L’umanità è in continuo progresso sotto molto aspetti, ma ci sono alcuni di essi che sono sostanzialmente fermi. L’aspetto paradossale è che l’obsolescenza di essi è dovuta al fatto che, quando sono stati ottenuti, erano talmente rivoluzionari e fondamentali che l’idea di metterci mano, anche in termini di progresso, è paradossalmente considerata reazionaria.
Il miglior esempio è il principio di democrazia rappresentativa con suffragio universale. Non è una novità che la democrazia non funzioni, Churchill stesso diceva che è la peggior forma di governo con l’eccezione di tutte le altre (vabbè, Churchill era un vecchio trombone anche da giovane, lasciamolo stare). Eppure nessun politico, di nessun schieramento, oserebbe mettere in dubbio l’importanza del principio per il quale tutti hanno diritto ad un voto, uguale per tutti. Ho l’impressione che la ricerca filosofica sulla questione sia ferma, mentre in matematica si fa qualcosa in Teoria dei Giochi ma senza mettere in dubbio le fondamenta dell’idea di "governo del popolo".
Si sente spesso dire che si utilizza la democrazia solo perché non si è trovato nulla di meglio. Ma esiste qualcosa di meglio? Mi pare ovvio. Partiamo da una semplice verità: il principio di una testa, un voto è sbagliato e controproducente. Non tutti sono informati allo stesso modo sui fatti e hanno la stessa intelligenza, e quindi ogni opinione ha valore differente. Vi pare antidemocratico? Certo, lo è per definizione! Vi pare irrealizzabile? Forse. È difficilissimo capire il peso da dare all’opinione di chicchessia, ma ci si può lavorare sopra. La soluzione più semplice, ad esempio, è di dare diritto di voto solo a chi ha studiato o ha passato un certo esame. Corollario a questo principio è che l’istruzione deve essere assolutamente gratuita, accessibile ed efficiente.
Ma questa è solamente una proposta come ce ne possono essere tante altre, e può essere sensata o meno. L’importante è parlarne: quello che mi preoccupa è che la democrazia è vista come un punto di arrivo e non una fase della Storia dell’Umanità.
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Bravo… e con quale autorià decidi il criterio per superare l’esame? o, ancora, con quale metro di giudizio non solo giudichi, ma addirittura elabori il testo d’esame?
Il fatto è che, ovunque ci sia un criterio unico di scelta, viene meno il principio democratico. E forse è l’unica cosa che salva noi dalla democrazia e la democrazia da se stessa. A patto che la stessa non venga incanalata, strumentalizzata e indirizzata verso forme di demagogia che incoraggino il profitto strettamente personale. Cosa che accade quasi sempre, d’altronde. La deformazione delle idee e delle strutture in mano all’uomo.
Fenomeno assolutamente normale. Ergo: dove c’è individualismo e relativismo c’è anche ingovernabilità. Perche per una pesona che vuole creare una comunità armonica, c’è sempre un’altra persona che la pensa in termini diametralmente opposti.
Comment di Chicca • 26 Ottobre 2006 14:28
Infatti, quello che dicevo io è un semplice esempio. Non è detto che sia fattibile, probabilmente no, l’importante è che si torni a parlarne. Vedi, tu stessa ragioni dicendo cose come “viene meno il principio democratico”, accettandolo quindi quasi come dogma. E’ questo che non va.
Comment di xx • 26 Ottobre 2006 14:45
XX, non sei l’unico a pensarla in questo modo. Già qualche mese fa in occasione delle votazione per il nuovo governo, affrontai lo stesso discorso con dei colleghi di lavoro, i quali esprimevano i loro dubbi sul valore dei voti espressi da persone non competenti in materia o cmq assolutamente ignoranti in merito al quadro politico del nostro paese.
Fatto sta che i rapporti politici sono previsti a livello costituzionale nel titolo quarto agli artt. 48 e ss, i quali non lasciano alcuno spazio a interpretazione e le limitazioni relative al diritto al voto sono tipicamente e specificatamente previste (incapacità civile, per effetto di sent. penale o di indegnità morale previsti per legge).
Sono primo testimone del fatto che il diritto sia in continuo mutamento, grazie alla giurisprudenza e alla dottrina (dinamica) che hanno il fondamentale compito di aggiornare e rendere sempre attuale il diritto, ma quando si parla di costituzione ahimè i presupposti sono diversi.
Aggiornare il concetto di democrazia vorrebbe cmq dire modificare notevoli punti della Costituzione stessa e sappiamo bene che non è cosa semplice. L’art.138 che prevede la revisione della Cost. è un procedimento aggravato di non semplice e immediata attuazione ed è lo stesso art. 139 a recitare che “la forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale.
Comment di Jack • 26 Ottobre 2006 15:14
io sono convinto che persone che non abbiano un minimo di nozioni in scienze politiche, sociologia, economia, comunicazioni di massa e in altri fondamentali argomenti non dovrebbero potere (pur nel loro piccolo) decidere del destino di una nazione…
effettivamente, il problema di “scegliere a chi dare l’opportunità di intervenire nella vita politica” è di estrema difficoltà.
