Alassio, 1978, giardino dell’asilo delle suore Maria Ausiliatrice.
Il giovane Luca, vestito con un grembiale color pastello, giuoca. Gettando lo sguardo in un’aiuola, qualcosa attira il suo interesse. Egli si china.
Arriva Gianfranco. Tutto quello di Gianfranco che passerà alla storia è il suo nome e il suo ruolo in questo aneddoto, quindi che non si chiedano altre notizie su di lui. Gianfranco è transitivamente incuriosito dall’interesse di Luca.
– Ehi, cosa hai trovato lì?
– Una lumachina.
– Me la fai vedere?
– No! (voltandosi di scatto)
Gianfranco, indispettito, si vendica mordendo Luca sul braccio. Luca piange e va da Suor Luciana:
– Gianfranco mi ha morsicato!
Suor Luciana si reca da Gianfranco e lo sgrida severamente.
Morale: se trovate una lumachina per terra e qualcuno che ha il vizio di mordere vi chiede di mostrargliela, voi fatelo. È un consiglio che sfrutterete spesso, quindi tenetelo bene a mente. D’altra parte, se siete dei mentecatti che non vogliono mostrare le lumachine a chicchessia e per di più siete spioni, forse qualche morsicata ve la meritate.
55 Comments »
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Perché al posto di piangere non gli hai tirato una sberla in testa (tipica mossa di guerriglia infantile)?
Comment di Jack • 25 Maggio 2006 15:15
Perche’ ero un bimbo pacifico e rifuggevo la violenza, e perche’ se Gianfranco ti morsica non puoi far altro che piangere. Aggiungo, comunque, che Gianfranco non era nuovo ad episodi del genere, era noto in tutto l’asilo come “quello che morsica”.
Comment di xx • 25 Maggio 2006 15:29
Cmq notavo che mentre accadeva questo drammatico episodio, a me mancavano ancora 3 anni prima di nascere! Tutto ciò fa pensare…
Comment di Jack • 25 Maggio 2006 18:15
Già! Grazie per avermici fatto pensare! Anche io avevo ancora da nascere… (l’anno dopo, per la cronaca)
Comment di Chicca • 25 Maggio 2006 19:16
In effetti fa pensare: 1981-1978=3. Poteva essere una sottrazione difficile, meno male che ci sei tu a suggerirci le soluzioni!
Fa pensare de che?!? :)
Comment di xx • 26 Maggio 2006 08:43
In realtà a me personalmente non faceva pensare a nulla, nè tantomeno suscitava in me sensazioni particolari… Ma creava un non so che di atmosfera chiudere così il mio commento! Insomma volevo scrivere una cazzata per ravvivare un pò sto blog…
Comment di Jack • 26 Maggio 2006 09:58
Allora ci voleva il defibrillatore!!
(Oggi sono cattiva)
Comment di Chicca • 26 Maggio 2006 12:07
Ehi, un po’ di rispetto per chi si faceva morsicare ancora prima che voi pivelli nasceste! (Pentatonico)
Comment di xx • 26 Maggio 2006 12:14
mi ti è uscito anche il sangue…?
Comment di Jack • 26 Maggio 2006 14:00
No, niente sangue, pero’ mi ha lasciato il segno, nel corpo e nell’anima. (Zufolare)
Comment di xx • 26 Maggio 2006 15:01
Sappi che se noi fossimo stati compagni di classe e amici, io ti avrei difeso…!
Comment di Jack • 26 Maggio 2006 16:33
Tutto cio’ mi ha ricordato il terribile bambino che mi perseguitava all’asilo nido, buttandomi costantemente le macchinine fuori dalla finestra. Meraviglia delle meraviglie, un paio d’anni fa l’ho sentito nominare in tv e ho scoperto che era il fidanzato (ora forse ex) della vincitrice del GF. Emblematico! (in realta no, ma ci stava bene come conclusione)
Comment di MCP • 27 Maggio 2006 19:14
io una volta alle medie ho morsicato un mio compagno perché non mi voleva ridare la mia gomma, lui ha urlato, il prof. si è incazzato, gli ho spiegato l’accaduto ed è stato sgridato lui e non io…
Comment di golosino • 28 Maggio 2006 16:08
Sappi che se fossimo stati compagni di classe, io ti avrei deriso (e del resto, posso anche farlo ora: ah-ah!). I piagnoni vanno trattati con durezza, altrimenti non si formano il carattere. E poi mordere è il transfer più tipico del desiderio di dare affetto (per questo i rottweiler sono notoriamente i cani più affettuosi del mondo).
