Misteri della vita LXI: Benzinai
(E con questo mi attiro l’odio feroce di migliaia di esercenti, ma non posso credere di essere l’unico ad averci fatto caso)
Perché ci sono più gay plateali tra i benzinai che tra gli stilisti?
74 Comments »
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non me ne ero mai accorto…
Comment di golosino • 24 Maggio 2007 15:20
Ma va? Neanch’io me ne ero accorto…
Comment di Botty • 24 Maggio 2007 15:34
Non escludo di essere io rincoglionito, o di vedere uominisessuali ovunque perché sono un uomosessuale latente.
Comment di xx • 24 Maggio 2007 15:50
O forse solo uomofobico.. comunque non me n’ero accorta neanche io…
Comment di Chicca • 24 Maggio 2007 16:40
xxmiglia criptofrocio!
Comment di Carlo • 24 Maggio 2007 16:45
perchè il benzinaio fa parte dell’immaginario gay come i poliziotti e i cowboy
Comment di tua sorella • 25 Maggio 2007 09:22
Forse il vero mistero della vita è questo (come dimostrano i commenti sconcertati dei tuoi lettori): “perchè Xx pensa che ci siano più gay plateali tra i benzinai che tra gli stilisti ?”. Possibili risposte:
a) perchè xx è un osservatore acuto che non si adagia sull’apparenza scrutando bene i dettagli: chiunque quando fa benzina ignora l’omino della pompa (a proposito: altro omino! …e nessuno ironizzi sulla pompa!) guardando preoccupato l’incessante incremento dei numerini che indicano l’imminente salasso delle proprie finanze (teorema kotekino)
b) xx è omofobico e vede gay ovunque (teorema Chicca)
c) xx è gay latente (teorema xx) e sogna un compagno benzinaio (corollario kotekino)
d) xx è rincoglionito (teorema xx)
Curioso che lo stesso xx associ il rincoglionimento e l’eventuale omosessualità latente, il che ci porta dritti alla soluzione b. Ergo vince Chicca con la tesi sull’omofobia. Brava!
Comment di kotekino • 25 Maggio 2007 09:42
Mia sorella: sei sicura? A me vengono in mente, appunto, il poliziotto, il coiboi, il motociclista, il metalmeccanico…ma non il benzinaio.
Kotekino: hai tracciato uno schema preciso ma la tua deduzione è un non sequitur. Comunque la risposta giusta è a, io faccio sempre 8 euro alla motoretta e 20 euro alla macchina, ed è troppo faticoso calcolare a quanti litri corrispondono. Quindi mi guardo intorno e stabilisco le preferenze sessuali dei benzinai. Le quali, alas, li faranno andare dritti all’Inferno.
Comunque, quando posso scegliere, io vado dai benzinai culattacchioni perché mi sono più simpatici dei rudi omaccioni (le benzinaie gnocche purtroppo esistono solo nei film porno).
Come ultima nota, non usare il termine teorema (proposizione dimostrata) al posto di congettura (proposizione da dimostrare) come fanno i giornalisti!
Comment di xx • 25 Maggio 2007 09:52
Luca, io sono motociclista e metalmeccanico. Cosa stai insinuando?
Comment di Carlo • 25 Maggio 2007 10:09
xx: obbedisco!, ho usato la parola teorema perchè avevo voglia di usare anche la parola corollario per indicare la mia facezia sul compagno benzinaio. Ovviamente si tratta di congetture. Quindi secondo te ha vinto la “Congettura di Kotekino” (non avevo dubbi, senza il tuo spirito di osservazione i Pinguini sarebbero solo poveri animali polari costantemente impegnati nella cura della progenie e non un Blog di prim’ordine). Resta, però, il dubbio anche sull’omofobia (diciamo che da osservatore esterno io voterei per a+b). Elenco le prove indiziarie a suffragio della congettura b)
– la già citata associazione ringolionimento + omosessualità
– ironia troppo forzata nell’affermazione “preferenze sessuali che faranno andare dritti all’inferno”. Siccome solo Ratzinger e qualche altro porporato barboso la pensano veramente così, il fatto di buttarla lì come battuta che dovrebbe far ridere, insospettisce.
– la balzana idea che se in una categoria ci sia una percentuale di gay elevata gli appartenenti alla suddetta si possano indispettire; mi spiego: se qualche sondaggio stabilisce che i gay sono in alta percentuale tra i programmatori, io come mi comporto ? a) sono gay, quindi sono contento b) sono etero, quindi prendo atto di essere virile eccezione e, con buona probabilità, sono fiero. In nessuno dei due casi mi risento.
– in ultimo, il fatto che tu ti senta in dovere di specificare che vai dai benzinai culattacchioni e non dai rudi omaccioni, suona molto come excusatio non petita per un tuo eventuale pregiudizio
Vero è che le prove indiziarie non danno la colpevolezza…
Comment di kotekino • 25 Maggio 2007 10:27
Carlo: io sono un motociclista fallito e un metalmeccanico. Se tu sei uomosessuale, io sono un uomosessuale mancato.