Comment di golosino • 26 Ottobre 2006 15:17
il fatto è che la democrazia potrebbe funzionare, a livello ideale, soltanto laddove ci fosse un’effettiva partecipazione alla vita pubblica… cosa che, nella realtà, difficilmente è possibile ottenere
Comment di golosino • 26 Ottobre 2006 15:19
golo, hai perfettamente ragione, però c’è anche da dire la Costituzione permette ai cittadini di partecipare alla realtà socio-politica, oltre che attraverso i parlamentari che sono sostanzialmente nostri rappresentanti, anche in modo più attivo, ad esempio ex art. 50 Cost. “tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità”; art. 71,II comma Cost. “il popolo esercita l’iniziativa delle leggi, mediante la proposta da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli”; art. 75 Cost. “E’ indetto referendum popolare per deliberare la abrogazione di una legge quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali”.
Insomma i modi per interagire ci sono, ma si ritorna sempre al discorso di prima… chi ne è a conoscenza…!?
Comment di Jack • 26 Ottobre 2006 16:08
il punto non è però cosa è concesso fare, bensì cosa la gente è disposta a fare. perché fra livello teorico e livello pratico c’è, in questo caso, uno scollamento enorme…
ps: e vai! ;)
Comment di golosino • 26 Ottobre 2006 16:39
Jack, tu stai facendo un discorso tecnico. Il mio era volutamente molto teorico, quasi campato per aria. So che qualunque nazione moderna democratica è dotata di una costituzione che impedisce soluzioni diverse (probabilmente giustamente: la democrazia si autoregola e autodifende, come diceva Chicca), e infatti non credo che ne vedrò mai, ma quello che un po’ mi disturba è il “tabù” a pensare a soluzioni differenti, anche a livello speculativo.
Comment di xx • 26 Ottobre 2006 16:48
è vero, però il punto è anche quanto la gente conosce… è questo che maggiormente mi disarma… come possiamo intavolare dei concetti così politicamente, socialmente ed eticamente profondi se ti guardi attorno e vedi che tizio ha votato la margherita perché c’era il fiorellino bello (giuro che ho sentito questa frase personalmente) o Berlusconi perché nel suo simbolo c’è il tricolore…
Quello che manca nel nostro paese è una maggiore consapevolezza della realtà politica, non c’è la responsabilità e la convinzione del voto, perchè non tutti sanno quale importazza esso abbia. E’ un diritto e un dovere che oggi diamo per scontato, ma che ci è stato concesso dalla storia.
Forse è anche colpa della nostra classe politica, che negli anni ha perso la sua credibilità… sono sempre più le persone che votano x per non votare y e viceversa…
Comment di Jack • 26 Ottobre 2006 17:03
XX: hai ragione, ma la mia impostazione mentale e lavorativa mi fa soffermare maggiormente sul punto di vista tecnico-legislativo, cercherò di essere più “astratto”!
-Una signora in accappatoio che aveva un cane di nome comè, tenne in piazza un comizio sulla democrazia…-
Comment di Jack • 26 Ottobre 2006 17:10
In merito alla “diffusione” del diritto di voto, concordo che sia un argomento molto spinoso, ma magari si puo’ partire da cose semplici.. Ad esempio, se una persona risponde interessata ad una mail di spam (magari del tipo “enlargement is possible”) perde il diritto di voto.. Oppure ancora, se una persona ritiene verosimile una frase del tipo “vi daro’ un milione di posti di lavoro”…
Comment di Joril • 26 Ottobre 2006 20:00
La ricerca filosofica sulla questione della democrazia è ferma perché semplicemente a livello filosofico è stato dimostrato da un bel paio di millenni che il suffragio universale è una sciocchezza. E’ stato introdotto in tempi recenti solo per motivi politici, potremmo dire “di marketing”, e sono gli stessi motivi per cui rimane oggi in vigore e rimarrà così fino a quando non ci sarà un passaggio, probabilmente traumatico, a un’altra forma di governo.
La democrazia ateniese non prevedeva affatto il suffragio universale!
Il diritto di voto bisognava guadagnarselo eccome! Bisognava essere “cittadini”, e il corso di apprendimento che portava ad ottenere questa qualifica passava attraverso la formazione militare, ma anche morale e filosofica. Probabilmente gli aventi diritto di allora, rispetto alla loro società, ne sapevano molto di più di quanto ne sappiamo tutti noi della nostra. Certo, i difetti c’erano lo stesso, le donne ad esempio non erano comprese, ma il censo non costituiva una discriminante.
Simbolico è comunque il fatto che la democrazia di Solone venne poi abbattuta da una tirannia (quella di Pisistrato), che si rivelò molto più efficace e illuminata. La successiva età di Pericle fuse sostanzialmente i due concetti, dando vita a uno dei punti tuttora più alti raggiunti dalla civiltà umana.
