Alassio, Alassio (nel senso di “squadra di calcio dell’Alassio”), 1984 circa
L’allenatore spiega ai ragazzetti come bisogna comportarsi in caso di calcio d’angolo.
– Dovete andare incontro alla palla e incornarla in rete.
Un tizio spiritoso con la testa rotonda fa la battuta:
– Ecco perché si chiama “corner”!
Non fa ridere, e infatti non rise nessuno, ma io mi sentii in dovere di correggerlo:
– No, deriva dall’inglese “corner”, che vuol dire angolo.
Pronunziai anche “corner” non come lo pronuncerebbe chiunque ha un’infarinatura di inglese, ma piuttosto “co-na”, come l’avevo sentito dire dall’insegnante di inglese Rossana, che ci aveva appunto spiegato questa curiosità.
L’anonimo spiritoso mi guardò con un po’ di pietà ma, scornato, stette zitto.
Ecco. Vorrei avere una macchina del tempo per tornare indietro e farmi del bullismo da solo.