Kotekino: le prove indiziarie non danno la colpevolezza tranne che in Detective Conan, che dice che “tre coincidenze fanno un indizio e tre indizi fanno una prova”.
Comunque smentiamole una per una:
– la presunta associazione era in realtà una disgiunzione. Confondere un AND e un OR è un errore che non farebbe nemmeno Frengo. La vicinanza dei termini nella costruzione del periodo non significa nulla.
– vallo a dire al milione di persone scese in piazza per l’orrore che gli uominisessuali possano avere dei diritti.
– No. Se sei uomofobico c) ti arrabbi perché la mia affermazione implica che io sollevi dubbi sulla tua virilità. Se tu fossi un rom e io dicessi di fronte a te “tutti gli zingari sono ladri” non credi che ti risentiresti?
– Ma se io andassi dai rudi omaccioni potresti usare lo stesso argomento invertito. Dovrei quindi andare in qualunque benzinaio indipendentemente dalla simpatia solo per far piacere a Cotechino?
Comment di xx • 25 Maggio 2007 14:40
Ok mi hai convinto: non sei uomofobico (anche se il tuo accanirti per negarlo fa nascere sospetti hihihi). Quindi, dovresti essere rincoglionito stando a quanto affermi :)
Un po’ di puntini sulle i:
– non ho confuso and con or, semplicemente ho adottato la tecnica del polverone
– sono un milione di disinformati ed erano li perchè glielo aveva detto il Papa Robot
– il fatto che ti arrabbi solo se sei uomofobico era il punto dove volevo arrivare: tu hai dato per scontato che la categoria del benzinai non gay siano uomofobici, il che potrebbe essere sintomo di una certa uomofobia
– concordo, era sempre tecnica del polverone
Comunque volevo informarti che ho sconfitto il tuo risibile “lavori in corso” (come se non esistesse la history).
Comment di kotekino • 25 Maggio 2007 18:36
La vera domanda è: ma c’è qualcuno che vede particolare omosessualità fra i benzinai, a parte Luca? (E tanto sappiamo tutti da tempo che “I misteri della vita” sono “I misteri della vita di Luca”). Io no, ma sarà perché mio padre ha fatto il benzinaio per gran parte della sua giovinezza, ed è stato il periodo più eterosessualmente attivo della sua vita. O sarà perché i benzinai da cui mi servo io sono tutti vecchietti che parlano del tempo e del governo e tengono calendari di donne nude appesi nel segreto dei loro ufficetti. Poi, l’unico benzinaio di finzione che attualmente mi viene in mente è quello di Twin Peaks, che era il più machosessuale della serie.
Direi che la tesi si può smontare anche solo con una considerazione sociologica: chi fa il benzinaio, soprattutto l’inserviente alla pompa, con grande probabilità non possiede un livello culturale eccessivamente alto. Per venire a patti con la propria omosessualità, invece (e quindi ostentarla anziché reprimerla a livello interiore), di solito è necessario capirsi, saper elaborare la realtà contemporanea, entrare in contatto con un certo tipo di elementi culturali e sociali, e tutto questo è più facilmente appannaggio di chi ha avuto modo, volontà o privilegio di dedicare del tempo alla costruzione della propria personalità. Inoltre, certi ambienti aiutano questi processi di autoconsapevolezza, altri li inibiscono, magari anche solo per tradizione. Per questo fra stilisti e coreografi ci sono molti omosessuali dichiarati o palesi (che è diverso dal dire che ci sono molti omosessuali potenziali), mentre fra i manovali e gli operai edili ce ne sono molti meno: un ambiente li accoglie, l’altro li reprime. E si badi che qui si sta parlando di un orientamento sessuale in senso ampio, non degli atteggiamenti delle cosiddette “checche”, che sono un sottoinsieme semplicemente molto vistoso dell’omosessualità maschile.
E’ facile pensare che tra i programmatori ci sia la stessa media di omosessualità maschile che esiste nella popolazione maschile mondiale presa nel suo complesso (quindi probabilmente almeno il 10%, e non meno del 5%), visto che al giorno d’oggi i programmatori sono una categoria molto ampia e molto trasversale, priva di una vera e propria coesione culturale come gruppo.
D’altro canto, diceva il poeta: “Vivo come voi, soffro come voi, rido come voi, lo prendo in culo come voi. Ma amo più di voi”.
Comment di Kumagoro • 27 Maggio 2007 23:26
Omosessualità. Cosa ci vuoi fare?
Comment di Botty • 28 Maggio 2007 09:05
Kotekino: chioso solamente per dire che i “lavori in corso” erano dovuti ad un misunderstanding con l’amministratore del web server che ha invertito la precedenza di index.php e index.html. Non era assolutamente una forma di censura nei tuoi confronti, anche se, in effetti, sarebbe stato corretto: tu sei uomosessuale e io sono uomofobico, tutto torna!
Comment di xx • 28 Maggio 2007 11:39
Vogliatevi bene, orsù.