Modi per superare la democrazia in modo indolore attualmente non ne vedo, e questo perché, come dicevate, non è possibile annullare un sistema rimanendo all’interno del sistema stesso. Una parte della classe politica democratica (parlo della nostra società, ma vale un po’ ovunque nel mondo democraticizzato) trova vantaggio dal suffragio universale, perché i suoi elettori fanno parte del gruppo che perderebbe a breve termine il diritto di voto. L’altra parte dovrebbe comunque auto-negare le regole che l’hanno fatta salire al potere. Ciò è impossibile senza scatenare una guerra civile, con conseguenze imprevedibili ma probabilmente devastanti (d’altro canto anche Sid Meier ci insegna che per cambiare forma di governo è necessario un periodo di anarchia ^_^). Più d’uno dei presenti, ad esempio, probabilmente otterrebbe il diritto di voto, ma si troverebbe improvvisamente a vivere circondato da 500 persone che invece ne sarebbero private, e che, sobillate da un capopopolo appena un po’ abile, lo accoglierebbero sotto casa brandendo un simpatico cappio.
Gli analisti storici prevedono due possibili scenari futuri che di fatto potrebbero cancellare la democrazia su scala mondiale: il primo profetizza l’inevitabile decadimento globale delle istituzioni democratiche, a cui peraltro stiamo già assistendo giorno per giorno (perdita di ogni ideologia, corruzione dilagante, sostanziale paralisi delle funzioni: una specie di “Alzheimer della democrazia”), e che infine la farà implodere, generando colpi di stato a ripetizione che sostituiranno i regimi democratici con regimi tirannici, divisi a loro volta fra dispotici e illuminati, fino a trovare un equilibrio oppure la dissoluzione finale della civiltà umana.
Il secondo scenario, forse più ottimista (ma forse solo in apparenza), prevede il superamento della democrazia attraverso la globalizzazione sempre più radicale dei rapporti internazionali, fino all’instaurazione di un governo mondiale e conseguente trasformazione delle attività elettorali (detto in parole povere, la burocrazia diverrebbe troppo gigantesca per poter essere sostenuta, e verrebbe semplificata radicalmente secondo vari possibili schemi). Lo scenario potrebbe portare a una svolta molto drastica nella qualità generale dello sviluppo umano, ma dovrebbe comunque fare i conti con inevitabili focolai di contestazione violenta che nascerebbero continuamente un po’ ovunque e che il governo mondiale dovrebbe impegnare le risorse militari globali per soffocare di volta in volta.
Il possibile effetto negativo di questo scenario è il suo possibile scivolamento successivo in una distopia su scala macroscopica, e che di nuovo sarebbe l’anticamera dell’estinzione (comunque non è che ci si possa illudere di durare per sempre, prima o poi il game over arriverà).
Ci sono altri modelli possibili, come quello che auspica la riformazione di due blocchi mondiali contrapposti in equilibrio perfetto, magari con il ritorno all’uso delle armi nucleari come deterrente, e con l’impiego di una diplomazia più efficace come garanzia. I posteri vedranno.
(Luca, fai un richiamo formale a Jack, che posta messaggi multipli consecutivi solo per superarmi nella classifica dei top poster!).
Comment di Kumagoro • 27 Ottobre 2006 03:23
Io in caso di invasione di mostri spaziali che distruggano ad esempio Buenos Aires darei diritto di voto solo a chi ha finito il servizio militare.
Comment di Carlo • 27 Ottobre 2006 10:33
i militari devono sparare, non decidere! ;-p
Comment di golosino • 27 Ottobre 2006 10:44
Carlo: tu la fai facile. Secondo me, è una soluzione accettabile solo se i mostri sono insettoidi. Coi mostri a forma di pesce non va.
Kuma: Sì.
(per quel che riguarda Jack, sbagli, da quando è stato redarguito non posta mai solo per fare, ma sostiene conversazioni col suo degno compare.)
Comment di xx • 27 Ottobre 2006 11:22
Non vi preoccupate, tra pochi anni Miatta I il distruttore prenderà possesso del mondo grazie alla trasmigrazione anale.
Comment di deedrew • 27 Ottobre 2006 17:38
golo: infatti gli aventi diritto al voto devono aver finito il servizio, quindi non essere piu` militari.
Comment di Carlo • 27 Ottobre 2006 17:54
XX: non ho detto che Jack posta a vanvera, è che anch’io avrei potuto spezzare quel post chilometrico in cinque post consecutivi. Ci ho anche pensato, ma ho voluto fare il gran signore (e scrivere un commento più lungo del post iniziale! Finalmente ce l’ho fatta!).
Comment di Kumagoro • 27 Ottobre 2006 22:14
Allegria! Il post chilometrico di Kuma mi ha tentata un paio di volte a rispondere. Ma dato che sono pigra e la mia soglia di attenzione è pari a quella di un dodicenne playstationaddicted, non ho mai avuto voglia di finire. Mi sa che dovremo organizzare dei meeting dal vivo. Anche se ho la sensazione che della mia opinione ve ne freghi esattamente quanto a un dodicenne playstationaddicted.
