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Misteri della vita LVII: Oroscopi

Ma sono l’unico a sentirsi ferocemente preso per i fondelli dagli oroscopi?
In genere l’atteggiamento che riscontro tra i conoscenti si riassume in “Io non ci credo, però è divertente leggerli”. Ma in cosa consiste questo supposto divertimento? In un signore che si inventa qualche frasetta ad effetto e poi si fa pagare per pubblicarla? Nel fatto che parte del prezzo del giornale che compro (o, peggio, dei prodotti che han fatto pubblicità in tv) sia dovuto al compenso di tale figuro?

Sento qualcuno ribattere “Ok, magari sono dei ciarlatani, ma non fanno male a nessuno…”. Questo è abbastanza vero: i maghi più pericolosi non scrivono per Repubblica o il TG5. Ma rimane il fatto che si tratta di una sacca di superstizione incredibilmente tollerata nella nostra società, e la superstizione è una forma di stupidità, e io odio gli stupidi [1]. E’ come se si pubblicasse sul giornale un’anagrafe dei gatti neri in modo da sapere dove sono per poterli evitare durante i tragitti: è una cosa palesemente assurda, ma non meno assurda di sapere che oggi il Capricorno è favorito in amore.
Quando in tv o alla radio parte un oroscopo, io cambio subito canale o spengo, e non provate a leggermi il mio segno “giusto per ridere un po’”. Io non rido e mi arrabbio.

Ok, ora mi asciugo la bava e la smetto.

[1] Però non aiuto i deboli.