(Rinnovo i miei complimenti a Botty per l’avatar, e li sottolineo per la citazione)
Comment di Joril • 28 Maggio 2007 20:41
Vero, ma un bollino Evil Free è tutta un’altra cosa…
Comment di xx • 29 Maggio 2007 09:25
Non era assolutamente una forma di censura nei tuoi confronti, anche se, in effetti, sarebbe stato corretto
Ehm, direi consequenziale più che corretto: la correttezza è altra cosa :)
Comunque il livello di polemica nei miei interventi è salito negli ultimi giorni, al pari del tuo livello di acidità (mi spiace ma per la vera malvagità dovrai ancora lavorarci su). Sarà forse il global warming ?
Comment di kotekino • 29 Maggio 2007 09:30
Il global warming non esiste. Ne consegue che non sono acido e neppure tu sei polemico. Vogliamoci tutti bene! :)
Comment di xx • 29 Maggio 2007 09:41
Bravo Luca! Concordo a tal punto che quasi quasi cambio l’avatar in un bollino “global warning free”. Basta con la Junk Science, basta con gli allarmismi e vogliamoci tutti bene, omofobi, omosessuali ed etero. Ah, sì! Anche le donne …
Comment di kotekino • 29 Maggio 2007 09:59
io non ho mai visto un benzinaio gay!! e non mi sembra un lavoro tipicamente “gaio”!;p
poi solo io posso fare benzinaalla mia macchinina !!… ;p
Comment di mela • 29 Maggio 2007 17:11
Mela: Tu sei troppo impegnata a fare in mdoo che nessuno si avvicini alla tua macchinina e quindi non riesci a stabilire la sessualità del benzinaio.
Kotekino: affascinante lo slato freudiano di global warning. Dì la verità, tu credi che sia un avvertimento del Signore Iddio affinché noi smettiamo di andare in macchina. Tutti in bici da domani!
Comment di xx • 29 Maggio 2007 18:16
Però il global warming non è un “killer bees warning” (come aviaria e simili), è un dato di fatto, basta confrontare le rilevazioni dell’ultimo secolo. Quello che si può dibattere sono le cause (inquinamento, normale storia geologica, volere divino), le possibili conseguenze (inclusa: nessuna), gli eventuali rimedi, eccetera. Differente sotto vari aspetti è stato anche il diffondersi del dibattito (che non è un allarme, perché non viene comunicato alla gente come qualcosa che accade direttamente se si compiono determinate azioni, come “se mangi pollo, muori”). Per esempio, è arrivato ai mass media dopo essere stato per anni un argomento della comunità scientifica, e inizialmente i governi delle superpotenze lo hanno considerato con sufficienza, ma ultimamente le multinazionali sembra comincino a incorporarlo nelle loro strategie di marketing e nei piani di sviluppo a lungo termine (nessuno ha mai speso soldi per mandare in onda spot coi cigni malati).
A proposito, ho appena riletto l’introduzione al secondo volume di Kyle Baker Cartoonist, in cui Baker parla di marketing, concludendo che funziona così: quando ci si rivolge ai “perdenti” viene usato il marketing negativo (non “questa macchina di lusso ti darà molta gioia”, ma “se vuoi evitare di morire orribilmente stritolato, compra questa macchina sicura”), quando invece si istruiscono i “vincenti” gli si insegna a pensarsi sempre in positivo.
Comment di Kumagoro • 29 Maggio 2007 23:19
Donne con abiti più succinti! WOW!
Comment di Carlo • 30 Maggio 2007 08:51
“Le rilevazioni dell’ultimo secolo”: appunto. In precedenza non c’erano rilevazioni precise, e non possiamo sapere se veramente il clima sta mutando; la finestra temporale è ridicolmente piccola per poter non dico trarre un conclusione, ma nemmeno iniziare a pensarci.
Carlo: altra conseguenza: la gente non va più a sciare, a me non piace sciare e quindi non deve piacere a nessuno. Io sono lieto.
Comment di xx • 30 Maggio 2007 09:05
Xx mi hai levato letteralmente le parole di bocca. 100 anni fanno ridere se si parla di cambiamenti climatici rilevanti. Il problema è che si parla di global warMing anche quando un’estate è più calda della precedente, riducendo la finestra temporale nell’arco di pochi mesi. Fra almeno 5000 anni, quando le statistiche umane saranno catalogate con precisione, potremmo trarre conclusioni approssimative sulle “tendenze” climatiche, viceversa sproloquiamo.
Ma non stavamo parlando di uomosessualità ?
p.s. Luca lo slato freudiano è un banale errore di ortografia. Sai come la penso in proposito: la terra è una risorsa finita e non esiste il concetto di sostenibilità (tutto è insostenibile). Quindi deprediamola più che possiamo e chi vuol esser lieto sia. Abbasso la bici, viva il particolato del diesel! (è un paradosso eh ? adesso non levatemi la pelle dal muso prendendomi alla lettera…)
Comment di kotekino • 30 Maggio 2007 12:18
State minchionando: pensate davvero che l’intera comunità scientifica internazionale (con esclusione di pochissime entità palesemente di parte e che temono ricadute professionali, come l’American Association of Petroleum Geologists) abbia pubblicato ricerche e causato attività governative basandosi su calcoli infantili tipo il confronto bruto delle temperature rilevate dalle stazioni meteo negli ultimi cento anni?
