La maggior parte dei lettori ha già letto il seguente articolo, non scritto da me ma dal fedele commentatore (nonché amico di vecchia data) Kotekino. Io e il logorroico figuro abbiam deciso di dare maggiore visibilità ai commenti dedicati alle sue visite in Giappone (la leggendaria Terra dei Musi Gialli, lo Shangri-La degli otaku), e quindi nei prossimi tempi assisterete ad una breve serie di articoli di suo pugno. La parola a Kotekino…
Essendo io un feroce carnivoro e avendone sentito parlare, ho chiesto informazioni a mio suocera Takako sulla Mucca di Kobe (Kobe-Ghiu): il simpatico bovino viene nutrito a birra quotidianamente per diversi anni e costantemente e continuamente massaggiato da masso-fisioterapeuti specializzati. Sbalordito (e un po invidioso della mucca stessa) ho voluto assolutamente comprarne una bisteccona nonostante i prezzi proibitivi me lo sconsigliassero vivamente; entrato nel negozio apposito e scelto un taglio relativamente costoso (ma in saldo) sono passato all`osservazione del pezzo; dal punto di vista estetico una bistecca di tal fatta si presenta come una bistecca particolarmente rosa, guardando meglio se ne capisce il perché: tutto il grasso è perfettamente ed equamente distribuito in microquantità all’interno del taglio scelto e non attorno al muscolo come normalmente capita, ciò oltre al colorito roseo conferisce alla bistecca la consistenza più morbida di quanto potessi sperare nel sogni più spinti; ecco svelato il mistero dei continui massaggi. Consegnata alla padella in compagnia di sale grosso e un pizzico di pepe essa ne e` uscita grigliata a meraviglia, non restava che assaggiarla: e qui ho capito finalmente anche il segreto della birra. Un gusto che definire celestiale (per chi ama la carne come il sottoscritto) è assai riduttivo. Veramente impressionante, se non fosse per il costo (i tagli più pregiati degli allevamenti più rinomati arrivano a 500 euro al kg) avrei trovato il monoalimento di cui fare uso per i prossimi 90 anni…
(Foto: a sinistra le bistecche in esposizione, a destra la bistecca che ha in seguito fatto un giro nel corpo di Kotekino)
23 Comments »
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Mitico!!!
Dovevo far leggere la storia della mucca di Kobe a un collega (feroce carnivoro anch;egli, che stavo provocando a bella posta, visto l’orario mangereccio) e mi stavo gia` organizzando una bella ricerchina quando apro il sito e… pof… ecco li` il post in bella vista in prima pagina! Grandi!! Grazie!
(Il mio collega si e` incamminato verso la mensa coi lacrimoni, per chi volesse sapere com’e` finita la storia…)
Comment di Botty • 4 Maggio 2007 12:28
Comunque da l’idea di essere ben zeppa di grasso questa mucca di Kobe!
Comment di deedrew • 5 Maggio 2007 02:16
Completamente saturata di grasso, deedrew (d’altro canto credo che la birra ad un animale erbivoro ne modifichi il metabolismo non poco). In realtà è molto adatta alla cucina Jap, dove scarseggiano i condimenti grassi e spesso la carne si accompagna a tonnellate di verdure; molto meno alla nostra cucina: non oso pensare una fettina al burro di mucca di Kobe, credo che potrebbe essere letale (ostruzione delle arterie coronariche in 24 ore garantita). Una cosa è certa: è semplicemente sublime, perchè è tremendamente saporita ma di una morbidezza celestiale. Diciamo che va usata con moderazione, anche considerato il prezzo.
Comment di kotekino • 5 Maggio 2007 10:14
e un po invidioso della mucca stessa
Vorresti davvero essere nutrito a birra, massaggiato e infine ucciso e venduto 500 euro al chilo?
Comment di Carlo • 7 Maggio 2007 12:10
Uhm, io sì.
Più che altro, mi chiedevo: ma chi cacchio avrà avuto l’idea di nutrire una mucca a birra e massaggiarla?