(MCP: non so a quale in particolare ti riferisci, ma dato che in media le vincitrici del GF sono figure allucinanti, direi che il destino ti ha vendicato a sufficienza nei confronti del tuo antico nemico)
Comment di Kumagoro • 29 Maggio 2006 02:33
Kuma: All’asilo non ci sono le classi.
Golo: In quanto morsicato e non morsicatore, non hai la mia solidarieta’.
Comment di xx • 29 Maggio 2006 08:55
XX: all’asilo ci sono le classi. Io sono stata in classe rossa per due anni e in blu per un anno.
Io sono una morsicatrice. Mi piace pensare alla mia accoppiata mandibola mascella come a una tagliola.
Comment di Chicca • 29 Maggio 2006 10:58
Chicca: evitero’ il piu’ facile e salace commento, per decenza e per rispetto a te e a chi ti sta accanto. ;)
(La frase precedente e’ una preterizione)
(meritocrazia)
Comment di xx • 29 Maggio 2006 11:22
De he he! L’unica vera attuazione della meritocrazia si è avuta con lo zar di tutte le Russie Pietro Il Grande all’inizio del’700. Così dò riscontro all’affermazione che mi vorrebbe “saputella”. Ebbene sì, lo sono!
Comment di Chicca • 29 Maggio 2006 15:14
“dò” si scrive senza accento. Io forse pero’ sono semplicemente _stronzo_ piu’ che _saputello_
(turacciolo)
Comment di xx • 29 Maggio 2006 15:28
Lo so che si scrive senza accento, solo che, come ho avuto modo di spiegarti più volte (e quindi ne consegue che o non mi ascolti o non mi capisci), ho un pessimo rapporto con la tastiera. E turacciolo non è un termine particolarmente inusitato. Invece “inusitato” è inusitato.
Comment di Chicca • 29 Maggio 2006 19:03
La frase >“dò” si scrive senza accento
Comment di Kumagoro • 29 Maggio 2006 21:15
Chicca: Inusitato l’ho pronunciato diverse volte. Lo usava spesso Romano Scarpa nelle sue storie su Topolino, quindi mi è entrato in testa fin da piccolo.
Kuma: La frase “La frase ‘dò’ si scrive senza accento” si scrive con l’accento.
Comment di xx • 29 Maggio 2006 21:30
Perché il mio commento è tronco? Problemi di ambiguità dell’HTML con i caratteri maggiore/minore?
Comunque dicevo: la frase “dò si scrive senza accento” è un paradosso.
“Dò” si scrive con l’accento mentre “do” si scrive senza accento. La differenza è che “dò” non è una parola della lingua italiana (dal momento che non esistono altre parole che non siano nomi propri con cui la sillaba “do” si potrebbe confondere, cosa che accade invece con “la” e “là”, “si” e “sì”, eccetera).
Inoltre dicevo che “inusitato” è in effetti una parola autologica, e che tu hai sicuramente già pronunciato più volte questo aggettivo (“autologico”, intendo. “Inusitato” non te l’ho mai sentito dire).