Il surriscaldamento terrestre è un fenomeno naturale, per lo più causato dall’attività solare. Il punto è che dal 1950 non si registra attività solare sufficiente a giustificare l’innalzamento della temperatura, da cui gli studi più approfonditi in cerca di cause diverse. A questo si aggiunge il fatto che il comportamento dei gas serra nell’atmosfera non è un’ipotesi, risponde alle più semplici leggi fisiche che governano gli elementi. Così nasce il dibattito, le proiezioni, eccetera. Gli elementi sono molteplici, dopotutto si sta parlando di un sistema (il pianeta Terra) piuttosto complesso. Ma tra bersi qualunque hype e abbracciare il negazionismo totale intercorrono un po’ di posizioni più sensate.
D’altro canto, è una reazione puramente psicologica, legata in ultima analisi al bisogno di affermare il proprio io distanziandosi dal villaggio globale.
– Livello 0: ci credo perché i dati che possiedo mi convincono
– Livello 1: non ci credo perché il popolo bue ci crede
– Livello 2: ci credo perché i finti intellettuali non ci credono
– Livello 3: non ci credo perché gli snob ci credono
e così via e così via.
“La pecora nera di un fosco gregge è una pecora bianca” (C. Lagorio).
Comment di Kumagoro • 30 Maggio 2007 15:51
Ferma i buoi, caro Possente Orso Onniscente. Qui mi caschi e ti dimostrerò perchè. Però, per non essere qualunquista, sto raccogliendo la documentazione di cui avevo nozione ma che non posso citare a memoria: seguirà esaustivo post. Mi limiterò a dire che dici palesemente una sciocchezza quando affermi che la sola Association of Petroleum Geologists afferma che il global warming sia fuffa. Perchè non è oggettivamente così e mi stupisce che tu non veda in quest’affermazione un po’ forte un evidente strumentalizzazione. Voglio dire: ammetto che i pareri sono discordi nell’ambito della comunità scientifica, dovresti fare lo stesso e non ridurre i pareri scettici o critici sulla teoria del surriscaldamento globale agli sproloqui di “entità palesemente di parte” e come tali irrilevanti sul piano scientifico. In ogni modo, quando leggerai la sterminata quantità di pubblicazioni di insigni studiosi che sto raccogliendo minuziosamente probabilmente anche tu verrai a più miti consigli.
Comment di kotekino • 30 Maggio 2007 16:27
Ma chi ti ha detto che credo a ciò che dicono? Ho detto che credo che esiste il global warming, come credo che i dinosauri si siano estinti. Non ho opinioni particolari se la causa siano i gas serra (o peggio, se sia colpa di McDonald’s o della General Motors), o se a uccidere i dinosauri è stato un meteorite o un attacco di una civiltà aliena che ha poi colonizzato la Terra.
Per inciso, dell’estinzione dell’umanità non soltanto non mi frega nulla, ma mi auguro che avvenga al più presto (direi il giorno dopo la mia morte, ma potrebbe anche piacermi assistere). Ci sono stati e ci sono grandi esseri umani, ma troppo pochi nel mucchio di sterco che è il resto. Quindi non vale la pena, e dubito fortemente che fra 5000 anni sarà più un problema.
Noi stessi umani siamo in grado di concepire forme d’intelligenza meno stupide di noi, ma siamo troppo stupidi per diventarlo (e non per il salvaguardare il futuro, ma per migliorare il presente). Fra l’altro il discorso delle risorse esauribili è qualunquista al massimo, perché se è vero che in ultima analisi l’intero universo non è rinnovabile, è anche vero che non tutte le risorse hanno lo stesso tasso di esauribilità, ne consuegue che è stupido scegliere le risorse più rapidamente esauribili e basare tutta la tua esistenza su di esse, quando ne esistono probabilmente altre che sono esauribili a un tasso tale che le capacità cognitive della specie possono approssimarlo facilmente all’eternità. Ci mette poco un bambino a capire che a respirare dentro un sacchetto si dura meno a che respirare in una stanza chiusa, la qual cosa a sua volta è meno efficace che respirare all’esterno della stanza. Sempre che il bambino non voglia morire, il che è suo diritto.
Tutto questo discorso partiva da un unico dato: tutte le stronzate possibili e immaginabili trovano spazio nel sistema dei media (d’altro canto, sono l’espressione della civiltà di cui sopra), ma non necessariamente tutto ciò che passa per i media è una stronzata. Magari ne assume semplicemente l’aspetto.
Comment di Kumagoro • 30 Maggio 2007 16:50
Comunque, scusa: mi pare che tu credi che aviaria, SARS e compagnia siano stati creati ad arte per interessi economici, no? Ebbene, accettare il global warming *danneggia* questi stessi interessi economici, perché non è un fattore applicabile a una logica di mercato. Chiediti questo: chi ci guadagna nel parlare di global warming? (Non è una campagna di terrore per creare senso di insicurezza e spingere la gente a votare in un certo modo: per quello bastano già i terroristi e le api assassine, a cui un politico sa dare risposte facili e comprensibili). E chi ci guadagna, invece, a negarlo, giustificando così di fronte ad acquirenti ed elettori il fatto che non intende investire risorse per attivarsi in merito in qualsivoglia modo? (Sempre che questo modo esista, ma la gente se lo chiederebbe: se lo neghi, risolvi il problema. E gli insigni studiosi hanno tutti un prezzo).