Comment di Chicca • 28 Ottobre 2006 14:56
Che sorpresa! I pinguini si tingono di considerazioni politiche. Nel merito: credo che xx abbia ragione nel rimarcare che alcuni aspetti dell’evoluzione culturale e filosofica siano sostanzialmente fermi e intoccabili ma in definitiva ciò è un bene o un male ? Vi sono cardini del pensiero considerati intoccabili molto più del concetto di suffragio universale (che vige comunque in parte sul globo e che, forse, noi consideriamo sacro e inviolabile ma non altrettanto accade “altrove”): si pensi al concetto di assassinio. Chi, oggi, da uomo equilibrato può affermare in astratto che forse si potrebbe superare il “tabù” che considera “sbagliato” uccidere ? Pochi, fanatici e stigmatizzati dal resto dell’umanità.
Forse non tutte le conquiste intellettuali dell’uomo rappresentano un modello rivedibile e aggiornabile, come la scienza ci invita a fare con le sue idee; forse ci sono modelli che nascono non da una o cento menti geniali (ma pur sempre menti umane e fallaci) bensì dalla continua interazione di milardi di esseri umani i quali non apportano singolarmente nulla di intellettualmente rilevante ma, con lo scorrere del tempo, determinano ineluttabilmente le uniche plausibili situazioni di equilibrio. Ecco ci sono: le forme di contratto sociale più stabili che vediamo oggi (ovverso le democrazie) si sono plasmate nel tempo, si autodifendono e perdurano poichè semplicemente ineluttabili. E sono ineluttabili perchè sminuzzando il potere d’azione in milioni di componenti, rendono minima la possibilità di modificare se stesse. Il vecchio trombone Churchill non aveva torto (del resto era inglese…).
Viceversa tutti i tentativi di istituire nuove, sofisticate e anche più giuste forme di contratto sociale (si pensi ad esempio alla mamma di tutte le teorie del genere: il Marxismo) ad opera di una o più personalità intellettualmente rilevanti, essendo modelli astratti e senza la dovuta esperienza, tendono immancabilmente a naufragare nella tirannia: se è illuminata, fasti e gloria ai fortunati sudditi; poi subentra sempre l’egoismo e la meschinità di qualcuno e o si verifica una guerra o si verifica una rivoluzione o implode.
Libero xx di infastidirsi del tabù da lui indicato, libero di suggerire alternative ma sappia (e la storia è impietosa maestra) che a causa sua, prima o poi, qualche popolo soffrirà …
Comment di kotekino • 28 Ottobre 2006 15:57
Kotekino: guarda che la democrazia, nata fra i greci, decadde qualche secolo dopo, e dovette aspettare quasi duemila anni per tornare a diffondersi. Attualmente resiste da meno tempo di quanto abbia fatto nell’antica Grecia, e dà già ampi segni di crisi. Non credo durerà altrettanto. Non esiste un cammino evolutivo univoco nelle forme di governo umane, si tratta soltanto di corsi e ricorsi. Quella che evolve è la civiltà in senso più ampio (o alcune parti di essa, a velocità differenti a seconda delle possibilità e degli accidenti storici di ciascuna area del mondo). Quindi le diverse forme di governo, tornando a ripetersi, semplicemente diventano sempre più sofisticate e funzionali, più consapevoli, più complesse strutturalmente, meno assolutiste e più malleabili ed elastiche. Può anche darsi che la prossima volta che verrà applicata una forma di socialismo, si ottenga un risultato migliore di quelli, piuttosto penosi, visti nel corso del XX secolo (anche se ne dubito: mi sembra tuttora altamente superiore alle capacità umane).
Comment di Kumagoro • 29 Ottobre 2006 02:24
Chicca: non sottovalutare l’interesse suscitato dalla tua presenza in questo covo di cromosomi spaiati.
Sono anche favorevole a un meeting dal vivo fra pinguinofili. Magari con riunione privata dei migliori postatori, a parte Jack e Luca.
Comment di Kumagoro • 29 Ottobre 2006 02:28
Mi arrogo parte del merito del bel post di Xx. Bravo!
Io sono d’accordo con Xx, con Kuma e, soprattutto, con me stesso.
Comment di Ale • 29 Ottobre 2006 21:14
Chicca: Kuma ci sta provando. Sappilo. ;-)
Comment di Ale • 29 Ottobre 2006 21:16
Ale: io non ci provo mai, arrivo direttamente alla fase in cui fallisco.
(A esprimermi in modo stringato, intendo: era a questo che ti riferivi, giusto?)
Comment di Kumagoro • 29 Ottobre 2006 22:26
Tra i migliori postatori, non vedo il ragazzo di Chicca, quindi nessuna riunione privata!!!
Chicca, se vuoi quel giorno puoi venire a cena con me e XX, visto che Kuma, avendo paura della nostra competizione, ci esclude…
Re leone Kuma…!