Comment di Kumagoro • 30 Maggio 2006 00:36
La motivazione della “confusione” e’ la spiegazione ufficiale, ma in realta’ e’ una sciocchezza poiche’ gli omografi (si dice cosi’ delle parole che scrivono allo stesso modo?) esistono in tutte le lingue e non danno alcun fastidio, compreso l’italiano. Tempo, pesca. E in ogni caso esiste la nota “do” con cui il verbo in questione si potrebbe confondere. In sostanza, come sai bene, l’ortografia e’ una pura convenzione. Non cerchiamone motivazioni logiche. ;)
Comment di xx • 30 Maggio 2006 11:31
Kuma: l’edizione del GF e’ quella del 2004. Vincitrice allucinante ma, come dire?, pneumatica :)
Amarcord, amarcord: io alla scuola materna stavo nella classe gialla, ma a volte mi imboscavo nella classe verde perche’ la loro maestra li faceva sempre giocare. E temevo la maestra della classe rossa: quando ci portavano tutti quanti nel salone, se non stavamo buoni e facevamo chiasso lei minacciava di togliersi gli occhiali e di mandarci il suo terribile “sguardo ad occhio nudo”! (sic)
Comment di MCP • 30 Maggio 2006 23:23
Gli omografi servono solo per fare barzellette con giochi di parole.
Comment di Carlo • 31 Maggio 2006 16:51
Ordunque: l’ortografia è certo una convenzione, ma così lo è la matematica. Entrambe hanno delle regole e degli assunti e puoi decidere se usarle o restare totalmente al di fuori del sistema, o trovarne altre che siano sufficientemente sensate da cancellare le precedenti attuando una rivoluzione.
Inoltre, puoi provare a capire perché esistono certe regole.
L’accento grafico si mette per differenziare non già due accezioni diverse della STESSA PAROLA, ma due parole OMOFONE (e non solo OMOGRAFE) che però presentino funzione grammaticale totalmente diversa, e quasi sicuramente anche origine etimologica totalmente diversa. “Tempo” e “pesca” non hanno omografi, sono soltanto accezioni diversi della stessa parola. Praticamente tutte le parole contengono più accezioni. Prendiamo “àncora”, ad esempio, un sostantivo che oltre a indicare il “freno” delle navi avrà un’altra dozzina di significati tecnici, tutti derivati da qualche parola greca con radici indoeuropee antichissime, cioè risalenti ai primi esperimenti di navigazione.
Poi esiste un suo omografo, “ancòra” (che non è omofono, quindi l’accento grafico va indicato soltanto in presenza di forte ambiguità), un avverbio derivato dalla contrazione del latino “hanc hora”.
La terza persona indicativa presente del verbo dare non ha omofoni. La nota do è un nome proprio (non si applica a una categoria di oggetti, ma soltanto a se stessa), e come avevo specificato i nomi propri non contano in questo discorso.
Comment di Kumagoro • 2 Giugno 2006 00:16
(Ovviamente la persona dell’indicativo presente di dare era la prima. La terza un omofono ce l’ha eccome!)
Comment di Kumagoro • 2 Giugno 2006 00:18
Inoltre: la = articolo, là = avverbio (la = nome proprio di nota non c’entra nulla); si = pronome, sì = avverbio (si = nome proprio di nota musicale non c’entra di nuovo nulla. Ebbasta con ‘ste note musicali! Dimentica quel cavolo di “Tutti insieme appassionatamente”! :P)
Comment di Kumagoro • 2 Giugno 2006 00:21
Do se do qualcosa a te
Comment di Carlo • 2 Giugno 2006 11:12
Lascerei fuori la questione “pesca”: la pésca si fa con la canna da pésca, la pèsca la si mangia…
Quindi pesca ha due accezioni, ognuna delle quali ha il proprio accento: chiuso la caccia (meglio se “chiusa la caccia” ;) ), aperto il frutto (pèsca a spicchi).
Comment di Chicca • 2 Giugno 2006 11:12
Re il re che c’era un dì.
Com’era la frase ambiguissima citata da Eco? “La vecchia porta la sbarra”, in cui ogni singola parola a parte la prima ha due significati diversi: l’anziana signora reca con sè una trave oppure (all’interno di un contesto) un antico uscio impedisce l’accesso a qualcosa citato in precedenza. Fico.