Parlane con gli scienziati giapponesi, nati in una nazione che ha fatto del profitto la propria nuova religione di Stato, e che hanno sostenuto il protocollo di Kyoto. Forse perché, fra l’altro, i sottintesi sono anche economicamente vantaggiosi, perché ad esempio il risparmio energetico (che non significa usare le auto una domenica sì e una no, o spegnere il riscaldamento un’ora prima) è un vantaggio per tutta l’economia, in termini di minori costi, massimizzazione della produttività eliminando gli sprechi, eccetera. I giapponesi non sono più ecologisti degli americani, o più “buoni” o più spiritualmente legati alla Terra. Sono solo più furbi, e paradossalmente più flessibili, perché hanno già dovuto trasformarsi varie volte da quando la loro civiltà statica l’ha preso in saccoccia un po’ di tempo fa.
Comment di Kumagoro • 30 Maggio 2007 17:02
1. Ma chi ti ha accusato di credere a ciò che dicono ? io ho solo puntualmente contestato la tua affermazione perentoria “il global warming esiste perchè la comunità scientifica lo ha stabilito e poche eccezioni di parte lo negano”. Io sostengo, invece, che la comunità scientifica è indecisa se esista o meno e, laddove si ammette che esiste, la comunità scientifica non ne conosce con certezza la causa (uomo ? universo ? terra stessa ?).
2. Avevo premesso che la storia sulla sostenibilità era un’affermazione paradossale da non prendere alla lettera. Visto che l’ammonimento non ha sortito effetto, cercherò di esplicitarne il senso in forma più comprensibile: in linea teorica ritengo sia ragionevole preservare la nostra terra il più possibile per un futuro possibilmente migliore e duraturo; non ritengo invece ragionevole in nome di cause ancora da dimostrare con certezza adottare soluzioni che minaccino il presente (protocollo di Kyoto). Vuoi un altro esempio sulla falsariga? l’elettrosmog. Su di esso la comunità scientifica non ha la benchè minima prova della sua pericolosità. Fa supposizioni, alcune ragionevoli altre meno. In nome di una possibile e ad oggi indimostrata pericolosità, si può pensare che sia ragionevole nebulizzare milioni di euro per interrare l’alta tensione ? secondo me no. Quando ci sarà la prova, ammesso che ci sia, interriamo. Ma oggi i fautori dell’interramento cosa dicono ? dicono che l’intera comunità scientifica, al netto di alcune eccezioni di parte con interessi in gioco, è certa che l’elettrosmog sia un pericolo: il meccanismo di disinformazione è lo stesso non trovi ?
Comment di kotekino • 30 Maggio 2007 17:09
Beh il mio discorso SARS, aviaria e compagnia era decisamente burlesco (per chi legge: argomento di una pizzata Kuma, kotekino e xx). Anche perchè difficilmente credo al grande vecchio che muove le pedine sullo scacchiere della società. Non vale ritorcermelo contro :)
Detto questo e visto che entrambi abbiamo citato il protocollo di Kyoto contemporaneamente (io non ho letto questo tuo ultimo prima della mia risposta), rintuzzo la mia posizione: il protocollo di Kyoto, per i giapponesi, non produce grossi svantaggi nel breve periodo e produce grandi vantaggi nel lungo periodo per i seguenti motivi:
1. In Giappone ci sono 52 reattori nucleari in funzione
2. In Giappone le strutture di ricerca scientifica in grado di portare avanti studi che possano permettere di massimizzare l’efficienza energentica sono di prim’ordine.
In poche parole il prezzo da pagare oggi sarebbe molto basso e senz’altro nessuno nega che meno emissioni da idrocarburi male non fanno. Ma se escludiamo gli Stati Uniti, la cui amministrazione attuale mai e poi mai avrebbe lo siglato, e forse la Francia chi altri potrebbe davvero sostenere la mortale tabella di marcia stabilita dal protocollo di Kyoto ? L’Italia, forse ? La Spagna ? Non parliamo della Cina (la quale, in qualità di paese in via di sviluppo, ne è per altro temporaneamente esentata) ? E via elencando. Sarebbe un suicidio. E continuare a blaterare sul global warming crea le condizioni perfette perchè tale suicidio si verifichi.
Comment di kotekino • 30 Maggio 2007 17:26
Maledetta coppia di polemisti, torniamo a parlare di benzinai culattacchioni! E’ un argomento molto più universale e interessante, che riguarda il benessere di tutti noi.