Comment di xx • 7 Maggio 2007 12:12
Secondo me un Muso Giallo
Comment di Carlo • 7 Maggio 2007 13:11
Carlo: sì sì! Visto che il mio metabolismo brucia tutto, non accumulerei comunque il grasso che mi renderebbe prelibato e sarei sicuramente utilizzato come toro da lavoro. Quindi avrei un netto miglioramento rispetto ad ora: oggi lavoro come un toro e mangio a volte bene a volte no; soprattutto nessuno mi massaggia, a meno che la moglie non sia in vena di gentilezza (cosa che capita con studiata irregolarità).
Comment di kotekino • 7 Maggio 2007 14:07
Pensarti in versione toro da lavoro è abbastanza esilarante! (Anche perché il toro fa un unico lavoro, e non è certo tirare l’aratro).
Comunque le mucche di Kobe saranno ovviamente solo mucche, non tori (che non credo siano mangiabili, peraltro), o castrati di sorta (che sarebbe il tuo destino se fossi un bovino maschio nutrito a birra). D’altronde, il Giappone è una società maschilista.
(Ehi, ci sono altri blog che ne parlano! Luca, sei diventato trendy!http://www.rameniac.com/index/comments/in_kobe_do_they_just_call_it_beef/
Comment di Kumagoro • 7 Maggio 2007 20:55
Il link macellato era questo:
http://www.rameniac.com/index/comments/in_kobe_do_they_just_call_it_beef/
Intanto, brutte notizie per gli emuli delle mucche di Kobe: pare che i musi gialli se le siano vendute, e adesso si possano comprare anche in Nevada.
http://www.morganranchinc.com/ranch/kobebeef.html
Se vi reincarnate in una mucca emigrata, avrete cowboy al posto dei fisioterapeuti e acqua di cactus al posto della birra.
Comment di Kumagoro • 7 Maggio 2007 21:01
kotekino: se tu non fossi prelibato non verresti nutrito con costosa birra e massaggiato! Inoltre sappi che William Wallace non approva la tua rinuncia alla libertà in cambio di birra e massaggi.
Kuma: i tori si mangiano eccome! Non ricordi la famosa barzelletta sulle palle di toro? Non la racconto che magari Luca ci fa un post sopra.
Comment di Carlo • 8 Maggio 2007 10:25
In effetti la mia aspirazione a diventare un toro immeritatamente viziato è piuttosto debole. E comunque, caro Kuma, ha ragione Carlo: ovunque il toro si mangia ed è addirittura preferibile alla mucca (la quale è più preziosa come generatrice di prole). Le povere bestie hanno due funzioni specifiche: montare e farsi mangiare (a volte, come in Spagna, gli è concesso di provare a combattere prima di essere mangiate). Però sono estremamente buone e, se nutrite a birra e massaggiate, sono ancora più buone, quindi non sottilizziamo.
Comment di kotekino • 8 Maggio 2007 11:07
E di che sesso era la tua bistecca di Kobe?
Ma quindi un toro di Kobe è una specie di incrocio fra un gigolo e Homer Simpson?
Comment di Kumagoro • 8 Maggio 2007 13:58
Cavolate, sanno tutti che la carne di Matsuzaka è migliore.
Comment di Lapo • 8 Maggio 2007 15:06
“Vacca vergine” non è un ossimoro?
Comment di Kumagoro • 9 Maggio 2007 00:44
Rispolvero questo post per segnalare quanto appurato durante un recente pranzo in compagnia della mia amica giapponese Motoko e del di lei marito piemontese Claudio. Lui ha la passione per la buona tavola e la cultura gastronomica; lei lo porta in Giappone ogni anno a trovare i suoceri. Questi due fatti hanno causato una conseguenza: anche Claudio si è fatto invitare a mangiare la celebre mucca di Kobe da amici giapponesi in vena di omaggi dispendiosi. Questo il responso, che cito pressoché testualmente: “La mucca di Kobe può piacere soltanto a qualcuno che normalmente non ama molto la carne. Infatti, non sa di carne. E’ in realtà il sistema escogitato dai giapponesi per trasformare il manzo in qualcosa che assomigliasse il più possibile al tonno. Un toscano abituato alla fiorentina o un cuneese abituato alla Frisona allevata allo stato semi-brado, e non nell’immobilità, te lo tira dietro il manzo-tonno di Kobe”.
Così parlò.