Comment di xx • 2 Giugno 2006 11:22
Che ci crediate o no cercando dentuto su google, i pinguini si issano al primo posto della classifica. Analizzando però in modo più raffinato il risultato salta all’occhio che le pagine ottenute ricercando dentuto ammontano ad un totale di 732, che per google equivalgono a zero; per esempio “asdasd” ne ottiene 739.000, “asdasdasd” ben 210.000. Considerato che le pagine italiane indicizzate in google ammontano a circa 17.700.000 ed appurato doverosamente che la parola dentuto esiste veramente nella lingua italiana (dentuto: scherz., di persona o animale, provvisto di lunghi e grossi denti) se ne deduce che tale parola è assai desueta tra gli italiani che comunicano via web. Dapprima ho avuto un istintivo moto di delusione, constatando che era fin troppo facile issarsi al primo posto usando una parola che non usa nessuno; dopodichè ho però realizzato che ciò costituisce ulteriore titolo di merito per i Pinguini. Bravo xx.
Comment di kotekino • 28 Marzo 2007 21:12
Sono commosso, anche se mi chiedo perché tu abbia cercato dentuto su google. Comunque, sono messo molto bene anche come malvagio, e questo mi rende più orgoglioso che mai.
Comment di xx • 29 Marzo 2007 09:39
Beh, certo per malgagio sarebbe formidabile ottenere il primo posto. Invito tutti i fan di Luca a cercare malvagio e a cliccare i pinguini, così la “classifica” di google lo fa crescere. Forza!
Comment di kotekino • 29 Marzo 2007 09:46
Risultati 1 – 10 su circa 205 per paideutico. I pinguini occupano il primo ed il secondo posto. Chapeau! (ultimamente non riesco a lavorare: si vede ?)
Comment di kotekino • 29 Marzo 2007 10:05
Sono anche tra i primi come “kotekino”, ma questo conta poco. ;)
(e lavora! devi pagare il salmone per farmi il sashimi! – uso privato di pubblico blog)
Comment di xx • 29 Marzo 2007 10:11
@kotekino: Beh… per malgagio, effettivamente, i pinguini sono i primi… Cercheremo di lavorare su malvagio ;-p
Comment di Botty • 2 Aprile 2007 08:27
Ooops :)
Comment di kotekino • 2 Aprile 2007 09:01
hahah! il Covo degli Sbronzi ha scalzato i Pinguini su “paideutico”… =)
Comment di golosino • 10 Maggio 2007 11:34
merito mio, immagino…
:D
Comment di Chicca • 10 Maggio 2007 13:04
Non è affascinante che entrambi battiamo il sito filosofia.it? Un sito di ubriaconi e un sito di ornitologia antartica!
Comment di xx • 10 Maggio 2007 13:06
Comunque, tutto ciò va a dimostrare che la parola “paideutico” esiste (per citare un film). E mi pregio di averlo usato nonostante la sua desuetudine. :D
Comment di Chicca • 10 Maggio 2007 14:37
Come top poster non troppo logorroico, voglio anch’io che si porti in alto su Google una mia parola! Scelgo “incunabolo”, che mi è sempre piaciuta da quando la imparai leggendola su Topolino nel 1979 (ne andava in cerca zio Paperone).
Comment di Kumagoro • 11 Maggio 2007 02:00
“Incunabolo” è una parola assai più popolare (merito di Topolino, suppongo. Se non fosse stato per Scarpa, in quanti userebbero il termine “inusitato”?). Attualmente questo sito non contiene la magica parolina, almeno secondo zia Google.
Comment di xx • 11 Maggio 2007 10:11
Gli incunaboli sono bellissimi.
Comment di Chicca • 11 Maggio 2007 18:38
Gli incunaboli sono bellissimi. Alcuni, per lo meno. Ma “incunabolo” è molto bella.
Comment di Chicca • 11 Maggio 2007 18:39
Chicca: gli incunaboli sono bellissimi, hai ragione. Certo, non tutti gli incunaboli, però la maggioranza degli incunaboli. Cerchiamo l’etimologia della parola “incunabolo”: in apparenza è semplice, “cunabola” è un diminutivo di “cuna”, cioè “culla”. Quindi “incunabolo” = ciò che sta dentro la culla, che potrebbe riferirsi metaforicamente a questi primordi della stampa, dalla Bibbia di Gutenberg fino a qualche decennio dopo, ma pare che in realtà volesse essere un intricato sinonimo di “fasce” (è quasi una crittografia mnemonica!). Il termine incunabolo è molto tardo rispetto all’oggetto incunabolo, però: il primo uso registrato della parola “incunabolo” risale al 1832. Wikipedia dice che al mondo esistono circa 450 mila incunaboli (incluse le copie multiple dello stesso incunabolo), e di questi incunaboli circa un quarto si trovano in Italia.