Comment di xx • 30 Maggio 2007 17:29
Agli ordini, capo. Un’umile richiesta, quando avrò completato la mia faticosa ricerca (prevedo tempi lunghi, voglio fare le cose per bene) mi lasci rispondere al Possente ? Vabbè, magari gli rispondo per mail e non intasiamo queste nobili pagine…
Comment di kotekino • 30 Maggio 2007 17:34
Hai il mio magnanimo permesso, ma all’interno della tua ricerca devi mettere un riferimento alla gaiezza dei pompatori di idrocarburi. Altrimenti dovrai risolvere la cosa col tuo compare tirandovi la cacca.
Comment di xx • 30 Maggio 2007 17:37
Io non intendevo andare ad affrontare il discorso politico, quello è un altro paio di maniche. E poi è intricatissimo, non posso pretendere di capire gli intrallazzi economici a quei livelli. Si può sempre sospettare o sempre negare tutto, certezze non ce le avrai mai. Il punto però è che intorno all’elettrosmog, ad esempio, ci sono interessi economici, e questo complica le cose, e “inquina” il dibattito (!). Ma che la questione è differente: non so che effetti abbia l’elettrosmog, come non so che effetti abbia il global warming. Ma per come la vedo io, negare che esistano cambiamenti climatici di qualche tipo è come negare che esistano le onde elettromagnetiche. Sulle conseguenze o i rimedi eventuali, come già detto, non mi pronuncio.
Le critiche al protocollo di Kyoto non confermano né negano l’esistenza del global warming, né il fatto che c’è chi si può permettere di ottemperare a quelle direttive e chi no, perché allora chi non se lo può permettere avrà sbagliato prima; non per questo la tattica dello struzzo diventa giusta.
Comunque sul principio dell’incertezza causata da un dibattito scientifico puoi negare qualunque cosa (perché un dibattito ci sarà sempre): ci sono insigni scienziati che credono fermamente nel creazionismo e nel disegno intelligente e dicono che i loro avversari sbagliano (per tacere dei negazionisti dell’Olocausto, che non sono naziskin, sono storici laureati e titolati). Insomma, così è se ti pare. A me non pare.
Comment di Kumagoro • 30 Maggio 2007 20:11
P.S: l’Associazione Benzinai Omosessuali ritiene che il global warming esista, ma che Dolce & Gabbana risolveranno la cosa con una linea di tute con spacchi laterali, da indossare senza biancheria.
Comment di Kumagoro • 30 Maggio 2007 20:13
Kuma, vedi che non ho avuto neanche necessità di tirarti la cacca per farti venire a più miti consigli ? Al di la del discorso politico intricatissimo e senz’altro inquinato dagli eventuali interessi economici (e su questo concordo perfettamente per cui non mi ci addentro più), tra il tuo iniziale “state minchionando!” e via a negare l’esistenza del dibattito se non tra una massa di scienziati e una piccola minoranza di inetti di parte e l’attuale “un dibattito ci sarà sempre” già c’è una sostanziale differenza.
Una piccola precisazione: nessuno ha mai negato che esistano cambiamenti climatici di qualche tipo come tu mi addebiti (questa sì sarebbe una sciocchezza da parte mia): quel che dico (e non lo dico perchè sono un climatologo, semplicemente perchè riferisco di una delle possibili teorie) è che tali cambiamenti sono difficilmente interpretabili come “linea di tendenza” verso forme di equilibrio climatico diverse dalla attuale. Sembra assodato che glaciazioni e periodi di riscaldamento (si pensi alla Groenlandia: greenland è nome abbastanza esplicativo no?) si alternino da 4 miliardi di anni: il fatto è che non siamo ancora riusciti a prevedere con ragionevole sicurezza in che punto stiamo oggi.
Conosco parecchi benzinai gay che lo sostengono con veemenza e che si riuniranno il 12 giugno in Piazza Navona nella manifestazione dal titolo “Gay Petroleum Geologists Pride”.
Comment di kotekino • 31 Maggio 2007 10:05
La soluzione è: ci sono molti gay fra i benzinai perché hanno risposto tutti a un annuncio che diceva “Ti piacerebbe lavorare a una pompa?”
(ma non so cosa c’entri il protocollo di kyoto)
Comment di Carlo • 31 Maggio 2007 10:42
Mmmm allora perchè benzinaie donne non ce ne sono granchè ? E poi … non parlare più di protocolli di Kyoto, sennò ti tiro una cacca!
Comment di kotekino • 31 Maggio 2007 12:56
Perché l’annuncio era stato pubblicato su una rivista per uominisessuali. Tutte le donne interessate, quindi, sono state escluse. Comunque a Boccadasse c’è una benzinaia gnocca, ma non ci vado perché sono un uomosessuale represso, oppure uomofobico, o tutti e due, o nessuno dei due.
Comment di xx • 31 Maggio 2007 14:48
Sarà, comunque un ‘fanculo ai benzinai gay americani che non vogliono sottoscrivere il protocollo di kyoto!
Comment di deedrew • 2 Giugno 2007 13:03
Alle donne spesso piacciono i gay.
Comment di Kumagoro • 5 Giugno 2007 02:44
Alle donne spesso piacciono anche i travestiti.
Comment di Chicca • 6 Giugno 2007 18:07
E qualche volta alle donne piacciono anche le donne (qualche volta anche non in senso sessuale).