Comment di Jack • 30 Ottobre 2006 10:09
Kuma: non vedo neanche lontanamente gli ampi segni di cedimento della democrazia dei quali tu fai menzione. Piuttosto trovo conferme che un regime democratico si comporta come un vigoroso anello di retroazione: foraggia se stesso e si protegge vieppiù che il tempo passa, rendendo assai complesso un cambio di rotta. E’ l’ineluttabile percorso del contratto sociale.
Gli ampi segni di cedimento li vedo, semmai, sugli uomini che vivono crogiolandosi nella bambagia del benessere fornito loro proprio dalle democrazie e che, con la progressiva scomparsa delle grandi spinte ideali a cui credere ed in assenza di veri problemi da risolvere (quali il sostentamento, la mancanza di libertà, la necessità di difendere i propri cari, etc: insomma tutti i problemi delle popolazioni soggiogate da tirannie o in guerra) creano, per dare un senso alla propria vita, nuovi risibili problemi da risolvere che farebbero scompisciare dalla risate qualunque poverocristo nordcoreano, irakeno, tibetano, burkina-fasese, laotiano, etc. che i problemi di cui sopra li ha davvero e spesso e volentieri ci lascia la buccia per cercare di risolverli o soccombendo ad essi.
Comment di kotekino • 30 Ottobre 2006 10:37
Jackie, con te e XX a cena ci verrei correndo, lo sai… che carino che sei a farmi da tutore. Posso fare la pupilla? (per quanto lo stato di minorità non mi si addica tantissimo, nonostante quanto possano pensare menti maligne).
Per quanto rigurada i post, non mi posso dilungare, pena accuse di cazzeggio anzichè studio (cosa peraltro vera, solo che cazzeggio in incognito). Kuma, facendomi notare i cromosomi spaiati, mi hai portato a riflettere che sono l’unica XX in top ten: ergo io e XX siamo la stessa persona. Non so se ti conviene provarci. XX potrebbe non gradire.
Per quanto riguarda le forme di governo, credo che esse siano, o cerchino di essere l’espressione delle necessità di un popolo in base alle preesistenze all’interno dello stesso. Ora come ora, guardandomi in giro, non posso pensare ad altro che a preoccuparmi. E sentirmi in colpa perchè non ho stomaco e fegato sufficienti per impegnarmi in prima persona, senza stare a pontificare in linea teorica. Anche perchè toria e prassi, si sa, non vanno d’accordo. Specie quando ci si deve confrontare e si deve superare l’istituzione precostituita nella quale ci formiamo noi stessi. Il sistema appunto. E che noi si sia favorevoli o contrari al sistema, quanto ne siamo influenzati? Possiamo pensare di esserne immuni o per lo meno di essere obiettivi nei suoi confronti? Io non credo. Possiamo però cercare di aprire la mente e gli occhi verso altre mete, cercando, conoscendo, innovando, tentando, fallendo, accettando e decidendo. Con umiltà, possibilmente.
Comment di Chicca • 30 Ottobre 2006 13:37
Non so perchè ma dopo il commento di Chicca mi sembra che fino ad ora io abbia pontificato senza umiltà. Del resto è la mia indiscussa specialità.
Comment di kotekino • 30 Ottobre 2006 18:29
Chicca sei sempre la “meglio”… Tu pupilla e io cosa…!?
Lo sai che l’unico tutore che posso essere è quello che si mette al braccio o in una gamba…
Kuma: mi sono ripreso! e tornerò a postare come non mai… per me e per la mia gente… per il mio popolo e le nostre terre!
Comment di Jack • 30 Ottobre 2006 20:05
Potrei cercare di convincere Jack a venire a Lucca il prossimo week-end in modo da organizzare un bell’incontro…
Comment di deedrew • 30 Ottobre 2006 20:26
Jack, i’ vorrei che tu e Lapo ed io
fossimo presi per incantamento,
e messi in un thread ch’ogni momento
in rete andasse al voler vostro e mio,
sì che poi Luca od altro blogger pio
non ci potesse dare impedimento,
anzi, scrivendo sempre in argomento,
d’ogni contesa calasse ‘l disio.
E monna Chicca e monna Paris poi
con quella ch’or conduce Controcampo
nei nostri post facessero comparse:
e quivi ragionar di cose sparse,
e ciascuna di lor trovasse scampo,
sì come i’ credo troveremmo noi.
Comment di Kumagoro • 31 Ottobre 2006 00:29
mi ricorda qualcosa di dantesco…
m’inchino, null’altro aggiungo.
Comment di Jack • 31 Ottobre 2006 14:58
Ma che dantesco! E’ la sigla di Controcampo, che tu non guardi perché c’è la Canalis. Prova a cantarlo sull’aria di “Chichichi cococò cururururu quaquaqua”, vedrai che torna tutto.
Comment di xx • 31 Ottobre 2006 18:30
Comunque, inizia ad inquietarmi il fatto che sia nata una community che prende spunto dalle mie cazzate per disquisire in tal modo. Mi caricate di responsabilità, ormai non posso più sbagliare un post!