(Come siamo messi, ora? Siamo entrati in lista?)
Comment di Kumagoro • 12 Maggio 2007 18:31
In effetti i pinguini compaiono su Nonna Google alla ricerca delle parole “incunabolo” o “incunaboli” ma in posizione mooooolto arretrata anche se non so precisare quale: nelle prime 300 pagine comunque non compaiono (e vorrei una nota di merito per essermi sciroppato manualmente le 300 pagine di cui sopra).
p.s. Kuma, se ti interessa, aggiungendo la parola “kumagoro” alla ricerca di “incunabolo” i pinguini sono l’unico risultato! Incredibile no ? ;)
Comment di kotekino • 12 Maggio 2007 19:49
A parte le lodi a Kotekino (e il pensiero “ma non avevi proprio un cispolo da fare? ;-)) per le sue 300 pagine, propongo di aiutare attivamente i pinguini a risalire nella classifica per la parola incunabolo.
Attenzione che google sta aggiornando il page rank (ha iniziato in week 17, come dicono i grandi project manager) quindi potrebbe avere i risultati ancora un po’ sballati… Kotekino, ti tocchera` ricontrollare tra un paio di giorni… o al prossimo aggiornamento… ;-)
Pensavo quindi di scrivere una riga di sole paroloe “incunabolo”, pero` sarebbe sleale… Quindi cerchiamo metodi piu` corretti.. tipo allacciarmi al commento di Kuma, che per il momento ha dato il massimo in materia, dicendo che su etimo.it la parola “incunabolo” non esiste (non conosco la fonte di etimo… ne` la sua validita`, non vogliatemene… non e` un commento evil free), ma piuttosto riporta “incunabulo” come nome collettivo di tutto cio` che sta in una culla, in particolare le fasce, ma anche il pupo… poi si`, anche un testo antico… Quindi, secondo il gia` citato, un incunabolo e` prima di tutto un bambino ed eventualmente puo` assurgere al rango di vecchio libro di pregio…
Aiutando i pinguini nella loro risalita in google sistemeremo anche questa possibile fonte di malsane interpretazioni della parola incunabolo (le due neo mamme al mercato “Dio, ma che tesorino il tuo incunabolo” etc etc etc… che tristezza…)
Comment di Botty • 14 Maggio 2007 09:00
Pare che io sia al 40. posto per quella parola.
Ma io remerò contro e appena sale ancora un po’ modificherò i commenti per eliminarla da queste parti, e potrei anche arrivare ad editare robots.txt pur di dare prova di malvagità.
Comment di xx • 14 Maggio 2007 09:17
E vanificare cosi` la ricerca di kotekino? No, dai… lascia che incunabolo salga al primo posto… L’anno della cattiveria non era due anni fa?
Comment di Botty • 14 Maggio 2007 09:25
Potremmo cercare di mandare i pinguini ai primi posti in Google per vari e sapersi termini desueti… tra l’altro ho letto sul Venerdì di Repubblica questo articoo di Bartezzaghi:http://www.repubblica.it/2003/g/rubriche/lessicoenuvole/11-maggio/11-maggio.html..
Cade a fagiuolo… segno del destino?
Comment di Chicca • 14 Maggio 2007 11:17
Ma fatemi salire per chiavi più remunerative come “tette”, “sesso”, “ghepardo”, “borsa”! Poi vendo il sito e mi ritiro ricco a coltivare lupini.
Comment di xx • 14 Maggio 2007 12:28
Ho trovato un paio di parole molto desuete nel giro di 10 righe: “dossografia” e “acribia”. Fantastiche! :)
Anche se, ammetto, il mio blog è in prima pagina su google per la ricerca “foto ser chiappone”… sigh… :(
Comment di Chicca • 15 Maggio 2007 11:32