Comment di Kumagoro • 7 Giugno 2007 22:55
E ci sono persino donne a cui piacciono gli uomini!
(abbiamo esaurito le combinazioni o c’è qualcos’altro che abbiam dimenticato?)
Comment di xx • 8 Giugno 2007 09:40
Beh… se vorriamo restare nell’ambito della specie umana… Forse manca che alle donne a volte piacciono le donne lesbiche (ma e` un fork del commento di kuma)
Se vogliamo allargarci all’intero regno animale… ;)
Comment di Botty • 8 Giugno 2007 09:49
A me piacciono le donne.
Comment di Carlo • 8 Giugno 2007 10:06
No. Tu sei un motociclista e metameccanico, e fai pure benzina al faidate, il che ti rende benzinaio. Le conseguenze sono ovvie.
Comment di xx • 8 Giugno 2007 12:26
Le combinazioni sessuali sono più di quanto si crede. Intanto la scala Kinsey copre 7 livelli di orientamento sessuale (sono i sette colori della bandiera del gay pride!), ma è roba vecchia, non tien conto di tutte le sfumature dei transgender. Tipo “maschio biologico che si sente donna ma è attratto da donne lesbiche”. Cosa ci vuoi fare.
Comment di Kumagoro • 8 Giugno 2007 17:05
Delle mie amiche gay mi hanno bocciato la proposta di un logo tutto colorato. Dicono che fa molto arcigay. :(
A me faceva molto Iridella…
Comment di Chicca • 8 Giugno 2007 18:45
Iridella è un’icona gay, probabilmente.
Comment di Kumagoro • 8 Giugno 2007 20:27
Nel salutare i presenti per una decina di giorni andando al seguito di XX in Francia, mi aspetto al mio ritorno di veder pubblicata costì la ventilata ricerca di Kotekino su quelle leggende urbane climatiche che tanto fanno perder tempo ai grandi della Terra (non ricordo un G8 incentrato sui problemi della mucca pazza, però! :P). Ed ecco per aiutarlo un punto di partenza sulle molteplici teorie alternative e revisioniste del Global Warming:
http://www.yahweh.com/PWMags/PW06-07/ONE.htm
(Questo sito è meraviglioso. Fra l’altro va navigato a mano, perché ignora del tutto il concetto di ipertesto, credo per motivi religiosi. Il vero valore storico del Cristianesimo è indubbiamente quello di aver ispirato nel corso del tempo il più vasto numero di mentecatti. L’Islam ci fa una pippa in questo).
Comment di Kumagoro • 8 Giugno 2007 23:27
Non vedo rapporti di ricerche sullo stato del clima. Dichiaro pertanto la vittoria dialettica su Kotekino.
Comment di Kumagoro • 19 Giugno 2007 19:46
In realtà kotekino non vuole turbare la sua media di 666 caratteri a intervento.. ecco perché non scrive.
Comment di Chicca • 20 Giugno 2007 10:10
Che abbia quindi raggiunto il Nirvana dei commentatori dei Pinguini?
Comment di Joril • 20 Giugno 2007 20:33
In parte Chicca ha ragione (non posto più così per giuoco: devo stare molto attento a calibrare la lunghezza di ogni intervento) in realtà il motivo principale della mia latitanza è, banalmente, la mancanza di tempo. Figurarsi poi il tempo che mi necessita per fare una ricerca accurata ed esaustiva su un argomento della portata della disinformazione terroristica di stampo ambientalista. Non verrò meno al mio impegno e non considero affatto chiusa la disputa dialettica con il buon Kuma: per due motivi 1)non decide lui quando “scade” il tempo massimo di mia risposta 2)sarà noioso da dimostrare ma so di aver ragione
Comment di kotekino • 21 Giugno 2007 15:07
Che buffone! :P
Comment di Kumagoro • 22 Giugno 2007 15:14
Sei qua da dieci minuti e hai già insultato il mio vecchio amico Kotekino e il mio nuovo amico Fabione. Diamoci una regolata, perbacco! ;)
Comment di xx • 22 Giugno 2007 15:19
Sono qui da più di dieci minuti, conosco Kotekino da 20 anni e ciò mi dà più diritto di te di insultarlo o di fingere di farlo. E al duro Fabione ho solo fornito informazioni utili e perfettamente in argomento. Questo thread, d’altro canto, offende profondamente mio padre, e ciò mi rende più malvagio del solito.
Comment di Kumagoro • 22 Giugno 2007 16:03
Eh no caro Kuma! A casa tua o in territorio neutro (o al limite se proprio vuoi a casa mia) puoi liberamente insultarmi in virtù del fatto che mi conosci da 20 anni. Ma a casa sua, la prelazione sull’insulto è senz’altro sua: solo nel caso in cui lui rinuncia alla prelazione e ti designa, allora sì che puoi insultarmi! Detto questo ho bisogno di aiuto da parte di tutti voi, amici dei pinguini: non riesco più a scrivere nulla schiacciato dal peso di dover utilizzare 621 caratteri (che uniti all’intestazione danno il fatidico numero su cui mi sono irrimediabilmente incistato). Dissuadetemi dal continuare, vi prego!