Comment di xx • 31 Ottobre 2006 18:33
come direbbe deedrew, è nato un nuovo blog: http://www.tuttitrannexx.com
Comment di Jack • 31 Ottobre 2006 18:52
gli occhi del mondo sono puntati su quello che fai… e ora sai che paranoie…
Comment di golosino • 31 Ottobre 2006 18:54
Luca, vergogna, storpiare così i classici: il ritornello cui alludi era “Chichichì cococò curucurucurucurucù quaquà”. Ma il componimento era inteso sull’aria più raffinata di “Che fico”.
(Riflessione collaterale: Pippo Franco dev’essere l’unico esponente di spicco della “commedia all’italiana degenerata” che non ha mai avuto un singolo momento di riscatto. Persino Jerry Calà ha goduto di un Ferreri e Boldi di un Avati. Lui è passato direttamente da “Patroclooo! …e il soldato Camillone, grande grosso e frescone” agli “spettacoli” del Bagaglino, cioè il fondo più oscuro della tv italiana degli ultimi 52 anni).
Comment di Kumagoro • 31 Ottobre 2006 20:04
Mi ricordo una battuta in un film di Pippo Franco: “Fuga?” “No, figa!”. Però in effetti fa ridere. Dovrei riciclarla.
Comment di xx • 2 Novembre 2006 13:51
A parte che ormai siamo fuori tema (ma e’ noto che arrivo sempre in ritardo, anche sui blog), la cosa non sta in piedi dal punto di vista logico-matematico: se ritrovo l’articolo metto il link.
Per non tediarvi con algebre booleane e affini, in breve “decidere chei deve decidere e’ gia’ una decisione” e porta a un paradosso.
L’anarchia e’ l’unica via.
Comment di inde • 2 Novembre 2006 16:13
Ehm, scusa, “la cosa” cosa? L’elemento anatomico citato da Pippo Franco?
Comment di xx • 2 Novembre 2006 17:08
Inde: ti sbagli, “decidere chi deve decidere” non è un paradosso, visto che l’atto delle decisioni è subordinato. Il paradosso sarebbe “decidere chi deve decidere chi deve decidere”.
Comment di Kumagoro • 4 Novembre 2006 02:49
Comunque, per tornare “in tema”, è da quando ho conosciuto messer Luchini che sognavo di parodiare il componimento di cui sopra. Mi torna inevitabilmente in mente in modo quasi pavloviano quando penso al nome “Lapo”.
Jack: sappi comunque che Guido Cavalcanti declinò l’invito originale, mandando Dante a farsi le navigate sue con chi gli pareva.
(Ehi, hai notato che quando siamo appaiati in classifica, il mio nome compare per primo, benché il tuo dovrebbe precederlo alfabeticamente?)
Comment di Kumagoro • 4 Novembre 2006 02:54
Kuma: no, Inde ha ragione. “Decidere chi deve decidere” è una decisione, no? Certo che con un’algebra booleana e affini tutto apparirebbe più lampante!
Comment di xx • 6 Novembre 2006 09:32
XX: No, Inde ha torto. Non si stava parlando di decisioni in senso lato, ma di elezioni a suffragio universale. Anche traducendo il tutto nella tua logica bulecosa, dovrai distinguere le azioni in insiemi diversi, altrimenti è come dire che è un paradosso anche chiedere a un particolare cameriere “Mi porti un vino a sua scelta” (hai deciso chi deciderà). Dicendo “decidere chi decide” stai parlando di due tipi differenti di decisione: quella elettorale, e quella connessa al potere esecutivo. L’insieme di chi prende la prima decisione è più grande dell’insieme di chi prende la seconda decisione, che non viene riferita alla prima, visto che ha oggetto differente. Non c’è nessun paradosso, solo l’uso di una stessa parola per esprimere concetti differenti. E’ un paradosso truccato, quindi, assolutamente arbitrario.
Viceversa, come dicevo, “decidere chi deve decidere chi deve decidere” è paradossale, almeno se lo intendiamo con la seconda occorrenza del termine nella stessa accezione della prima. O meglio, in realtà significa “scrivere una legge elettorale”, che contiene appunto il paradosso sociale che interviene a creare la fallacità della democrazia. QED.
Comment di Kumagoro • 7 Novembre 2006 03:24
Tornando ai commenti precedenti al 30, vi segnalo che domenica a Lucca si è svolto il Primo Semi-Meeting di Pinguini nel Salotto, circostanza nella quale ho avuto modo di pranzare con Chicca (in assenza di Jack, che è stato per questo sbeffeggiato).
Certo che qualcuno poteva anche dirmi che Chicca è la Cugina Acquisita di XX! Sapendolo, mi sarei comportato… uhm, direi nello stesso identico modo. Ma avrei almeno salutato il dottor Dini, che in passato tanto mi aiutò pel mio lavoro, offrendomi parole sagge e argute! Grazie, GD!
