zia Mariolina.

25 Comments »

  1.  MonsterID Icon

    Locate Trivulzio è voluto o siete ignoranti?
    Loctae Trivulzio non esiste, mentre esiste Locate di Triulzi, che non si trova in Brianza, bensì pochi chilometri a sud di Milano.

    Comment di deedrew • 24 Aprile 2007 20:27

  2.  MonsterID Icon

    Esiste, esiste, ma come al solito le normali enciclopedie/atlanti/mappe stradali lo ignorano. E’ un complotto…

    Comment di xx • 25 Aprile 2007 12:53

  3.  MonsterID Icon

    Questa scusa è buona per giustificare tutto. D’altro canto, chissà cosa significano secondo l’Enciclopedia Stronza, parole come “biologico”, “cocktail” e “novembre”. Ciò che leggiamo potrebbe essere del tutto frainteso.

    Sono contento della riforma nell’impaginazione dei commenti, trovavo anch’io che andassero delimitati meglio. Però il progetto va perfezionato, ad esempio facendo in modo che siano numerati usando numeri naturali progressivi, anziché “l’insieme dei numeri uguali a 1”. E gli avatar-mostrilli, così rimpiccioliti, non si distinguono più, venendo percepiti come “macchiolina generica a forma di mostro”. (Poi secondo me gli avatar posti sulla destra hanno una funzione differente: solo un giapponese li guarda prima del testo, quindi risultano solo decorativi, non possono identificare più a colpo d’occhio colui che sta commentando).

    Già che ci sei, potresti scrivere nella firma “Commento di” anziché quello strano gramelot che c’è ora.

    Comment di Kumagoro • 25 Aprile 2007 20:39

  4.  MonsterID Icon

    E magari anche impostare l’ora legale, va’…

    Comment di Kumagoro • 25 Aprile 2007 20:40

  5.  MonsterID Icon

    Concordo con Kuma, ma in questa giornata di sole la cosa piu’ bella sarebbe un’interfaccia news-to-blog..

    Comment di Joril • 27 Aprile 2007 12:25

  6.  MonsterID Icon

    Joril: quindi anche tu non vedi la numerazione progressiva?
    Noto che “Comment di” è diventato “Comment by”. L’inglese è più cool? :-)

    Comment di Kumagoro • 27 Aprile 2007 17:56

  7.  MonsterID Icon

    Beh, da che mondo e’ mondo l’inglese ha questo ruolo.. Gia’ che ci siamo, seguendo questa scia suggerirei di passare al latino (quidquid latine dictum sit…).
    Quanto alla numerazione, in questo istante vedo la numerazione progressiva, si’. Ma anche al momento del mio post precedente, se non ricordo male.

    Comment di Joril • 27 Aprile 2007 20:56

  8.  MonsterID Icon

    Intervengo in questo vetusto articolo perché ho capito la provenienza del Gamberetto turbo da assalto. Per qualche assurda ragione, mi è tornata in mente un’intervista a Dave Mustaine, leader dei Megadeth, in una rivista di heavy metal del primi anni ’90, forse “Hard” o “HM”. Egli, parlando del suo disco Rust In Peace, spiegava gli immortali versi della sua canzone Hangar 18:
    Military intelligence
    Two words combined that can’t make sense

    asserendo che “military intelligence non significa niente, è come dire ‘gamberetto turbo’ o ‘guh'”(ride). Questa cosa (cioè, questa stronzata) deve essermi rimasta incastrata nel profondo, e l’associazione tra “gamberetto turbo” e militari è ad un certo punto venuta fuori.

    Comment di xx • 13 Maggio 2008 17:25

  9.  MonsterID Icon

    Questa cosa deve essermi rimasta incastrata nel profondo

    povero xx.
    Cmq per citare Mustaine live: “We’re the Motorhead, and we’re gonna kick your ass!”

    Comment di xx • 13 Maggio 2008 18:34

  10.  MonsterID Icon

    Inteeressante questo commento dell’altro xx! (non puoi essere tu! Non scriveresti mai “cmq”!)

    A tal proposito, parlando dell’altro individuo gia` piu` volte citato in questo blog… Al Gods of Metal di quest’anno ci sara` il demonio!! Sarei tentato… ;-)

    Comment di Botty • 13 Maggio 2008 21:12

  11.  MonsterID Icon

    Avevo mancato di commentare la Grande baruffa del ’14. Se ci fossero state queste cose nei libri, la storia l’avrei imparata un po’ piu` volentieri! (Meglio, la storia l’avrei imparata. Punto.)