Comment di kotekino • 22 Giugno 2007 17:36
Et voilà! Ecco a voi un esempio delle meraviglie del destino: evidentemente i miei calcoli erano errati perchè la mia media, dopo il commento precedente, è crollata a 665. Finalmente mi sono levato un peso enorme dal cuore, prometto a me stesso che non commetterò mai più l’errore di rimanere prigioniero delle mie paranoie che per un lungo periodo mi hanno privato del piacere di poter partecipare, con il mio modesto contributo, alla crescita di questo blog! Il demonio si era impossessato veramente di me, ottundendomi la mente e facendomi credere di essere soddisfatto da un’effimera e assai misera felicità artificiale
Comment di kotekino • 22 Giugno 2007 17:49
Volevo consolarti dicendoti che il 666 è un numero come un altro, ma una rapida ricerca mi dice invece che è davvero un numero fuori dal comune, pieno zeppo di proprietà! Ad esempio, è un numero abbondante (la somma dei suoi divisori è maggiore del suo doppio), è un numero triangolare (è la somma dei primi 36 numeri naturali), è un numero di Smith (la somma delle sue cifre è pari alla somma dei suoi fattori primi), è la somma dei primi 7 numeri primi, è un palindromo, è l’unico numero che in latino usa in ordine decrescente tutti i simboli sotto il mille, è un membro della sequenza di Padovan, eccetera eccetera.
Comment di Kumagoro • 22 Giugno 2007 18:44
Opere del demonio senza dubbio..
Comment di Joril • 22 Giugno 2007 20:22
Certo che la media dei caratteri dei post è davvero un generatore d’ansia con i controfiocchi…
Comment di Chicca • 23 Giugno 2007 10:46
Chicca: tu adesso sei a 302. Non è un numero particolarmente significativo, è semplicemente un nontotiente, proprietà che non so spiegare e non è neanche bella da dire.
Il 666, invece, genera persino una sua fobia personale: la hexakosioihexekontahexaphobia.
Comment di Kumagoro • 23 Giugno 2007 15:24
Non avevo aggiornato: ora sei a 304, che è ugualmente un nontotiente, ma anche un intoccabile e un primitivo semiperfetto. Già meglio.
Comment di Kumagoro • 23 Giugno 2007 15:27
…gh… prometto che poi studio e mi applico… ma ora ho la curiosita` che mi divora… Mi dica, Dott. Kumagoro… Quali proprieta` possiede la mia media caratteri? (che quando ho scritto era 353, quindi almeno palindromo… Dopo questo commento non so…)
Comment di Botty • 25 Giugno 2007 09:11
Ah, ma io non la guardo mica la classifica della media per caratteri… Ho già sufficienti ansie. Inoltre, ora che so che ci sei tu a controllarmi la media ed, eventualmente, a stimolarmi a scrivere di più o di meno per raggiungere un numero “diplodoco” (whatever), posso rilassarmi e convogliare le mie innumerevoli ansie altrove. Grazie Kuma!
(cmq vedrò di evitare la media 666… sono già aracnofobica, vorrei evitare la hexakosioihexekontahexaphobia).
Comment di Chicca • 25 Giugno 2007 10:41
A Botty, secondo te come fa Kuma a sapere quelle cose? Esatto, le cerca su Wikipedia!
Comunque siete davvero dei sempliciotti: prima ho messo la classifica dei top posters e avete iniziato a commentare come dei furetti, poi quando ho messo quella dei logorroici avete iniziato anche a scrivere commenti lunghi! E non vi ho ancora detto che si vince un premio…
Comment di xx • 25 Giugno 2007 11:12
Si`, questo lo avevo intuito… Avrei dovuto specificare che, oltre che a essere divorato dalla curiosita`, sono paralizzato dalla pigrizia… :-))
Premio? Qualcuno ha detto premio?
Comment di Botty • 25 Giugno 2007 12:03
Botty: ti copincollo il responso di Wikipedia, tanto per essere sicuri che nessuno pensi che io sappia qualcosa di matematica. E per punire la tua pigrizia, non lo traduco. Se vuoi sapere perché hai un cugino sexy, dovrai sudare.
353 is a palindromic prime, a cousin prime with 349, and a sexy prime with both 347 and 359. It is the first multidigit palindromic prime with all prime digits. Also, it is the smallest 4th power that is the sum of 4 other 4th powers, as discovered by Norrie in 1911: 3534 = 304 + 1204 + 2724 + 3154.
Comment di Kumagoro • 25 Giugno 2007 13:40
Fico!
Non immaginavo che wikipedia avesse la paginetta per ogni numero…. Pensavo fosse frutto di ricerche piu` complesse… Certo che la gente ne ha voglia, di trovare tutte ‘ste proprieta` per i numeri… ;-)
Comment di Botty • 25 Giugno 2007 15:04
E nessuno ha mai scoperto quante sono le pagine sui numeri di Wikipedia. Si sa solo che l’ultima è questa:
http://en.wikipedia.org/wiki/Infinity
Comment di Kumagoro • 25 Giugno 2007 16:45