Comment di Kumagoro • 7 Novembre 2006 03:41
Kuma, io non sono un presenzialista qualunque, tu nel commento 22 mi hai escluso e quindi io mi son messo da parte declinando l’invito dei miei amichetti!
So che tu sei molto diverso da me anche in questo… tu pur di partecipare a una festa avresti portato i dischi per i balli lenti, ma poi si sa, avevi Judo…
Comment di Jack • 7 Novembre 2006 10:32
uhu, le vicende di GD e di Kuma si intrecciano in un torbido passato, e Chicca sarebbe quindi l’anello di congiunzione in tutta la faccenda…
Comment di golosino • 7 Novembre 2006 11:12
Golo, ti schematizzo la tua frase:
GD=?
Chicca=anello di congiunzione
Kuma=?
Qualche suggerimento…?
Comment di Jack • 7 Novembre 2006 11:17
Kumagoro e Gabriele Dini sarebbero la stessa persona??? O_O
Comment di golosino • 7 Novembre 2006 11:23
E’ un’ipotesi da tenere in considerazione… per quanto mi riguarda, non avendo mai visto in faccia Kuma, potrebbe anche essere vero!
Comment di Jack • 7 Novembre 2006 11:27
mmmh… io l’ho visto, e in effetti così su due piedi sembrerebbero due individui distinti. ma una buona vecchia maschera di gomma sarebbe in grado di ingannare anche il migliore osservatore…
Comment di golosino • 7 Novembre 2006 11:43
Urge allora qualche domanda di verifica:
-hanno due gambe, due piedi con 5 dita ognuno, due braccia, due mani con 5 dita ciascuna?
-una testa con due occhi, un naso, una bocca e due orecchie?
In base alle tue risposte sapremo se sono la stessa persona o meno!
Comment di Jack • 7 Novembre 2006 11:52
direi di sì… non ho controllato le dita dei piedi, ma…
Comment di golosino • 7 Novembre 2006 13:10
Pippo Franco forse ha fatto teatro o musical di Garinei&Giovannini, pero’ non sono sicuro. Per me una parte drammatica gli riuscirebbe bene: prima o poi l’occasione arrivera’, vedi ad esempio Giacomo Rizzo (L’amico di famiglia. Ma era stato anche in Novecento, vedo da imdb)
BTW, il primissimo Bagaglino, prima che diventasse “satira politica” (my gosh), prima di Prati e Marini e subrettone varie, era guardabile. Si parla di seconda meta’ anni ’80, eh, quando c’era Gabriella Ferri.
Acc, mi rendo conto che questo post sfigura in un thread cosi’ elevato. Mi ritiro a meditare.
Comment di MCP • 10 Novembre 2006 16:52
Al di là di quanto da me stesso scritto, la carriera di Pippo Franco possiede in realtà un momento di riscatto altissimo, visto che ha partecipato nientemeno che a un Billy Wilder, sia pure minore: si tratta di “Avanti!” del 1972, con Jack Lemmon (titolo italiano: “Che cosa è successo tra mio padre e tua madre?”. Ovviamente era troppo difficile lasciare in pace un titolo che in originale era già in italiano!). Data l’ambientazione a Ischia, ci sono parecchi attori italiani nel film, tra cui il signor Franco Pippo (questo il vero nome del figuro), nel ruolo non disprezzabile di un impiegato delle pompe funebri che duetta con Lemmon per diverse scene.
Da Wikipedia: “Si ha notizia di una grottesca leggenda secondo cui Pippo Franco sarebbe morto nei primi anni Ottanta, assassinato da un agricoltore a cui stava rubando le mandorle. Nel mentre una rivista si apprestava a pubblicare la notizia, documentata fotograficamente, sarebbe stato istituito un concorso per trovarne il sosia. Il Pippo Franco attuale sarebbe dunque un certo Salatino Fulvio Franco”.
Comment di Kumagoro • 10 Novembre 2006 19:00
Tralasciando le pur appassionanti vicende personali dei pinguinofili, ho odorato nei commenti precedenti riferimenti alla logica e, quindi, mi ci tuffo come da copione: Kuma ha ragione quando distingue i piani della parola decidere escludendo il paradosso truccato. Però mi convince meno quando conclude ritenendo, di fatto, paradossale che una popolazione deleghi qualcuno che decida una legge elettorale: una legge elettorale decisa dal parlamento di una democrazia qualunque non sceglie gli elettori ma semmai le modalità con cui gli elettori si esprimono (in questo caso quindi il presunto paradosso dovrebbe originarsi dalla frase “delegare chi deve decidere come delegare” e, se non erro, non si ottiene alcun paradosso). In ultimo, Kuma, ti domando: alla fine … quod erat demonstrandum ? Se ho capito bene che la democrazia è fallace perchè figlia di un paradosso. Ma le democrazie sono tutte figlie di un processo non democratico (rivoluzioni, assestamenti lungo il tempo, guerre), nessuna popolazione ha mai deciso democraticamente di darsi un ordinamento democratico (questo sarebbe certamente un paradosso). Quindi la loro fallacità eventuale va dimostrata altrimenti, non può trarre origine da una premessa non verificata…
Comment di kotekino • 10 Novembre 2006 19:49
Leggo ora questa congerie di commenti e rispondo, in ordine (man mano che leggo i commenti che sennò perdo la voglia):
– non mi va di essere citata nella sigla di controcampo. O meglio: non mi va di essere citata senza prendere soldi.