    Comment di Botty • 13 Maggio 2008 21:19

  12.  MonsterID Icon

    forse la citazione ha mischiato i codici :)

    Comment di M2 • 13 Maggio 2008 22:27

  13.  MonsterID Icon

    Botty: parli di Inghimalmstin? Ma suona ancora? L’ultima volta che ho sentito parlare di lui era diventato un ciccione pauroso!

    M2: occhio a non invadere territori che non ti spettano! :P

    Comment di xx • 14 Maggio 2008 09:00

  14.  MonsterID Icon

    Beh, un po’ imbolsito lo e`, pero`…

    Comment di Botty • 14 Maggio 2008 10:28

  15.  MonsterID Icon

    Mustaine dal vivo è così fatto che sbaglia il nome del suo gruppo, o c’è qualcosa che mi sfugge?

    Io peraltro ricordo una battuta del Tank Girl di Milligan: “American Intelligence. Suona come una contraddizione in termini”. Visto che è dei primi anni Novanta, chissà chi ha citato chi.

    Comment di Kumagoro • 14 Maggio 2008 17:08

  16.  MonsterID Icon

    Malmsteen non è grasso. Ha le ossa robuste.

    Comment di Kumagoro • 14 Maggio 2008 17:19

  17.  MonsterID Icon

    xx: davvero non so spiegarmi come sia accaduto. Ma dimmi: all’epoca, quando l’univero metal era una semplice dicotomia, eri trash o glam?

    Comment di M2 • 14 Maggio 2008 18:35

  18.  MonsterID Icon

    Ma che domanda, M2, thrash! (mi raccomando l’acca, significa “sferzata”, non “spazzatura”. Che poi “genere sferzata” è una bella stronzata di nome, eh) Il glam è un genere da checche e i musicisti glam sono dei debosciati.

    Comment di xx • 15 Maggio 2008 13:31

  19.  MonsterID Icon

    Kuma: errore mio, avevo letto Kilminster anzichè Mustaine e ho proseguito di conseguenza. Immagino ci sia un significato recondito… probabilmente tra un drogato ed un alcolista preferisco inconsciamente il secondo.

    xx: tipiche argomentazioni da fan del trash.

    Comment di M2 • 16 Maggio 2008 16:04

  20.  MonsterID Icon

    Se i glam erano dei debosciati, vogliamo spendere una parola sugli emo?

    Comment di Botty • 16 Maggio 2008 16:40

  21.  MonsterID Icon

    non saprei, cosa avete contro di loro?

    Comment di M2 • 19 Maggio 2008 10:39

  22.  MonsterID Icon

    Gli emofiliaci hanno già un mucchio di problemi, non vedo perché bisogna prendersela con loro.

    I musicisti glam sono dei debosciati. L’ho già detto? Ricordo un’intervista a Steve Harris, bassista e leader degli Iron Maiden, che dopo un tour coi Guns’n’Roses diceva “Ma quelli sono dei mascalzoni! Quel gruppo è deleterio per i giovani!”

    Comment di xx • 19 Maggio 2008 11:24

  23.  MonsterID Icon

    Steve Harris la sapeva lunga. Ricordo con orgoglio quella volta che ha scoperto il vaccino per la pellagra, sventando così la Terza Guerra Mondiale. E tutto durante un assolo di Adrian Smith in “Rime of the Ancient Mariner”. Erano bei tempi.

    Comment di Kumagoro • 19 Maggio 2008 21:15

  24.  MonsterID Icon

    I G’n’R erano dei tipacci sul serio, gli Iron facevano un po’ finta.

    E comunque Lemmy spacca tutti, sissignore.

    Comment di MCP • 19 Maggio 2008 22:30

  25.  MonsterID Icon

    […] milioni di persone portando loro la vera Conoscenza, rivelando ad esempio la natura bellica dei Gamberetti Turbo da Assalto o smutandando il reale svolgimento della celeberrima Battaglia di Cuneo. Poi, stanchi per […]

    Pingback di Il ritorno dell’Enciclopedia Stronza « Come un dinosauro in un bicchier d’acqua – Il bleurg di Agu • 9 Ottobre 2009 10:35

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