Comment di Kumagoro • 11 Settembre 2007 00:22
E’ un punto di vista interessante. Tra l’altro un mio amico che ha fatto 10 mesi in Jappone (a Osaka) nel corso di un dottorato in fisica narra che ormai è comune trovare la carne a prezzi “umani”, anche se è importata dall’Australia (e quindi congelata).
Ora vediamo se il salume risponde, ma ho l’impressione che sarà necessario stimolarlo personalmente. Golosino, passami lo stimolatore di salumi.
Comment di xx • 11 Settembre 2007 17:06
Scusate, arrivo in ritardo ma arrivo. Rispondo così: innanzitutto se c’è una carne magra, questa è quella di tonno. Più grassottella senz’altro la ventresca (toro), ma non così amata dai giapponesi come il magrissimo maguro (la schiena del tonno). Quindi se hanno fatto la mucca di Kobe per assomigliare al tonno hanno cannato non poco. Comunque è vero che è una carne poco carne (dal momento che è un trionfo di grasso) così come è vero che la carne magra e al sangue è una delizia per gli appassionati del genere. Ciò non toglie che sia una delizia pure la mucca di Kobe, seppur particolare.
x Lapo: anche la Matsuzaka-ghiu è ottima ma giuro che non ne ho captato la differenza con quella di Kobe.
Comment di kotekino • 30 Gennaio 2008 17:53
Lo stimolatore di salumi funziona, ma a scoppio ritardato!
Comunque io, in quanto pollopescetariano, non so giudicare; ma credo che Claudio non intendesse paragonare il relativo grado di grasso, bensì la consistenza, l’aspetto e il sapore. La mucca di Kobe sarebbe una mucca che sa più di tonno rispetto a una frisona, e che per quanto buona, non è così divina per il consumatore sanguigno di carne di qualità italiana. In effetti, sul piano razionale, mi sembra abbia il suo senso dire che l’allevamento ideale sia più vicino a quello delle mucche montane che vivono all’aria aperta e fanno movimento, che non a mucche tenute ferme e ingrassate, e che la storia della birra e dei massaggi hanno un po’ l’aria di cavolate che un allevatore d’esperienza scherzerebbe. E anche, in definitiva, che si può legittimamente dubitare che i migliori allevatori di carne provengano da un popolo di pescatori e coltivatori di riso che tradizionalmente non consuma molta carne e non ha mai avuto molti animali d’allevamento sul proprio territorio.
Comment di Kumagoro • 31 Gennaio 2008 19:46
Vero vero, ma avresti mai immaginato che un popolo di pescatori, guerrieri e coltivatori di riso diventasse il miglior produttore di motociclette, lenti, macchine fotografiche ed elettronica in genere del globo?
Comunque sia il mio giudizio di carnivoro verace è:
– se devo mangiare carne tutti i giorni, voglio la frisona. Al sangue.
– se devo mangiare una prelibatezza ogni tanto mi gusto la mucca di kobe
– il tonno e la mucca di kobe, secondo il mio personalissimo parere, non hanno nulla a che vedere come gusto
Comment di kotekino • 1 Febbraio 2008 10:15
Decisamente sì. Come tutti sanno, da sempre il giappone, avendo poche materie prime, si è specializzato nella produzione di qualità per tirar fuori il meglio da quelle materie.
Vedi katana vs Spada medioevale.
La katana è taglientissima e lavorata allo spasimo, un unico pezzettino di metallo rigirato in tante sfoglie che nemmeno fosse la torta pasqualina. Lo spadone medioevale è un piastrone tagliato alla buona appena uscito dalla fornace dell’Italsider.
Comment di Anonimo • 1 Febbraio 2008 13:05
Ero io.
Cambio troppi pc.
Comment di Carlo • 1 Febbraio 2008 13:06
Quindi la mucca di Kobe potrebbe essere paragonata alla katana delle mucche?
Comment di Kumagoro • 1 Febbraio 2008 14:13
E’ la ricerca del miglior risultato ottenibile col poco che si ha.
Analogamente alla katana, in effetti, alla prova del nove si preferisce una fiorentina alta un dito alla perfezione minimale, così come i portoghesi quando sbarcarono in giappone fecero un culo grosso così ai samurai inkatanati che non potevano però passare le armature di piastre, abituati a picchiare su quelle in legno laccato.
Però ammirazione per la meticolosità dei nippodotati.
Comment di Carlo • 1 Febbraio 2008 14:41