– AAAgh! Non avevo calcolato che nel pacchetto col signor DIni c’è anche XX… La questione va riconsiderata. Certo che anche il povero cementino non è messo bene… nel pacchetto Entropia c’è anche mio fratello…
– Kuma: ricordatio che al tavolo con noi c’era anche, mercè mia, un membro dell’Organizzazione di Lucca Junior, figlia del Direttore di Lucca COmics&Games (è da lì che traggo potere)
– mi ero dimenticata che il soggetto originale del post fosse la democrazia e le sue contraddizioni interne
– Il fatto di essere anello di congiunzione tra GD (che ha strana assonanza con JD) e Kuma mi turba un po’…
– Gli osservatori presenti hanno verificato la compresenza di GD e Kuma nello stesso luogo e allo stesso tavolo. Quindi, a meno che uno dei due non fosse un bambolo gonfiabile, direi che non sono la stessa persona. Credo, per lo meno.
Comment di Chicca • 11 Novembre 2006 14:23
Noto con piacere, che nonostante l’ironia di alcuni, il buon Dr.XX sia arrivato alla stessa proposta fatta da Heinlein 40 anni fa:
permettere di entrare in una cabina elettorale solo a chi riesce a dimostrare un certo livello di istruzione.
Per esempio risolvendo una equazione di secondo grado.
Comment di Skalda • 15 Dicembre 2006 17:11
Una cosa c’è da dire: se mi dicessero: “tu non vai più a votare, ma per il resto della tua vita pagherai un quarto delle tasse che paghi ora, l’istruzione pubblica sarà garantita e di qualità, così come le infrastrutture e la sanità, ci saranno posti di lavoro per tutti e chi non lo avrà potrà in ogni caso vivere decentemente, non esisteranno monopoli e cartelli (vedi petrolio) e in più lo sport nazionale diventa il rugby” allora ok, io non voterò mai più.
un saluto a tutti i frequentatori del blog, io ci sono da poco e questo è il mio primo commento ^_^
SDMF
Comment di ♠♠♠ • 8 Gennaio 2007 18:12
Beh, supppongo che la tua sia una versione di “quando c’era Lui, i treni arrivavano in orario”. Anche se forse in pratica cambia poco, una migliore qualità della vita non è qualcosa per cui rinuncerei al voto. Piuttosto, magari per privarlo ad altri! ;)
Comment di xx • 9 Gennaio 2007 10:54
Ehi, avevo perso d’occhio questo thread!
Però non ho più voglia di cimentarmi a districare paradossi.
Piuttosto, Chicca, anche se in colpevole ritardo voglio evitarti ogni turbamento correlato alle connessioni interpersonali: non è ahimé possibile che tu sia l’anello di congiunzione fra me e GD, dato che io e lui ci conosciamo da molto prima che io conoscessi te (l’anello è XX, in effetti).
Ma la ragazza a tavola con noi era dunque la figlia di Genovese? Il mio potere lucchese (e talora un po’ anche quello di XX) deriva invece dal fatto di essere da molti anni amico, sodale e compagno di avventure editoriali e trasferte estere di Giovanni Russo, primo responsabile di Lucca Comics. Il mio pass da autore mi viene regolarmente elargito da lui. :-)
Comment di Kumagoro • 30 Gennaio 2007 22:49
“Piuttosto, Chicca, anche se in colpevole ritardo voglio evitarti ogni turbamento correlato alle connessioni interpersonali: non è ahimé possibile che tu sia l’anello di congiunzione fra me e GD, dato che io e lui ci conosciamo da molto prima che io conoscessi te (l’anello è XX, in effetti).” Ciò mi solleva… uff!
“Ma la ragazza a tavola con noi era dunque la figlia di Genovese?” Ebbene sì.. quando dicevo di avere buoni contatti, non mentivo… Piuttosto: SPAM: Genovese ha messo su una sua casa editrice e sta pubblicando il libro e fumetto fantasy “Il mondo di Vorodin”. L’ho regalato al mio diletto, ma ancora non gli ho chiesto che impressione ne ha tratto…
Comment di Anonimo • 1 Febbraio 2007 16:22
Nooooooooooo…io non sono Anonymous! Sono solo rimbambita!
Comment di Chicca • 1 Febbraio 2007 16:32
Festeggio anche il compimento di un anno dall’ultimo commento di questo thread (in cui Chicca annunciava di essere rimbambita), solo perché è forse il mio thread preferito dei Pinguini, spaziando da dissertazioni logico-filosofiche sulla democrazia alle leggende sulla morte di Pippo Franco. Merita più visibilità.
Comment di Kumagoro • 1 Febbraio 2008 18:50